1530,1048,1665,1205,946,974 NUMERI CHE NON SI CONTANO MA SI PESANO

Posted by altaterradilavoro on Gen 4, 2023

Vi chiederete cosa sono questi numeri buttati apparentemente li a caso ebbene sono numeri importanti per l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro e vi spieghiamo perchè.

974 sono i membri iscritti al gruppo Musicanti e Cantori nel Regno di Napoli presente su Facebook dedicato alla scoperta, alla ricerca e alla divulgazione dell’arte musicale e non solo, identitaria prodotta dagli artisti nati e che operano dal Regno

946 sono i membri del gruppo Terra Laboris che insieme a 1205 del gruppo Alta Terra di Lavoro e ai 1665 dalla pagina ufficiale dell’Associazione rappresentano la presenza su Facebook del blog www.altaterradilavoro.com e di chi vuole divulgare informazioni storiche o di attualità legate al nostro amato Regno a cui si aggiunge anche il nostro canale twitter.

1048 sono invece gli iscritti alla newsletters del blog www.altaterradilavoro.com che ogni mattina ricevono quattro articoli che vengono pubblicati.

1530 infine sono gli iscritti al canale youtube Alta Terra di Lavoro ed è un numero importante visto che la nostra associazione non ha un nome altisonante ma solo tanta e tanta volontà e passione.

Perchè si sono raggiunti questi numeri è difficile dirlo ma forse ha pagato la scelta di non aver rilegato l’attività storico culturale in un ambito locale, in alta terra di lavoro per l’appunto, nonostante è un territorio dove la civiltà non è stata assorbita ma s’è creata. L’attività dell’Associazione Id. Alta Terra di Lavoro non è apprezzata solo da tutti i suddetti “numeri” ma anche da tante personalità e dotti culturali-artistiche che vogliono dare i propri contributi con articoli, ricerche, studi e programmi video per far si che la dimensione universale della nostra terra, di quello che dona e di quello che rappresenta non vada disperso ma addirittura possa rinnovarsi. Ci rapportiamo e confrontiamo con tutte le altre realtà e territori, cerchiamo di trattare tutti gli argomenti identitari e tradizionali partendo certamente dal Regno di Napoli ma coinvolgendo tutte le zone d’Italia e trattiamo tutti i secoli della nostra storia e non soltanto l’ultima parte che è quella borbonica.

Pur toccando argomenti ed epoche diverse li abbiamo legati tra di loro rispettando una logica storiografica creando, incosapevolmete, un movimento di “antistoricizzazione” che da un senso divulgativo pedagogico diverso da quello crociano che è in uso in italia come altrove. Non ci limitiamo a raccontare il semplice “fattariello” che, pur ricercato, scritto e divulgato da appassionati molto preparati, rimane abitualmente una bella pagina conservata nelle biblioteche di pochi appassionati, lo inseriamo in un percorso storico e geografico ben definito e pensato per arrivare ai giorni nostri dimostrando che nulla nasce dal caso ma c’è sempre una genesi anche se parte da tempi molto lontani.

Un’importante scelta è quella di citare le fonti con grande attenzione che insieme a quella di non voler inserire pubblcità conservando la purezza della divulgazione, ci da credibilità e serietà apprezzata anche da chi è in disaccordo con alcune cose che facciamo.

Non so cosa accadrà in futuro e se saremo ancora all’altezza dei nostri simpatizzanti ma di una cosa siamo certi che l’impegno sarà massimo per conservare se non migliorare quello fatto fino ad ora e con la comprensione e l’aiuto di tutti non sarà molto difficile farlo