Posted by altaterradilavoro on Set 15, 2022
Correva l’anno 1527 quando la Città di Napoli, stremata da un assedio dell’esercito angioino; scossa da continui terremoti e con una epidemia dilagante forse causata dall’avvelenamento delle acque causato dagli assedianti, decise in una assemblea generale degli Eletti dei sei Sedili; Capuana, Nido, Montagna (che includeva anche Forcella), Porto, Portanova e Popolo, di rivolgersi a San Gennaro con la decisione di stipulare con il Santo Patrono un vero e proprio contratto notarile: in cambio della Salvezza, la Città tutta avrebbe eretta una nuova e più grande Cappella dove custodire le Sante Reliquie ed il Tesoro. Così fu e nacque l’Eccellentissima Cappella del Tesoro di San Gennaro.
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Posted by altaterradilavoro on Feb 19, 2022
Qualche tempo fa, che etichettarlo felice sarebbe un pochino esagerato ma ricordarlo almeno più tranquillo si può, Erminio De Biase ha voluto, convincendo il Prof. Gennaro Rispoli responsabile del Museo degli Incurabili, organizzare un importante ed inedito convegno al suddetto Museo che ha avuto come protagonista Michele Arcangelo Pezza alias Fra Diavolo colonnello dell’esercito napoletano e Duca di Cassano.
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Posted by altaterradilavoro on Lug 1, 2021
Concerto banda musicale Centro di mobilitazione meridionale del Corpo militare Croce Rossa Italia in piazza Vittorio Veneto a Matera per inaugurare mostra “Pianeta Pandemia. Storie di epidemie e vaccini” nell’ex ospedale San Rocco: report e foto
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Posted by altaterradilavoro on Mag 3, 2020
«Fu insigne per vasto e vario sapere / fu gloria e vanto delle mediche discipline/ l‘evo lo disse Ippocrate napoletano», si legge sulla lapide ottocentesca che ricorda Michele Sarcone nel suo paese natale, Terlizzi, in provincia di Bari. Un secolo dopo, a rendere un nuovo, doveroso omaggio al grande medico è il Museo delle Arti sanitarie di Napoli, l’istituzione che ha la sua sede negli “Incurabili”, ovvero l’ospedale dove il giovane aspirante dottore venne a studiare, si formò e si fece apprezzare sia come studioso sia come docente del celebre Collegio medico.
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Posted by altaterradilavoro on Ott 27, 2019
Con
questo trascinante appello, mirato alla sensibilizzazione dei napoletani
presenti all’incontro, Gennaro Rispoli, fondatore e direttore del Museo delle
Arti Sanitaria e Storia della Medicina di Napoli, referente per i Beni
Storico-Artistico-Sanitari ASL NA 1 Centro, Presidente dell’Associazione Il
Faro di Ippocrate, nonché egregio medico chirurgo, ha bellamente concluso
il suo intervento, intenso e coinvolgente, nell’incontro organizzato per la
Riqualificazione, il Restauro e la Rifunzionalizzazione del Complesso
Monumentale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili che si è tenuto
sabato 26 ottobre 2019 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Parole che non potevano non colpire
il folto pubblico presente che, ovviamente, ha risposto con applausi
altrettanto intensi e calorosi.
Numerosi gli oratori che si sono poi
succeduti che, oltre a presentare una accurata anamnesi dell’attuale situazione
geologica, archeologica ed architettonica di tutto il contesto in cui sorge lo
storico ospedale napoletano (è il caso di dire: trattandolo proprio come un…
illustre paziente) e fornendo – ognuno – le proprie specifiche soluzioni
“terapeutiche”, hanno fatto conoscere agli astanti una Napoli inaspettata nella
quale si sono imbattuti durante le loro indagini: resti di mura millenarie, strati
vulcanici profondi, stretti cunicoli, tracce di probabili tombe primitive;
ritrovamenti antichi sorprendenti e reperti moderni, purtroppo non altrettanto tali,
come l’immancabile… munnezza.
Più di tutti, mi è rimasto impresso
l’intervento del geologo Gianluca Minin che, illustrando con tanta passione e
con tanta professionalità lo studio effettuato nel sottosuolo della zona
interessata, ha trasmesso all’uditorio tutto il suo “sacro furore” di
appassionato ricercatore. Veramente bravo.
Non posso, invece, riportare
l’intervento di chiusura del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De
Luca, per il semplice motivo che me ne sono andato prima che lui venisse.
Perdonatemi, ma la mia indole anarchica mi rende allergico ai politici, a tutti
i politici, nessuno escluso.
Erminio de Biase
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