Posted by altaterradilavoro on Lug 15, 2024
Il volume Lombroso e il Sud è curato, tra gli altri, dall’autorevolissimo Direttore del Museo Lombroso dell’Università di Torino, Silvano Montaldo. Il volume presuppone che la costruzione della teoria delle due razze sia opera esclusiva di Lombroso. Non è proprio vero! La teoria presentava aspetti complessi che Lombroso non era in condizione di affrontare. Una delle carenze maggiori, e non è carenza da poco, di Lombroso come ricercatore era la sua scarsa competenza logica.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 28, 2024
Un saggio del volume Lombroso e il Sud presenta un titolo che non ha niente a che vedere con il Sud (Per una storia della craniologia del Museo Lombroso, di Cristina Cilli, Silvano Montaldo e Marina Sardi, pp. 113-144). È stato inserito nella seconda sezione, Razze, Razzismi, Associazioni criminali.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 21, 2024
Nel volume Lombroso e il Sud è presente un saggio, di Rosario Perricone, che affronta il tema della paura di Lombroso di essere impopolare. Perricone trova questa paura in una lettera di Lombroso a Giuseppe Pitré. Quest’ultimo e Lombroso si scambiano, nel corso di 33 anni 16 lettere, di cui sono state ritrovate fino a oggi 15 scritte da Lombroso e solo una da Pitré. La corrispondenza comincia dopo la pubblicazione de L’Uomo delinquente, nel 1876.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 15, 2024
Secondo Maria Teresa Milicia, Lombroso avrebbe appreso l’atavismo dalla lettura della fisiognomica di Giambattista Della Porta, grande studioso napoletano del ‘500. Lettura fatta in un breve passaggio a Napoli mentre andava o tornava dalla Calabria nel 1862. Quindi, Della Porta sarebbe stato il vero intuitore teorico dell’atavismo e Lombroso solo il “perfezionatore” dell’intuizione (Lombroso e il Sud, p. 50).
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Posted by altaterradilavoro on Giu 8, 2024
Il titolo del volume, Lombroso e il Sud, a cura di F. P. de Ceglia, E. De Cristofaro e S. Montaldo, pubblicato per i tipi della Donzelli Editore (Roma 2023) è molto accattivante per uno studioso di Lombroso “nato in Meridione”, come è il mio caso. La circostanza che i tre curatori del volume siano, due docenti di Università Meridionali, Francesco Paolo de Ceglia ed Ernesto De Cristofero, professori associati delle Università di Bari e Catania, e Silvano Montaldo, professore ordinario dell’Università di Torino e direttore del Museo Lombroso della stessa università, fa sorgere spontanea una domanda: si vuole fornire, finalmente benvenuta!, una garanzia per una lettura “scientifica”, cioè neutrale, del rapporto tra Lombroso e il Sud o si vuole costruire una nuova strategia accademica di alleanze territoriali trasversali? Basta leggere con attenzione la prima sezione del volume per farsene un’idea, la seconda.
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