Le Matres Matutae
A sinistra del cortile (dalla V alla IX sala) è ospitata la collezione delle “Madri”, la più singolare e preziosa del Museo Campano, tra le più rare che Musei italiani e stranieri possano vantare. Nell’anno 1845, durante uno scavo eseguito per lavori agricoli dal Sig. Patturelli, in località “Petrara”, in prossimità dell’antica Capua, vennero alla luce i resti di una grande ara votiva con fregi architettonici, iscrizioni in lingua osca e statue in tufo. Fortunatamente lo scavo che aveva carattere di clandestinità, non venne proseguito, tanto più che il materiale ritrovato venne disperso a scopo speculativo.
Read MoreLa manutenzione e la ristrutturazione degli spazi pubblici, l’assistenza materiale e spirituale dei cittadini rientravano nelle competenze abituali dei governi dei centri urbani, le universitates.
Read MoreL’antica Capua oggi Santa Maria Capua Vetere era la più importante delle città campane, al pari di Roma e Cartagine1. Nel territorio è documentata la presenza degli Osci, mentre la fondazione della città etrusca col nome di Volturnum pare risalga al IX secolo a.C., come attesta Velleio Patercolo2 e hanno confermato le indagini archeologiche3, mentre i Sanniti la occuparono solo nel V secolo a.C. quando gli Etruschi erano ormai avviati
a un inesorabile declino dopo la sconfitta nella seconda battaglia di Cuma a opera di Ierone di Siracusa (474 a.C.).
LA CITTÁ ANTICA — “ La planimetria urbana aveva seguito tutte le regole della gromatica ”, e mentre Roma aveva strade strette e tortuose, cioè “ le viuzze e gli angiporti oscuri dei vecchi quartieri ” (A. Maiuri), Capua, “ in planissimo loco esplicata ”, come affermò Cicerone, venuto nella città verso il 49 a. C., per “ la regolarità della pianta, le strade larghe e diritte, divenne una delle più belle città d’Italia ” (J.Beloch -Campania – pag. 389), estesa su oltre 200 ettari, occupante un’area “ tendente più o meno all’ovale di circa m.1600 (Est – Ovest) per 1400 m. (Nord – Sud)” secondo il Prof. Jahnnowsky.
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