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Massoneria e sette segrete

Posted by on Lug 29, 2018

Massoneria e sette segrete

“Epiphanius” è lo pseudonimo dell’autore di un libro di oltre mille pagine dal titolo il titolo “Massoneria e sette segrete”, l’opera ha anche un sottotitolo esplicativo: “La faccia occulta della storia”. L’incipit della premessa, riporta la frase di Honoré de Balzac: “Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad ‘usum delphini’, e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa”.

Vi sono due storie: una ufficiale falsa, quella conosciuta, ed una veritiera che non conosciamo, ed appunto perché vera, vergognosa. Tipico caso che tutti conosciamo, il Risorgimento italiano. Il piccolo Piemonte, un indebitato stato retto dalla casa sabauda, che conquista tutti gli altri Stati della Penisola e meraviglia, il ricco e grande Regno delle due Sicilie, grazie alla potente Inghilterra. Qualcuno dice grazie proprio alla massoneria inglese guidata da Palmerston. Che il Piemonte sia stato un esercito di occupazione è innegabile, che sia stata tutta e solo opera massonica (Cavour, Garibaldi e Mazzini lo erano), non ne sarei così sicuro, anche se molti protagonisti del Risorgimento erano stati bollati, già da Gramsci, come “…banda di avventurieri senza coscienza e senza pudore che, dopo aver fatto l’Italia, l’hanno divorata” (da Il Risorgimento-Einaudi 1954).

Essendo la massoneria un’associazione luciferina scopo finale dell’unità d’Italia sarebbe stato, più che la creazione di una nuova identità nazionale, l’abbattimento del potere temporale della chiesa di Roma. Comunque sia, è certo che al riguardo i libri di storia sono stati sempre reticenti, il più delle volte imbevuti di retorica ottocentesca. Riconoscere la verità, cioè che l’unità d’Italia sia stata opera solo della massoneria, sarebbe vergognoso. La falsificazione della storia, è un fatto oramai riconosciuto da tutti. La storia è scritta sempre e solo dai vincitori. Ne abbiamo avuti tanti di casi recenti, come l’attacco militare all’Iraq o i bombardamenti nella ex Jugoslavia. Per dichiarare una guerra, bisogna creare un mostro: l’iracheno Saddam Hussein o il serbo Milosevic, poco importa; importante è la tecnica di persuasione. “Come si è detto, in democrazia l’importante non è la realtà in sé, ma piuttosto l’immagine di essa che i manipolatori occulti delle folle impongono tramite i mezzi di comunicazione, in particolare attraverso il mezzo televisivo”. La prima affermazione è quella che conta, le smentite che seguono non hanno alcuna efficacia. Tutti ricordano Hussein come un feroce e criminale dittatore, nessuno ricorda più che in Iraq non esisteva nessun arsenale chimico di distruzione di massa, tantomeno nessun potenziale atomico. Così come la catastrofe umanitaria nell’ex Jugoslavia che non c’era ad inizio del conflitto regionale, è stata invece “creata ad arte”. Il dramma umanitario e la cosiddetta pulizia etnica sono diventati reali solo dopo i bombardamenti della NATO che, anziché pacificare le varie etnie, ne hanno determinato lo scontro.

E, se alcune affermazioni come quelle citate possono essere condivise, su altre, qualche riserbo non nascondo possa esserci. Intanto cerchiamo di capire lo scopo del libro: fare conoscere le società segrete antiche e moderne, ma soprattutto l’intreccio che lega la storia dell’umanità con quella del proliferare delle sette. La storia ha avuto un percorso determinato da precise scelte di ordine economico e politico di poche persone, nel nostro caso, decisioni prese dai cosiddetti “Maghi”, i gradi più alti della massoneria mondiale. Alcune di queste associazioni sono abbastanza note come La Trilateral Commission (fondata nel 1973 da David Rockefeller) o I Circoli Bilderberg (la prima riunione indetta dallo stesso David Rockefeller, si tenne il 29 maggio del 1954, nei Paesi Bassi), altre meno note come Il B’nai B’rith (associazione ebraica fondata negli USA nel 1843) o La Pilgrims’ Society (società anglo-americana fondata nel 1902).

Il principio filosofico che ispira queste associazioni massoniche e segrete è la “Gnosi”: la conoscenza non si fonda su basi razionali, ma sulla consapevolezza della propria individuale divinità. Ogni gnostico ha la convinzione di essere depositario di una rivelazione divina, destinata a pochi eletti. “L’uomo è Dio, figlio di Dio e non vi è altro Dio che l’uomo”. I mezzi per giungere a questa consapevolezza sono l’insegnamento esoterico e la magia. Quindi ben vengano tutte quelle attività psicofisiche che possono essere riassunte col termine di paranormale: astrologia, alchimia, yoga, chiaroveggenza, telepatia, parapsicologia ecc…

Fine ultimo della massoneria raggiungere un mondialismo sinarchico, cioè un potere assoluto dove l’elemento religioso e quello politico siano fusi assieme. Dove gli opposti si conciliano: fede e ragione, scienza e religione, autorità e libertà. Scopo ultimo del massone è il raggiungimento di un’armonia mondiale: il Regno di Dio sulla Terra. La moderna massoneria nasce il 24 giugno del 1717, giorno di San Giovanni evangelista, a Londra. Esempio storico di associazione massone sarebbero stati i Templari.

Tra le tante affermazioni contenute in questo libro che lasciano perplessi, vi è ad esempio il vedere la quasi totalità della simbologia che ha caratterizzato la storia, antica, moderna e contemporanea, quali manifestazioni massoniche. Ad esempio sono da interpretare come simboli massonici: la croce, simbolo prettamente cristiano; l’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci; il bastone alato con i due serpenti simbolo di Hermes-Mercurio; il simbolo della pace (fate l’amore non la guerra); la falce e martello, simbolo del movimento operaio; la scritta UNESCO, simbolo della cultura internazionale; il simbolo della FAO, simbolo dell’alimentazione e dell’agricoltura mondiale; e via via di questo passo.

Si può capire invece come alcuni simboli, possano avere un significato diverso da quello comunemente attribuito ed avere quindi attinenza con la massoneria: l’occhio di Dio che tutto vede, derivazione dell’occhio di Horus del Mito di Osiride; la stella della bandiera israeliana, derivazione del sigillo di Salomone, simbolo dell’unione di cielo e terra; la svastica adottata dal nazionalsocialismo tedesco ma di origine indiana; resta inteso comunque che il simbolo per antonomasia della massoneria rimane il compasso e la squadra (simbologia massonica  sarebbe il fregio presente nel Dollaro degli Stati Uniti d’America; la stessa Torre Eiffel sarebbe una rappresentazione della prometeica spiritualità massonica).

Il comunismo viene accomunato al nazismo, come sistemi politici che hegelianamente annullano l’individuo nella “massa” e come tali propedeutici alla fondazione di una Repubblica Universale. Tutti i movimenti politici e tutte le rivoluzioni che si sono succedute, dalla Rivoluzione francese a quella Russa, sono a detta dell’Autore, riconducibili ad organizzazioni massoniche. Finanziate da gruppi dell’Alta finanza, in prevalenza anglo-giudaico-americana. Massimo teorico della massoneria sarebbe stato Jan Amos Kominsky conosciuto come Comenius o Comenio. Questo pedagogista appartenente ai Fratelli Moravi (già Fratelli Boemi), pastore hussita, ebbe una vita movimentata da fuoriuscito, intensa come pensatore e scrittore.  Viene annoverato tra i massoni per aver posto a fondamento del concetto pedagogico di educazione, il concetto di “pansofia”: scienza universale che affratella l’umanità senza distinzione di religione e di nazionalità. Il suo programma così lo riassume Jean Piaget: unificazione del sapere (sistema scolastico internazionale), coordinamento politico (pace tra i popoli), riconciliazione delle Chiese. Conseguenza di queste scelte sarebbe, per i massoni il controllo dell’educazione ed un indottrinamento controllato su tutti i cittadini.

Se è vero come sostiene Epiphanius e come dichiarato da Jacques Mitterand gran maestro della Loggia di Francia che “Le logge massoniche si sono battute perché la scuola sia obbligatoria, laica e gratuita.” Allora verrebbe da dire: che ben venga una ventata massonica in ogni angolo di questo mondo perché così si eliminerebbe l’insegnamento confessionale (religioso o politico), questo sì, foriero di dogmi e rassegnazione.

Renato Passerini

fonte

http://www.ilpiacenza.it/blog/libri/massoneria-e-sette-segrete.html

 

 

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