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L’ANNESSIONE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE E LA SPEDIZIONE DEI MILLE:QUALCHE VERITA’

Posted by on Nov 5, 2020

L’ANNESSIONE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE E LA SPEDIZIONE DEI MILLE:QUALCHE VERITA’

Il libri di storia ci presentano Don Peppino Garibaldi come il liberatore, il generalissimo, l’eroe dei due mondi , ed in parte è vero. Ma per quanto riguardo la liberazione del regno delle due Sicilia qualche altra verita’ bisognerebbe pur dirla.

A voi sembra mai possibile che quest’uomo partendo da Quarto con mille volontari riesce a conquistare un Regno di 10 milioni di persone con un esercito attrezzatissimo per l’epoca e e con una marina che era la più grande e potente del Mediterraneo?
Quest’opera fatta da mille scamiciati è veramente un prodigio, un miracolo! Ecco, la parola esatta è proprio miracolo. Se però andiamo a vedere le fonti ovviamente il tutto è fuor che un miracolo.
La verita’ la racconta Giuseppe La Farina segretario particolare di Cavour.
Giuseppe La Farina, nelle sue lettere e in alcuni articoli pubblicati su un giornale che si chiama “Espero”, racconta per filo e per segno com’è stata organizzata la Spedizione dei mille. In una lettera a Pietro Sbarbaro la Farina scrive: «Ella vedrà che il concetto fu mio, che Garibaldi esitava, e ne ho documenti. Le armi e le munizioni furono somministrate a Garibaldi da me. Egli non aveva nulle Gli indugi alla partenza vennero da Garibaldi e dai suoi amici, i quali dicevano che quell’impresa è una follia». Lo era effettivamente! E continua: «Garibaldi si decise a partire quando seppe che i siciliani sarebbero partiti senza di lui». Questa è la verità vera! Per di più, negli articoli e nelle lettere a Sbarbaro, a tutti i “fratelli” massoni sparsi per la penisola.
La spedizione viene organizzata per anni nei minimi particolari lavorandoci anche di notte e in uno di questi notturni abboccamenti – nel 1858 – fu presentato al Conte di Cavour il Generale Garibaldi venuto clandestinamente da Caprera e di cui non si fidava minimamente.
Era una cosa segretissima perché ufficialmente il Regno Sardo non era cospiratore, non era un regno di aggressione, era un regno liberatore.
Quindi, se si fosse saputo che il primo ministro del Regno di Sardegna aveva organizzato lui, in proprio, questa spedizione, sarebbe stato uno scandalo mondiale che avrebbe mandato all’aria tutti questi progetti tanto
coltivati.

Cavour da’ incarico all’ammiraglio Persano di tallonare Garibaldi controllandone le mosse , non solo, ma deve organizzare anche la corruzione sistematica dell’ufficialità borbonica naturalmente corrompendola con ingenti somme di denaro .
Ma perché questo succeda e perché una flotta seria come quella meridionale non veda lo sbarco di uomini, munizioni e armi che si fa nei vari porti della Sicilia e dell’Italia meridionale, ci deve essere qualcuno che non deve vedere. E questo qualcuno erano gli ufficiali della Marina Borbonica, che erano stati “comprati”, corrotti da Persano per conto di Cavour. Infatti Persano racconta in questo diario /e la pubblicazione di questo diario è una cosa inverosimile perché è la divulgazione dei segreti di Stato in anni contemporanei). Sono cose che non succedono mai. Segreti di Stato che per di più erano dei segreti indecenti di Stato!
Comunque Persano in questi diari racconta che Cavour gli aveva messo a disposizione presso alcuni banchieri amici suoi, che avevano una filiale a Napoli, un “credito illimitato. Quindi questa impresa dei Mille è tutto, fuorché farina del sacco di Garibaldi e del suo eroismo. Anche perché, chi erano i Mille con cui Garibaldi sarebbe andato a conquistare uno Stato con un esercito e una marina di tutto rispetto?

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