Alta Terra di Lavoro

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E vennero i liberatori con turbante e scimitarra Le violenze marocchine nel Lazio meridionale (maggio 1944)

Posted by on Nov 24, 2021

E vennero i liberatori con turbante e scimitarra Le violenze marocchine nel Lazio meridionale (maggio 1944)

Fernando Riccardi racconta un altra tragedia vissuta in alta terra di lavoro nel maggio del 1944 che ha visto le truppe coloniali in forza all’esercito francese, macchiarsi di crimini di guerra sulle popolazioni femminili e non solo, laborine

9 Comments

  1. veramente quando invito a pregare lo faccio per tutti. l’abbandono dei soldato africani da parte dei francesi e un problema tutto loro, ognuno ha i suoi. comunque credo che questo vostro atteggiamento non è molto lucido per non dire altro, le vostre verità si sommano ad altre. peccato che non posso pubblicare testimonianze di donne che hanno vissuto in prima persone quegli orrori perche i parenti non me lo hanno permesso.un saluto e grazie per l’attenzione

  2. All’illustre invitato Riccardi vorrei segnalare che non è necessario fare grandi ricerche per sapere se De Gaulle era sul posto vicino Esperia in quei giorni, basta una piccola ricerca su Internet, qui per esempio:

    http://www.dalvolturnoacassino.it/asp/doc.asp?id=202&fbclid=IwAR3_qDkP2vaYAziwbAkwbL09uPpjADdTJ-dKNsglCNjqBv0dGIGUMvSoS1c
    Ma che se ha studiato un minmo di battaglie, sa benissimo che un generale in battaglia ha altro da fare che occuparsi dei civili, deve pensare ai suoi uomini che si fanno ammazzare in battaglia e a vincerla.
    A Saltarelli , che esorta a pregare per i caduti, lo invito a ricordare i ca 7000 caduti marocchini e le loro famiglie, e ai feriti del Corpo di Spedizione Francese africani, senza un braccio senza una gamba, ecc. che tornarono in Marocco senza pensioni di invalidità e senza indennizzi

  3. Leggo Alberto Nani… La guerra è guerra e i tedeschi sono tedeschi…io ricordo che eravamo sette bambini, fratelli e cugini tutti in una stanza della nostra casa e si affacciò il comandante tedesco che dirigeva le operazioni di rastrellamento…avevano trovato un’arma in casa e avrebbero dovuto farla saltare in aria non trovando le munizioni… ricorderò sempre le parole che disse in un’italiano stentato al suo commilitone: “troppi bambini!”…e fummo salvi… L’umanità esiste anche in tempi di guerra…almeno nella “nostra” cultura!…che non è di tutti evidentemente! caterina ossi

  4. Che i Marocchini fossero alla disperata ricerca di gente da stuprare ne ebbi conoscenza da un racconto di mio nonno che non posso rendere pubblico perché alcune persone coinvolte sono ancora vive. Ma sostenere che la Francia non c’entra niente è come dire che Hitler non c’entra con i martiri delle Fosse Ardeatine ( ed altre stragi), perché mica furono compiute in sua presenza! La verità è che i Francesi avevano risentimenti ed odio per l’aggressione vile alla Francia già barcollante sotto i primi attacchi tedeschi!

  5. quando mai i francesi chiedono scusa!.. li contraddistingue una leggerezza o meglio una supponenza infinita! caterina ossi

  6. qualsiasi notizia certificata dalla verita documentale o testimoniale e utile per arricchire il quadro complessivo ma un crimine opposto ad un altro non si eliminano ma si sommano. la strumentilazzazione politica c’è e lo abbiamo denunciato condannandola nella premessa ma è una piccola parte ed e cosa che non ci riguarda, dal 2001 che annullo le schede elettorali per quanto mi riguarda, cosa che invece si nota nella sua appassionata replica. non abbiamo voluto essere presuntuosi nel dire cosa che già di sanno ma il punto è che in molti tanti non sanno, da 6 anni giriamo il Regno a parlare dei fatti del 1799 come commemoriamo le stragi di isola liri, pietrarsa, scurcola marsicana ecc ecc non lo facciamo piu perche sono cose che si sanno?faremo altre puntate sulla seconda guerra mondiale come quella che abbiamo già fatto e marzo, se non l’ha vista puo rivederla, ma stia sereno perchè dalla nostra associazione non vedrà notizie che non sono vere e certificate come ha fatto Fernando Riccardi negando per ora l’esistenza del proclama fino a quando non viene fuori ma non cambiano molto le cose perchè tutti sapevano cosa sarebbe accaduto a cominciare dalle forze alleate che gia si erano preparati con ospedali da campo e personalmente ho raccolto testimonianze dirette sui fatti e se non vuole credermi ne prendo atto. le perdite di vita umane dei soldati sono state tante ma di persone che avevano scelto di essere soldati e di andare in guerra. l’opinione di kesselring e un’opinione ma come quella, che faccio mia, che il bombardamento di cassino come di montecassino è stato inutile come molto probabilmente se avessero fatto lo sbarco ad anzio invece che a salerno si sarebbero evitate distruzioni inutili. grazie per per l’attenzione venga dalle nostre trovarci e vedete anche l’incontro di marzo che di seguito vi riporto https://www.youtube.com/watch?v=JZBU5QJtDGk

  7. Ferdinando Riccardi ha fatto un breve riassunto dell’operazione Diadem, che chiunque si occupa di Storia di quel periodo sa a memoria.
    Ha ammesso che furono gli africani del CEF a risolvere la Battaglia di Cassino. Ha fatto l’elenco dei villaggi intorno ai quali i “marocchini” stuprarono. Dimenticando pero’ di dire che tutti questi villaggi erano distrutti quasi completamente, erano quindi deserti. Ha parlato di migliaia di volantini lanciati dai tedeschi per avvisare del pericolo dei francesi, dimenticando pero’ di dire che da mesi i tedeschi tentavano di far partire i profughi senza riuscirci competamente malgrado interventi anche brutali: l’obbigo era di restare almeno 10 Km lontano dalle zone di combattimento.
    Motivo: perché ingombravano e perché potevano subire “danni collaterli” bombardamenti ecc (invece gli sfollati non si muovevano)
    Riccardi ha dovuto ammettere con imbarazzo che Juin NON aveva scritto alcun proclama per incitare a stuprare, precisando poi che “comunque era lo stesso”, sbagliando: i marocchini erano tutti volontari: venivano perché speravano di fare soldi: era stato detto loro che in territorio nemico potevano far razzia ma non dovevano toccare le donne, altrimenti sarebbero stati fucilati. Cosa che, quando venvano identificati, accadeva.
    A Polleca la razzia la fecero, e dovunque altrove. Elenchi interminabili furono stilati a spese di Sindaci con richeste di indennizzo (e sono ancora diponibili presso ogni Comune).
    Questa insistenza delle “scuse” da parte della Francia è ingenua: i marocchini erano volontari (come già detto) provenivano dallo Stato Sovrano del Marocco (non potevano essere arruolati quindi se non di loro iniziativa) e il CEF era alle dipendenze del gen Clark e del genle Alexander, che quindi ne erano responsabili.
    Riccardi ha passato rapidamente sugli indennizzi pagati a spese della Francia. Non ha spiegato che vi furono 60.000 domande; di cui pero’ solo 12.000 furono cosiderate attendibili, per la massima parte (dichiarazioni di) furti, rapine, borseggi, incidenti, ecc. Una modesta parte danni fisici alle persone e stupri. Rimborsati, ha detto con 200.000 lire. Al cambio attuariale (1 lira ca uguale 1 euro) fanno 200.000 euro (poco molto? non saprei, si dovebbe verificare quanti danni vengono oggi rimborsati da una assicurazione per un simile danno alla persona)
    Ha appena menzionato che vi sarebbero stati ca 4000 – 5000 stupri.
    Ma gli storici si accordano oggi per ca 3.000 stupri in TUTTA Italia commessi d TUTTI gli Alleati.
    Infine che poi si debba assolutamente sapere se De Gaulle era li’ in in quei giorni, basta leggere le memorie del generale Juin. De Gaulle logicamente venne dopo, a battaglie finite, ad ispezionare il fronte, a sapere quello che era successo, a decorare chi si era distinto in battaglia (di solito si decora dopo non prima).
    Ma ammesso anche, per assurdo, che fosse là nelle ore dell’aggressione della Piana di Polleca, non si vede dove sia il problema. Da un lato possiamo ammettere che i goumiers fossero feroci assassini e violentatori, ma non che fossero degli imbecilli: non andavan certo a commettere furti, rapine, stupri, borseggiare gli sfollati, davanti a De Gaulle o ai loro ufficiali superiori. Dall’altro, anche ammettendo che De Gaulle “sapesse”, potrebbe qualcuno darmi un solo esempio di un generale, o altro ufficiale superiore, che si sia mai preoccupato dei civili durante una battaglia? Ai militari nella migliore delle ipotesi dei civili non interessa nulla, di solito li trovano un ingombro fastidioso.
    Un esempio? Il tristemente famoso Joachim Peiper, responsabile di distruzione di villaggi e fucilazioni di civili perché sospettati di proteggere partigiani, fu solo imputato in Tribunale per uccisione di prigionieri di guerra, e poi scagionato.
    Per il resto la solita enumerazione di aneddoti, certo fatti terribili per i poveracci di civili e di donne che li subirono, su questo siamo sempre stati tutti d’accordo. Si sfonda una porta aperta.
    Giusto infine il giudizio sulla strumentalizzazione: politica che si fa sulla pelle di quei poveracci e poveracce che subirono quella tragedia, si vede lontan un miglio che è esattamente quello che fate dalle vostre parti.
    Ma altrimenti è stata una conferenza che non ha assolutamente detto nulla di nuovo: fatti, opinoni, giudizi del tutto scontati. Opinioni su cui possiamo essere tutti d’accordo, aneddoti terrificanti noti da tempo. Giudizi di valore sui francesi accumunando fatti storici che spaziano nei secoli e che ci fanno ricordare una cosa sola: che l’Italia fu terreno di scorribanda da parte di tutti.
    Ultima piccola dimenticanza: Perdite del CEF in Italia: 7000 morti, 4200 dispersi/prigionieri, 30 000 feriti. Mentre per quanto riguarda isoli Rgt Tabor Marocchini, le perdite (morti, feriti, congelati,malaria, tubercolosi) furono pari a ca due terzi degli effettivi. Secondo Kesselring: “senza il Corps Expéditionnaire Français gli Alleati non avrebbero mai superato il fronte di Cassino”.
    Tutto cio’ mentre gli italiani scappavano o si nascondevano da tutte le parti.

  8. Non avevano il turbante ma l’elmetto, non avevano la scimitarra ma baionetta e bombe a mano contro le mitragliatrici tedesche. Non erano “i liberatori” ma soldati che venivano a combattere in territorio nemico.
    Mentre gli italiani “tutti a casa” , a parte le poche migliaia del Corpo Motorizzato del generale Utili, che si sacrificarono come moltissimi dei 1.200.000 militari, provenienti da 25 nazioni diverse, per cacciare i tedeschi. Di cui fino a qualche mese prima eravamo stati alleati e “servi sciocchi” .

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