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SAN GIOVANNI A NAPOLI

Posted by on Giu 26, 2023

SAN GIOVANNI A NAPOLI

Il 24 giugno Napoli festeggia uno dei suoi 52 santi protettori con un rituale di origine pagana che si rinnova ancora oggi nella tradizione popolare: la festa di San Giovanni. Il rito incentra tutto sull’acqua, l’elemento purificatore per eccellenza.

Le prime notizie della tradizione popolare in merito alla festa di San Giovanni risalgono al Quattrocento aragonese, quando i napoletani festeggiavano la ricorrenza con la Festa a Mare con una notte di euforia, durante la quale i napoletani facevano il bagno a mare nudi, cantando e ballando, invocando così l’antico rituale pagano legato al culto della sirena Partenope e del dio fallico Priapo. In tal modo sacro e profano si avvicinavano fino quasi a fondersi. Questo rito andò avanti fino al 1653, quando un emendamento del vicerè Garcia de Haro Sotomayor, conte di Castrillo, lo vietò considerandolo troppo esplicito. Un’altra antica tradizione praticata nel giorno di San Giovanni era legata alla fortuna in amore. Usando come strumento di divinazione le piantine d’orzo, la tradizione voleva che le ragazze in cerca di marito piantassero in un vaso di terracotta in prossimità del giorno della festa, dei semi d’orzo. Cresciute le piantine si tentava di leggere fra i germogli, il destino matrimoniale delle giovani. I vasi germogliati venivano poi esposti sui davanzali delle case delle ragazze, che nel giorno di San Giovanni chiedevano al proprio innamorato o agli spasimanti, dei regali.

Napoli è una delle città che conserva il numero più alto di reliquie. Tra esse vi sono anche due ampolle contenenti, secondo la tradizione, il sangue di San Giovanni Battista, il quale si è sciolto per la prima volta nel 1554 durante la celebrazione di una messa nel convento di Sant’Arcangelo a Baiano. Originariamente era solo una l’ampolla che proveniva dalla Francia, dove era stata conservata fin dal Duecento. Quando anche il monastero di Donnaromita venne soppresso, l’ampolla inattiva fu portata anch’essa nel monastero di San Gregorio Armeno e ha stranamente ricominciato a liquefarsi, anche se in maniera più ridotta, vale a dire con un semplice arrossamento e solo in occasione della festa del Santo. Attualmente è possibile vedere le ampolle in due momenti dell’anno: il 24 giugno e il 29 agosto.

Gianni Arnone

fonte

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