Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Sora – Voci, suoni e canti di briganti in Terra di Lavoro

Posted by on Set 20, 2023

Sora – Voci, suoni e canti di briganti in Terra di Lavoro

L’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro in collaborazione con l’Associazione Amici della Zampogna propone una rappresentazione teatrale inedita, dal titolo “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”.

L’avvento dell’illuminismo e del razionalismo hanno portato l’uomo a cercare spiegazioni e interpretazioni della realtà soltanto attraverso il pensiero prettamente materialistico della “dea ragione”, facendolo trovare spesso in un labirinto senza via d’uscita dove l’umanità continua a vagare, decadendo in modo inversamente proporzionale al progresso tecnologico e scientifico.

I protagonisti dello spettacolo hanno l’ardire e la presunzione di cercare una via d’uscita attraverso la forza del Mito sulla scia delle “Metamorfosi” di Ovidio che, nella nostra antichissima Terra di Lavoro, nasce prima della Storia.

La voce del Mito è resa attraverso testi scritti in lingua laborina da Raimondo Rotondi, da segnalare che non sono scritti in italiano e poi tradotti ma scritti direttamente in lingua volgare.

La lingua laborina, o lingua di Terra di Lavoro che nasce con i “Placiti Cassinesi” è ancora comunemente utilizzata, pur con piccole variazioni locali, in tutta la ex Provincia di Terra di Lavoro, territorio che iniziava a Sora e terminava a Nola, abbracciando considerevoli porzioni delle odierne Regioni di Lazio, Campania e Molise.

La musiche dello spettacolo sono figlie di un repertorio identitario di brani di musica popolare tradizionale della Terra di Lavoro e a supporto c’è un corpo di ballo sempre di musica popolare.

Nello spettacolo ci sono 5 attori, 5 musicisti e 2 ballerini, i testi sono scritti da Raimondo Rotondi che, come già spiegato, essendo scritti direttamente in lingua laborina da allo spettacolo un taglio, non soltanto storico artistico, ma anche antropologico e linguistico fino ad ora apprezzato da critici e accademici antropologici e sociologici a cominciare dal Prof.Emerito Domenico Scafoglio.

L’appuntamento è sissato per le 20.30 di sabato 23 settembre prossimo nel Palazzo della Cultura

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