Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

IL BRIGANTAGGIO LUCANO (XII)

Posted by on Lug 8, 2024

IL BRIGANTAGGIO LUCANO (XII)

Le cifre. I dati ufficiali e non sulla tragedia del brigantaggio

Il fenomeno del bringataggio meridionale è stato ampiamente indagato da vari studiosi. Le analisi, in genere, sono concordi nell’individuarne le cause scatennati; non altrettanto univoche, invece, sono le stime degli enormi costi umani della tragedia.

Naturalmente, accanto all’opinione di storici e studiosi, vi è anche il ristretto punto di vista delle forze militari impegnate nella drammatica e cruenta opera di repressione che osserva il fenomeno solamente sotto l’aspetto delinquenziale e di ribellione al nuovo ordine costituito.

Questo punto di vista è sintetizzato nel sito web dei Carabinieri che, dopo il disarmo e la liquidazione dell’esercito garibaldino,  furono ampiamente impiegati (al pari di altri corpi militari) nell’opera di repressione del brigantaggio. A tale sito, che è raggiungibile cliccando qui, si rimada.

  • Le prime cifre ufficiali sulle perdite subite dai briganti nel corso della repressione, furono quelle fornite dal Massari nella relazione pubblicata nell’estate del 1863. (Cfr. F. Molfese, Storia del brigantaggio dopo l’Unità, Feltrinelli). Tali dati non sono mai stati analizzati criticamente e sono stati assunti generalmente come indicativi della portata della repressione e, indirettamente, delle dimensioni del fenomeno del brigantaggio nel Mezzogiorno continentale. Il Massari stesso, infatti, avverte: “… le cifre di questi stati non sono che approssimative…” e coprono un arco temporale che va dal maggio 1861 al febbraio 1863. Sono, quindi, escluse dal computo le vittime della repressione delle numerose “reazioni” dell’autunno 1860 e dell’inverno ’61, nonché la maggior parte delle vittime della “grande reazione” nel Melfese, avvenuta nell’aprile 1861. Il prof. F. Molfese, a seguito di approfondite ricerche (effettuate anche su documenti inediti) è pervenuto alla stima dei dati ufficiali inerenti le perdite dei briganti nel quinquennio 1861/’65. Tale stima riferisce di 5.212 persone fucilate o uccise in combattimento, 8.641 arrestate o costituite per un totale di circa 14.000 uomini posti fuori combattimento.
  • Il Rivello (Cronaca Potentina dal 1799 al 1882) dà per la sola Basilicata e per metà del periodo considerato (due anni e mezzo: dal 1861 ad agosto ’63) la cifra di oltre 6.200 uomini fuori combattimento; di questi, ben 3.451 sono gli uccisi o fucilati e 2.768 gli arrestati.
  • Un giornale (La campana di S. Martino del 4 nov. 1863) sostiene che “… nelle province meridionali vi sono 8.693 impiegati destituiti e ridotti in miseria; 18.000 persone sono state fucilate o scannate; … 14.000 napoletani sono stati incarcerati in un solo anno. Queste cifre ufficiali sono state comunicate dal Ministero di Torino e sono state riportate da numerosi giornali italiani…”
  • A fronte delle cifre sopra riportate, risultano i seguenti dati ufficiali sulle perdite delle forze repressive tra il 1861 ed il 1864: 603 caduti tra esercito e guardie nazionali e 253 feriti.

fonte

http://www.archeopolis.it/Pubblica/genzano/brigantaggio/index.htm?cifre.htm&2

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.