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GIUSEPPE POLSINELLI UN SUO INTERVENTO PARLAMENTARE

Posted by on Lug 11, 2024

GIUSEPPE POLSINELLI UN SUO INTERVENTO PARLAMENTARE

Giuseppe Polsinelli 6 maggio 1861

«pretendere, che leggi piemontesi debbono cosi adattarsi alle provincie meridionali, è cosa che mi offende grandemente, e contro la quale protesto…»

«In questa Camera si nega la estensione del malumore, che esiste nelle. provincie napoletane, ma è un fatto, che esso è grande. Si sono toccati tutti gl’interessi. Le manifatture sono manomesse. Si sona toccati gl’interessi de’ luoghi ecclesiastici de’ luoghi pii, e di altri. Una gran parte della gente vivea di questi interessi…

«Non si dà tutto il peso, che merita alla situazione attuale della Italia meridionale; ma bisogna puro riconoscere, che è anormale: è una situazione molto più grave di quella che il Ministero crede. In Torino si sta sicuro, ma in Napoli si trema. Ed io tremo per due cose: tremo pe’ miei, ma più ancora tremo perché quella Italia, che si fatta una con tanti stenti, corre il pericolo di dividersi in due… I coscritti della leva presso di noi debbono essere tradotti con la forza; ma non si diede ordine a’ Sindaci, né di usarla, né di pagare la viària: non si fece niente. Chi era obbligato dalle autorità locali a partire ritornava poi subito. Essendo stati i giovani abbandonati io mezzo alla strada, ora sono con le armi in mino e bisogna combatterli. — Così si sono fatti due mali: invece di soldati abbiamo de’ briganti; ed ora bisogna mandare di qua truppa per ridurli al dovere, e tutelare la esistenza e la vita de’ cittadini, e quel ch’è più per impedire, che l’Italia non si scinda…

«La legge su la leva, adunque, non solo è inopportuna, ma è una di quelle misure, che vale maggiormente ad irritare quelle popolazioni, e forse ad indurle a fare quello, che tutti amiamo che non si faccia».

Anche il deputato Fenzi si oppone alla leva di 36 mila uomini in una sola volta, e dice… «È massimamente inopportuno l’andare a dire ad un paese, che per la prima volta è unito a noi, e nel quale si esegue una leva, che si opera una leva doppia delle leve straordinarie, che aveva fatte il Borbone. Il governò Borbonico, quando ha fatta la leva in tempo di goerra l’ha fatta di 18 mila, e noi ci presenteremo a quelle popolazioni dicendo: noi ne vogliamo trentaseimila?— Non esito a ripeterlo, io lo crederei inopportuno. Noi diciamo, imitiamo il governo passato: leviamo da tutte queste categorie ancora sottoposte alla estrazione di diciottomila uomini, come facevano i Borboni; e ciò urterà pochissimo».

(Non ostante le opposizioni; la leva è sanzionata)

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