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STORIA DE’ NOSTRI TEMPI DAL CONGRESSO DI PARIGI NEL 1856 AI GIORNI NOSTRI DI GIACOMO MARGOTTI (II)

Posted by on Ago 26, 2024

STORIA DE’ NOSTRI TEMPI DAL CONGRESSO DI PARIGI NEL 1856 AI GIORNI NOSTRI DI GIACOMO MARGOTTI (II)

L’INAUGURAZIONE DEL PARLAMENTO

DESCRITTA DALLA GAZZETTA UFFICIALE

Leggiamo nella Gazzetta Ufficiale del 18 febbraio 1861: ?Nella nuova grande aula semi-circolare eretta nel palazzo Carignano per accogliere i rappresentanti della nazione, Re Vittorio Emanuele salutava stamane, dice la Gazzetta Ufficiate, gli eletti della Corona e del popolo radunati a Parlamento.

?S. M., ripiglia la Gazzetta Ufficiale, annunziato dal cannone e dalla fanfara, preceduto di alcuni minuti dall’augusta sua famiglia e seguito dalla sua Casa militare, muoveva alle Il dalla Reggia in carrozze di gala, come attesta la Gazzetta Ufficiale.

?Le piazze e le vie erano parate ad insolita festa, continua la Gazzetta Ufficiale, la Guardia Nazionale faceva ala, e una turba impaziente, a detta della Gazzetta Ufficiale, venuta qua da tutte le provincie del Regno, acclamava il Re. Ricevuto all’ingresso del palazzo Carignano dalle deputazioni del Senato del Regno e della Camera dei deputati, S. M. entrò nella grand’aula accolto, dice la Gazzetta Ufficiale, da una salva di applausi e da ripetute grida di viva il Re! viva l’Italia!

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Alla destra del trono, prosegue la Gazzetta Ufficiale, stavano in loggia gli augusti figliuoli del Re, il principe Umberto di Piemonte e Amedeo duca d’Aosta.

?Nella loggia a sinistra il Corpo diplomatico. Vi abbiamo notato sopratutto, dice la Gazzetta Ufficiale, l’ambasciatore straordinario di S. M. il re di Prussia col suo seguito, i ministri di Prussia, Granbretagna, Francia, Turchia, Svezia, Belgio, ecc.

?Sua Maestà, avverte la Gazzetta Ufficiale, era circondata sul trono da’ suoi ministri e dalle alte cariche della Sua Corte. Pochi vuoti nei deputati, ripiglia la Gazzetta Ufficiale, moltissimi i Senatori, e le tribune sì riservate come pubbliche affollatissime.

?Terminata la cerimonia della prestazione del giuramento per appello alfabetico fatto dal ministro di grazia e giustizia cav. G. B. Cassinis ai Senatori stati nominati ultimamente, e ai deputati dal ministro dell’interno comm. M. Minghetti, Sua Maestà, a detta della Gazzetta Ufficiale, lesse con voce da non ne perder sillaba il discorso.

?Il discorso reale, torna a dire la Gazzella Ufficiate, fu più e più volte interrotto da applausi e di evviva al Re e all’Italia, segnatamente nei paragrafi che accennano a Francia, ad Inghilterra e ad Allemagna: ma appena S. M. ebbe pronunziato l’ultima parola, scrive la Gazzetta Ufficiale, Parlamento e popolo giubilanti, proruppero unanimi in sì schiette acclamazioni, come le chiama la Gazzetta Ufficiale, e in tanto fragorosi applausi, che il Re, commosso ed esultante a quei leali segni di riverenza e di amore, nota la Gazzetta Ufficiate, contraccambiò interamente l’udienza de’ più cari ringraziamenti col nobile gesto e col chinare della marzial sua testa. In quell’istante sublime, parla sempre la Gazzella Ufficiale, Re e popolo italiano mostrarono aperto ciò che da lunga pezza è racchiuso nei cuori, che in loro, come assicura la Gazzetta Ufficiale, uno è l’affetto, uno l’intento e una la speranza.

?Cessate le acclamazioni, prosiegue la Gazzetta Ufficiale, il commendatore Minghetti, ministro dell’interno, presi gli ordini di S. M., dichiarò aperta la sessione legislativa del 1861. Il Re uscì alle Il 1t2 dall’aula nuovamente acclamato e festeggiato, come dice la Gazzetta Ufficiale.

?Con questa memoranda cerimonia, conchiude la Gazzetta Ufficiale, cessati dopo lunga e dolorosa serie di secoli gli Stati della Penisola, come elegantemente dice la Gazzetta Ufficiale, oggi ricomincia, auspice Re Vittorio Emanuele, la storia d’Italia, e i giorni nuovi, frase della Gazzella Ufficiale, se il popolo italiano sia perseverante e saldo nella concordia, avverte la Gazzetta Ufficiale, e la Provvidenza ancor ci aiuti, volgeranno per tutta Italia splendidi e lieti, quanto i passati furono per alcune parti luttuosi e funesti?. Fin qui la Gazzetta Ufficiale, e queste e simili notizie piglieremo sempre dalla Gazzetta Ufficiale.

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DELIBERAZIONI DELLA CAMERA de’ DEPUTATI

dal 25 febbraio 1861 all’11 maggio 1863

Non sarà inutile per lo storico de’ nostri tempi il seguente elenco delle principali deliberazioni abbracciate dalla Camera nella sessione 1861-1862.

Tornata 25 febb. 1861. — Sulla convalidazione delle elezioni — La convalidazione delle elezioni s’intende condizionata rispetto a que’ deputati che constano impiegati stipendiati, ovvero che coprono impieghi pubblici non conosciuti generalmente dalla Camera; fino a che, formatosi l’elenco degli impiegati e riconosciuta la qualità degli impieghi da essi tenuti, vengano quindi riconosciuti non ostante la precedente convalidazione, annullate le elezioni sia di quelli che per ragione d’impiego fossero ineleggibili come di quelli che dovessero essere sottoposti al sorteggio prescritto dalla legge (proposta del presidente decano ZANOLINI a nome dei presidenti de’ singoli uffizi).

Tornata 28 febb. 186). — Riconosce eleggibili i consiglieri di luogotenenza (elezione del collegio d’Altamura, eletto Liborio Romano).

Tornata 3 marzo. — Dichiara che l’impiego incompatibile coll’ufficio di deputato distrugge l’eleggibilità per il fatto d’altro impiego (elezione del collegio di Pontremoli, eletto Giuliani Antonio).

Tornata 5 marzo 1861. — Riconosce eleggibili i membri componenti la Commissione legislativa temporanea presso il Consiglio di Stato.

Tornata 1 marzo 1861. — Delibera che il numero dei segretari sia portato ad otto.

Tornata 11 marzo 1861. — Insediamento dell’ufficio definitivo di Presidenza. — Delegazione Farini per la compilazione dell’indirizzo in risposta al discorso della Corona.

Tornata 13 marzo 1861. — Approvazione dell’indirizzo in risposta al discorso della Corona. — Deliberamento d’encomio e di plauso ai valorosi componenti l’esercito e la flotta (proposta del deputato Molfino, modificata dal Presidente, approvata all’unanimità).

Tornata 15 marzo 1861. — Rigetta l’istanza fatta dal ministro di grazia e giustizia per comunicare ai deputati il progetto di Codice civile e di affidarne l’esame ad una Commissione.

Tornata 28 marzo 1861. — La Camera s’aggiorna per quattro giorni.

Tornata 25 aprile 1861. — Determina che, appena incominciata la seduta al tocco e mezzo, si proceda all’appello nominale e si stampi il risultato dei mancanti nel foglio ufficiale.

Tornata 30 aprile 1861. — La rinnovazione degli uffici viene aggiornata al 4 5 del mese successivo.

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Tornate 15 maggio e 21 giugno 1861, 19 dicembre 1862 e 3 febbraio 1863. — Prenotazione dai deputati Capriolo e Massari delle relazioni intorno al numero degli impiegati che furono eletti deputati (discussioni 22, 23 e 24 maggio, 25 e 26 giugno 1861 e 8 gennaio 1862).

Relazione intorno alle condizioni del professore Brioschi in seguito alla sua nomina a direttore della scuola di applicazione nell’istituto tecnico superiore di Milano.

Tornata 6 giugno 1861. — Annunzio della morte del conte Camillo Benso di Cavour, presidente del Consiglio dei ministri, ministro per gli affari esteri e per quelli della marina, avvenuta alle ore 7 antimeridiane. Sono sospese le sedute per tre giorni, e si decreta un lutto per venti giorni, coprendo di ?ramaglia la tribuna e la bandiera.

Tornata Il giugno 1861. — La Camera adotta la proposta unanime dell’ufficio di Presidenza, di erigere nel palazzo delle adunanze della medesima un busto in marmo allo memoria del conte Camillo Benso di Cavour.

Tornata 14 giugno 1861. — Si rimanda la rinnovazione degli uffizi al principio del mese prossimo.

Tornata 21 giugno 1861. — Intorno ad un emendamento del deputato DePretis sulla proposta di legge per l’ordinamento ed armamento della guardia nazionale mobile; si procede alla votazione per appello nominale. Votano in favore 62, contro 191, astenutisi 2.

Tornata 24 giugno 1861. — Sull’ultimo articolo del progetto di legge anzidetto la votazione segue pure per appello nominale. Voti favorevoli 218, contrari 30, astenutisi 2.

Tornata 25 giugno 1861. — Annunzio del presidente del Consiglio dei ministri del riconoscimento per parte di S. M. l’imperatore dei Francesi di S. M. Vittorio Emanuele Il come re d’Italia.

Tornata 30 novembre 1861. — Intorno allo svolgimento della proposta del deputato Pisanelli ed altri, che cioè: ?Senza nulla pregiudicare la proposta di proroga della legge sull’ordinamento giudiziario nelle provincie napoletane, sia svolta quando sarà nominata negli uffizi la Commissione che dovrà riferire sul progetto di legge presentato dal ministro guardasigilli, relativo all’attuazione dell’anzidetto riordinamento?. (Mozione dei deputati Baldacchini e Caracciolo).

Tornata 7 dicembre 1861. — In seguito all’accusa mossa dal deputato Bertani della violazione del segreto delle lettere, sulla proposta del deputato Lanza, la Camera decretò ohe il presidente nomini una Commissione di cinque membri incaricata di ricevere le comunicazioni, le prove, i documenti che le saranno forniti dal deputato Bertani, e quindi farne relazione alla Camera. (La Commissione fu composta di cinque deputati).

Tornata 14 dicembre 1861. — Il deputato Zanolini riferisce intorno alle deposizioni del deputato Bertani, e propone a nome della Commissione che la Camera passi all’ordine del giorno.

Tornata 13 e 14 dicembre 1861. — Sull’inchiesta domandata dal deputato Tofano per l’esame delle cause che motivarono la sua destituzione da consigliere della Corte di cassazione in Napoli; si delega al presidente la facoltà di nominare una Commissione di cinque deputati, la quale, esaminati

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l’istanza e i documenti, riferisca sul da farsi. La relazione porta il numero 164, presentata dal deputato Melegari Luigi Amedeo nella seduta 8 gennaio 1863 (discussione 15 e 16 gennaio 1862).

Tornata 21 dicembre 1861. — Determina di tener seduta nei soli giorni di martedì, mercoledì e giovedì.

Tornata 23 dicembre 1861. — Delibera di sospendere le sedute sino a tutto il giorno i di gennaio 1862.

Tornata 28 gennaio 1862. — Delibera di portare a 30 i componenti la Commissione del bilancio e di affidare l’esame dei bilanci dell’anno 1869 alla medesima che fu incaricata di quelli del 1861.

Tornata 26 febbraio 1862. — Delibera l’aggiornamento delle pubbliche sedute dal 1° a tutto il 6 marzo.

Tornata 17 marzo 1862. — Sulle interpellanze del deputato Gallenga relative al completamento del Ministero e ad alcune parti del suo programma politico; è adottato l’ordine del giorno puro e semplice proposto dal deputato D’ONDES-REGGIO nel senso che la Camera appoggia il programma del Ministero. (Dalla rotazione per appello nominale risultano favorevoli 210, contrari 80, astenutisi 3).

Tornata 7 aprile 1862. — Sulla domanda del deputato LA Masa della pubblicazione dei documenti sui quali il Ministero si appoggiò per prendere una determinazione a suo riguardo, la Camera delega al presidente, dietro proposta del ministro della guerra, la nomina di una Commissione affinché esamini detti documenti e vegga se allo stato degli atti vi abbia tuttavia mezzo per cui la condotta del predetto deputato possa essere sottoposta ad altro giudizio. La Commissione venne composta di sette deputati.

Tornata 8 aprile 1862. — Delibera che l’esame del progetto di legge relativo ai consorzi venga affidato alla stessa Commissione che riferì sul progetto portante modificazioni alla legge sull’amministrazione comunale e provinciale del 23 ottobre 1859.

Tornata 10 aprile 1862. — Approva la proposta di affidare ai presidente là nomina di una Commissione di otto deputati, la quale, da esso presieduta, introduca nel regolamento quelle riforme che l’esperienza ha dimostrato opportune, e presenti un progetto all’aprirsi della nuova Sessione. (BONCOMPAGNI, Alfieri ed altri 15, emendata da Mellana).

Tornata Il aprile 1862. — Sulla vertenza del deputato La Masa, la Commissione constatò all’unanimità che vi siano in quegli atti motivi sufficienti d’ordine puramente militare che escludono ogni altro giudizio, senza però che ne restino menomamente lesi il suo onore e la sua qualità di benemerito cittadino italiano, che di opere e di sostanze non fu avaro alla patria. (BRIGNONE, presidente della Commissione e relatore).

Tornata 12 aprile 1862. — Sull’istanza del deputato La Masa che alla Commissione prementovata venga dato eziandio l’incarico di esaminare i documenti da esso inviatile per mezzo del presidente, la Camera passa all’ordine del giorno.

Tornata 12 aprile 1862. — Al deputato Mancini, la cui elezione non venne ancora convalidata, è diniegata la facoltà di parlare, a tenore dell’articolo 49 dello Statuto.

Tornata 3 giugno 1862. — Sulla proposta del deputato ZANOLINI,

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la Camera delibera di far celebrare un servizio religioso commemorativo della morte del Conte di Cavour.

Tornata 14 giugno 1862. — 1 sottoscritti, di fronte alla dichiarazione dell’Episcopato straniero riunito in Roma, propongono che la Camera voti un indi rizzo al Re, nel quale si raffermi il diritto d’Italia al possesso di Roma sud ca-i pitale, e si dichiari la necessità d’una soluzione della quistione romana, conforme al voto del 17 marzo 1861 per la pace d’Italia e di Europa.

A questo fine il presidente della Camera viene invitato ad eleggere Una Commissione di cinque deputati per la redazione dell’indirizzo. (audinot ed altri 49 deputati).

Tornata 18 giugno 1862. — Lettura dell’indirizzo a S. M., deliberato nella seduta del 14 corrente mese.

Tornata 29 giugno 1862; — Sul primo articolo del progetto di legge per prorogare l’esercizio provvisorio dei bilanci a tutto il mese di dicembre del corrente anno 1862, si delibera la votazione per appello nominale: ributtano favorevoli voti 215, contrarii 81.

Tornata 30 giugno 1862. — Determina non debbasi rinnovare l’estrazione degli uffizi per il mese di luglio.

Tornata 3 luglio 1862. —Sull’articolo 9 del progetto di legge relativo alle diserzioni militari, si vota per appello nominale; 191 danno il suffragio favorevole, 49 contrario, ed uno si astiene.

Tomaia Il luglio 1862. —Partecipazione del matrimonio di S. A. R. la principessa Maria Pia di Savoia con S. M. il re di Portogallo. — Annunzio che S. M. l’imperatore di Russia è disposta ad accogliere una missione straordinaria del nostro Governo che ufficialmente le notifichi la costituzione del Regno italiano. — Delibera d’inviare una sua deputazione a S. M. il Re per complirla e presentarle un indirizzo in felicitazione del matrimonio della principessa Maria Pia (CHIAVARINA). La redazione dell’indirizzo fu affidata all’ufficio di Presidenza, letto ad approvato il 12 luglio 1862.

Tornata 16 luglio 1862. —Stabilisce di dar principio alla seduta coll’appello nominale e che il nome degli assenti sia in ciascun giorno pubblicato nella Gazzetta ufficiale (mordini).

Tornata 18 luglio 1862. — Partecipazione del riconoscimento del Regno italiano per parte della Prussia.

Tornata 4 agosto {862. — Ad istanza del deputato Colombani, il presidente informa la Camera che il numero di coloro che votarono l’ordine del giorno puro e semplice sulle interpellanze Ferrari fu di ventisette.

Tornato 9 novembre 18G2. — Presentazione della relazione del generale La Marmora sul brigantaggio nelle provincie napoletane.

Tornata Il dicembre 1862. — Rinunzia del deputato Teccrio al seggio presidenziale, che non è accettata.

Tornata 12 dicemb. 1862. —Delibera la stampa dei rapporti del generale Mella e del maggiore Tozzolini, concernenti i deputati Mordini, Fabrizj e Calvino.

Tornata 17 dicembre 1862. — Si annunzia la deliberazione presa in comitato segreto di nominare una Commissione d’inchiesta parlamentare

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sul brigantaggio nelle provincie napoletane. (Vedi l’Elenco delle Commistioni).

Tornata 18 dicembre 1862. — Determina che nella ventura Sessione debbansi accettare le demissioni da deputato che Tennero sporte.

Tornata 3 febbraio 1863. — Relazione intorno alla condizione del professore Brioschi in seguito alla sua nomina a direttore della scuola d’applicazione nell’istituto tecnico superiore di Milano.

Tornata 14 febbraio 1863. —Sospendo le sedute per tre giorni.

Tornata 25 febbraio i863. — Ordina la stampa della relazione particolareggiata presentata dal ministro della marina in adempimento al prescritto dell’ari 4 della legge 28 luglio 1861 sui lavori e sulle spese fatte per l’arsenale marittimo di Spezia durante l’esercizio 1862, corredata da quattro carte topografiche.

Tomaia 1 e 2 marzo 1863. — Delibera attuare provvisoriamente il regolamento proposto nella tornata del 31 gennaio dalla sua Commissione (proposta del deputato Selli, adottata per appello nominale, 173 furono per l’approvazione, 57 contrari e 14 si astennero).

Tornata 6 marzo 1863. — In seguito alla presa in considerazione della mozione dei deputati Torrigiani, Guerbiebi-gonzaga e Gigliucci per circoscrivere la discussione dei bilanci, ne determina l’applicazione immediata nella discussione del bilancio dell’istruzione pubblica.

Tornata 30 marzo 1863. — Aggiornamento delle sedute a tutto mercoledì 8 aprile.

Tornata 17 aprile 1863. — Delibera di tenere nella sera di ciascun giovedì una seduta straordinaria per le petizioni.

Tornata 24 aprile ì 863. — Adotta per mezzo della votazione per appello nominale, l’ordine del giorno puro e semplice su tutti gli ordini del giorno presentati sul bilancio di grazia e giustizia (allievi); voti in lavoro 132, contrari 64, astenuti 5.

Tornata 28 aprile 1863. —Dichiara nulla per errore di fatto l’accettazione della dimissione da deputato del signor Gallucci ed ordina la trasmissione al ministro guardasigilli della lettera apocrifa relativa al medesimo. ‘

Tornata 29 aprile 1863. — Approva la proposta del deputato Torrigiani, modificata dal deputato Lanza Giovanni, di sospendere temporaneamente i lavori degli uffizi intorno ai progetti non dichiarati d’urgenza per incominciare le tornate alle ore undici e mezzo d’ogni mattina.

Tornata 7 maggio 1863. — Nel comitato segreto in seguito alla lettura della relazione della Commissione d’inchiesta sul brigantaggio, si delibera che venga stampato ed inviato agli uffizi il progetto di legge presentato dalla Commissione predetta, e che il medesimo sia preceduto da quella relazione che la stessa Commissione crederà opportuno di redigere. Ha inoltre dichiarato che con ciò non s’intendeva pregiudicare alla discussione sul brigantaggio, sia che la Camera la voglia pubblica, sia che la voglia segreta.

Risoluzione adottata nello stesso comitato segreto:

?La Camera rendendo omaggio allo zelo attivo ed illuminato con cui la Commissione, composta dei deputati Argentino, Bixio, Castagnola, Ciccone, Massari, Morelli Donato, Romeo Stefano, Saffi e Sirtori, condusse a

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compimento e l’inchiesta sul brigantaggio, le porge amplissime azioni di grazia?.

Tornata 9 maggio 1863. — Intorno al dubbio sollevatosi circa l’interpretazione dell’articolo 53 dello Statuto e dell’articolo 19 del regolamento passa all’ordine del giorno puro e semplice.

Tornata 11 maggio 1863. — La Camera delibera di nominare una Commissione d’inchiesta composta di 15 deputati eletti dal suo presidente, col mandato d’indagare le condizioni attuali della marina militare e mercantile, di avvisare alle convenienti riforme e di riferirne entro il 1? semestre del 1864 (lanza Giovanni presidente della Commissione generale del bilancio; Pescetto relatore del bilancio della marina).

fonte

https://www.eleaml.org/sud/stampa/vol_01_01_margotti_memorie_per_la_storia_dei_nostri_tempi_1865.html

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