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Il “Diavoletto Indipendente” (II)

Posted by on Ago 31, 2024

Il “Diavoletto Indipendente” (II)

Il Diavoletto, Anno XIII, n. 153, 3 luglio 1860
L’insurrezione a Napoli.
Traduciamo dall’Ost Deutsche – Post un interessante articolo, contenuto nel suo numero 181, sulla
situazione di Napoli.


“Il regno di Napoli rassomiglia in questo momento ad una casa ch’è in completo incendio, cui parte
dei vicini guardano con ansia affannosa, parte con maligna compiacenza, senza però accorrere per
ispegnerlo. Il secondo piano n’è già perduto per metà. Le più recenti notizie annunziano frattanto,
che le fiamme hanno invaso anche il primo piano. Come già si sa, in seguito alla lettera
dell’Imperatore Napoleone, il re si è determinato a dar concessioni tali che sono in aperta
contraddizione colla sua precedente politica. Questo passo ha portato l’agitazione in ambo i partiti;
il partito napoletano propriamente detto (che in ogni modo è anche per la maggior parte il
reazionario) si è talmente esaltato nel suo odio contro la Francia, che ha attentato nel modo più
villano contro la persona dell’ambasciatore francese; il partito degl’italianissimi invece, esaltato
dalla lunga repressione e dalle cospirazioni segretamente condotte, fu incoraggiato dalla visibile
debolezza del governo a fatti atroci, e pugnalate e fuoco hanno già dato il loro contingente al furore
sfrenato della rivoluzione.
Secondo i dispacci di Napoli del 29, sembra che si sia già venuti ad un ostinato conflitto tra
gl’insorgenti e le truppe, nel quale però ebbero il vantaggio queste ultime, mentre nel dì seguente fu
mantenuta la quiete. Non si può d’altronde abbandonarsi a nessuna lusinghiera illusione sulla durata
di questa quiete. Il ministeriale “Morning-Post” annunzia l’insurrezione con un’aggiunta, non
contenuta nei dispacci giunti a Parigi: cioè che l’insurrezione è scoppiata, perchè le riforme non
hanno soddisfatto … L’introduzione della costituzione francese in Napoli può in ogni caso
solleticare Napoleone, ma agl’Inglesi non può bastare.
Come non era da dubitarsi, intrighi francesi ed inglesi s’incrociano a Napoli, e certo non può piacere
a Londra che il re abbia dato retta alla voce della Francia, e che in certo modo si sia gettato in
braccio di questa.
La regina ed altri membri della famiglia reale hanno cercato rifugio nella ben fortificata Gaeta. Una
guardia nazionale, il solito mezzo di salvezza a cui si ricorre in tali momenti, venne istituita – fu
proclamato lo stato d’assedio. Sono queste certamente contraddizioni, poichè emanando lo stato
d’assedio si cerca comunemente di disarmare e non di armare le popolazioni. In momenti però, in
cui si accumulano le cure sul governo, non è a meravigliarsi, se si perde la tramontana e se si
decretano in un tempo opposte misure.
In quanto concerne la Francia, gl’insulti commessi contro il suo ambasciatore, potranno offrire un
ulteriore opportunità di far giuocare le eventuali esigenze napoleoniche.
La flotta francese bombarderà Napoli, qualora la Francia non ottenga soddisfazione.
Ma quale soddisfazione e di qual specie? Per un fatto sì barbaro contro un rappresentante di uno
Stato estero, ogni governo, sia debole o forte, si affretta a dare una conveniente soddisfazione con
intera lealtà; quest’è il buon diritto e il costume riconosciuto. A che servono dunque le minaccie
colla flotta? Certamente Napoli non si vorrà sottrarre in questo momento ai suoi doveri verso
l’onore della Francia. Ma non vorrà Napoleone esigere nulla di più di quanto risguarda l’onore di
uno Stato?
Se l’Imperatore dei Francesi, nutre veramente dei piani segreti riguardo a Napoli, questo incidente
verrà usufruttuato molto innanzi! Però lo stesso suo procedere deve recar un raggio di luce sulle
segrete vedute di Napoleone. Noi non crediamo che esistano nelle Tuileries piani muratisti; perchè
da un lato si teme l’energico veto dell’Inghilterra, e dall’altro regna vera apatia verso la famiglia
Murat. Ciononpertanto gl’insulti, la rivoluzione, e lo sbalordimento subentrato nel governo di Napoli, formano un triplice nodo, del quale trarranno vantaggio gli intrighi all’estero. I prossimi
dispacci da Napoli saranno ricchi di materia.

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