Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

ARMANDO CALENZO E GLI ARIELLA DI CELLOLE AL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Posted by on Ott 14, 2023

ARMANDO CALENZO E GLI ARIELLA DI CELLOLE AL PREMIO TERRA LABORIS 2023

Nelle parole di ringraziamento di Geri De Luca vincitore del Premio Terra Laboris 2023 che non sono state di circostanza ma piene di contenuti con tanti spunti di riflessione come è nello suo stile, ha messo in risalto la missione che porta avanti da una vita che è quella di far vincere “il bello sul brutto” spiegandoci che per arrivare alla vittoria ci vuole tanta pazienza e fatica ma per fare ciò bisogna prima essere uomini liberi. Per fortuna la missione di Geri non è un caso isolato e come lui c’è chi si affanna, lotta e lavora per portare alla vittoria “il bello” come fa l’Associazione Ariella di Cellole che con ben 40 iscritti ricerca, ritrova antiche identità e tradizioni popolari del proprio territorio e della Terra di Lavoro coinvolgendo una marea di bambini che quando li vedi pensi “il bello alla fine trionfa sempre”. Fin dalla seconda edizione gli Amici degli Ariella sono presenti al Premio Terra Laboris con la loro energia, con la loro forza e bellezza offrendo premi ai vincitori che sono delle autentiche perle artistiche, uniche ed irripetibili che sono meravigliosamente realizzate da Armando Calienzo che anche questa volta ci ha regalato parole dolcissime ma al contempo di grande profondità. Quando Armando esponeva pensavo come un tempo nonostante non ci fosse una scolarizzazione diffusa, i nostri avi erano persone di cultura e sapienza rappresentando un punto di riferimento e guida per le generazioni più giovani. Oggi invece, nonostante c’è una scolarizzazione totale e un forte numero di diplomati e laureati, c’è un’analfabetismo funzionale che sta raggiungendo percentuali allarmanti, con le nuove generazioni che sono allo sbando senza la guida dei loro padri che nel terzo millennio mestiere hanno deciso di fare un altro mestiere. Di seguito le parole di Armando Calienzo e le foto scattate da Mattia Freda  

Claudio Saltarelli

   

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L’OGGETTIVITA’ SOTTOMETTE LA SOGGETTIVITA’ CON ARMANDO CALENZO

Posted by on Lug 13, 2019

L’OGGETTIVITA’ SOTTOMETTE  LA SOGGETTIVITA’ CON ARMANDO CALENZO

Con la nascita dell’Umanesimo, quello con la u maiuscola, del relativismo e del giacobinismo la soggettività ha preso il sopravvento sull’oggettività e per arrivare a questo hanno creato l’era della menzogna e della congiura  inventandosi l’opinione pubblica per poterla condizionare e guidare. Nell’arte ma nella cultura in genere, si sono inventati la figura del critico che quasi sempre segue la volontà del potere che lo stipendia o che gli ha fatto fare carriera con il solo risultato di vedere pittori, scrittori, scultori, musicisti, letterati, attori ecc ecc che anche se sono dotati di scarso talento passano per grandi artisti riuscendo a vivere una vita agiata. In Italia poi c’è la partitocrazia che estremizza questo stato di cose rendendo ancora più triste lo scenario già desolante soprattutto da quando la sinistra, da circa 40 anni, ha preso il totale controllo della cultura. Vediamo film che sono dei clamorosi flop che se non fossero finanziati dallo stato non riuscirebbero nemmeno a girare una scena, attori che basta che fanno una scuola accreditata pensano di stare a scrivere la storia della recitazione, per non parlare del teatro dove vogliono inculcarci lo stile contemporaneo , che capiscono solo loro, che nessuno vuol vedere ma resiste per il solito finanziamento pubblico facendoci credere che siamo noi comuni mortali che non comprendiamo per non ammettere che sono solo residuati bellici del futurismo. Non è cultura se non si parla del disagio giovanile, della violenza sulle donne o del fenomeno dell’immigrazione mentre tutto il resto non serve a nulla alla faccia della libertà che in teoria vuol dire democrazia ma nei fatti è demagogia.  

Per fortuna nonostante la desertificazione del territorio culturale qualche fiore si riesce sempre a trovare e senza andare a scomodare i grandi nomi possiamo trovare, nel nostro piccolo, dei talenti che anche se sconosciuti realizzano dei lavori che sono vere opere d’arte, uno di questi è certamente Armando Calenzo colonna portante dell’associazione culturale gli Ariella e punto di riferimento della comunità di Cellole una volta casale del Ducato di Sessa. L’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro nel premio Terra Laboris, quest’anno giunto alla quarta edizione, dopo aver avuto la fortuna di vedere Geri De Luca premiare i vincitori con le sue lavorazioni pittoriche, ha avuto una seconda fortuna con Armando che come componente degli Ariella ha premiato i due vincitori 2019 con due autentiche opere d’arte, due sculture in rame su legno d’ulivo preso dal suo giardino. Armando con queste opere ha fatto capire a noi identitari e amanti della tradizione, che dobbiamo ancora avere la forza di lottare per la battaglia che si sta combattendo contro il razionalismo, l’illuminismo e il nichilismo e che se siamo in questo momento in difficoltà non dobbiamo mollare perchè possiamo ancora farcela. Armando non è un figlio della sua Terra, la Terra di Lavoro, ma è un pezzo della sua Terra che è fuoriuscito dal suolo come un ulivo che da tempo e per molto tempo ancora vuole nutrirci con le sue pregiate olive, di seguito le sue opere in primo piano che non hanno bisogno di commenti o di critici che ci impapocchiano di chiacchiere perché davanti al sublime il limite non è nell’oggetto ma nel soggetto.



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LE AZIENDE PRESENTI AL PREMIO TERRA LABORIS 2022 SETTIMA EDIZIONE

Posted by on Ago 31, 2022

LE AZIENDE PRESENTI AL PREMIO TERRA LABORIS 2022 SETTIMA EDIZIONE

Nel 2020 e 2021 siamo riusciti a consegnare il Premio Terra Laboris nonostante le grandi difficoltà che la brutta bestia ci ha arrecato, le colpe non sono solo le sue,  e quest’anno siamo alla settima edizione che si terrà a Villa Latina inserito nel Festival della Zampogna.

Nei due anni passati grazie a chi ha avuto il coraggio di andare sul pattino il 25 gennaio, facile farlo il 25 di luglio, questa manifestazione s’è tenuta regolarmente divenendo, senza paura di essere smentito, prestigiosa e il 10 settembre 2022 verrà premiata un’altra autentica eccellenza del Regno, il M.so Liutaio Marco Tomassi il più grosso costruttore in Europa di Zampogne e che ha avuto il merito di recuperare la famosa Sordellina Napoletana.

Le aziende e gli artisti che affiancheranno nel 2022 l’Ass.id.Alta Terra di Lavoro nell’organizzazione e consegneranno i loro premi  saranno Spigabruno Bio di Rosa ViolaAzienda Dolce Amaro dei F.lli PapaBirra Artigianale “Terra di Lavoro”Libreria Neapolis, Armando Calenzo, Pietro Itri, Comitato Luigi Giura, Masseria dello Sbirro, M.so Pasticciere Dario Saltarelli, Az. Agricola Casaline, Az. Agricola La Sessanella, Ciambelleria Alonzi e l’artista Geri De Luca che non ci stanchiamo di ringraziare.

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SESSA A. / RONGOLISE – Premio Terra Laboris 2019, il maestro pasticcere Saltarelli e il professore De Cristofaro si aggiudicano la quarta edizione

Posted by on Mag 28, 2019

SESSA A. / RONGOLISE – Premio Terra Laboris 2019, il maestro pasticcere Saltarelli e il professore De Cristofaro si aggiudicano la quarta edizione

SESSA AURUNCA / RONGOLISE (Matilde Crolla) – L’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro, presieduta da Claudio Saltarelli, l’Associazione Culturale ‘Ro Centimbero’ e il Comitato Luigi Giura hanno consegnato il premio ‘Terra Laboris 2019’, giunto alla quarta edizione, al Maestro Pasticciere Dario Saltarelli e al Professore Antonio De Cristofaro per la sezione tecnico-scientifico “Luigi Giura”. Dario Saltarelli per la sua ricerca costante delle essenze migliori e nascoste dei prodotti della nostra terra, quella che una volta era la Terra di Lavoro del Regno delle Due Sicilie, ha creato dei lievitati utilizzati nella pasticceria secca e in quella fresca di altissimo livello per qualità e originalità.
Dario pluripremiato in tutta Europa è diventato anche ambasciatore nel mondo della Reggia di Caserta Il Professore Antonio De Cristofaro docente dell’Università degli Studi del Molise per il lungo, brillante lavoro di studio che ha portato all’identificazione dei segnali chimici utilizzati da insetti di interesse agronomico.
Per l’applicazione pratica degli stessi e per la presenza continua e costante sul campo, al fianco di coloro che hanno sete di conoscenza per “non affondare inutilmente l’aratro nel seno di una terra ignota”. I premi sono stati consegnati sabato scorso presso la Chiesa Rupestre Santa Maria in Grotta di Rongolise di Sessa. Presenti all’evento anche i membri l’associazione ‘Ariella’ di Cellole, presieduta da Biagio Palladino. Il sodalizio cellolese ha voluto omaggiare i due vincitori di quest’anno con dei lavori realizzati dal socio, Armando Calenzo (la foto in basso). “Premiare Dario è stato veramente un orgoglio infinito- ha dichiarato a tal proposito Palladino-, a lui che riceve premi e riconoscimenti in tutto il mondo, abbiamo voluto comunicare tutto il nostro affetto e la nostra stima. Abbiamo a lui conferito anche la tessera onoraria della nostra associazione”. Ricordiamo che Dario Saltarelli rappresenta veramente un’eccellenza del territorio. Il maestro pasticcere ha ricevuto due volte le tre stelle oro a Bruxelles, è ambasciatore del panettone campano nel mondo, nel 2019 il suo panettone è stato giudicato il migliore d’Italia.

fonte http://www.macronews.it/?p=11536

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