In un territorio ricco di storia e tradizioni come è appunto l’alta Terra di Lavoro ed oggi provincia di Frosinone, nel 2012 è nata Birra Terra di Lavoro, una birra che si è posta una sfida ma anche una missione: regalare emozioni fin dal primo sorso.
Nel 2020 e 2021 siamo riusciti a consegnare il Premio Terra Laboris nonostante le grandi difficoltà che la brutta bestia ci ha arrecato, le colpe non sono solo le sue, e quest’anno siamo alla settima edizione che si terrà a Villa Latina inserito nel Festival della Zampogna.
Nei due anni passati grazie a chi ha avuto il coraggio di andare sul pattino il 25 gennaio, facile farlo il 25 di luglio, questa manifestazione s’è tenuta regolarmente divenendo, senza paura di essere smentito, prestigiosa e il 10 settembre 2022 verrà premiata un’altra autentica eccellenza del Regno, il M.so Liutaio Marco Tomassi il più grosso costruttore in Europa di Zampogne e che ha avuto il merito di recuperare la famosa Sordellina Napoletana.
Come abbiamo già accennato anche nel 2021 siamo riusciti a consegnare il Premio Terra Laboris giunto alla sesta edizione nonostante le grandi difficoltà che la brutta bestia ha deciso di farci compagnia in questo momento storico particolare.
In questi due anni grazie a chi ha avuto il coraggio di andare sul pattino il 25 gennaio, facile farlo il 25 di luglio, questa manifestazione divenuta, senza paura di essere smentito, prestigiosa è riuscita a resistere e a premiare un’altra autentica eccellenza del Regno che è l’Azienda Agricola Casaline della famiglia Domenico Alonzi. Ad affiancare nel 2021 l’Ass.id.Alta Terra di Lavoro nell’organizzazione dell’evento sono state le aziende comeSpigabruno Bio di Rosa Viola, Azienda Dolce Amaro dei F.lli Papa, Birra Artigianale “Terra di Lavoro”, Libreria Neapolis e dall’artista Geri De Luca che non ci stanchiamo di ringraziare.
Dopo aver ringraziato i suddetti amici, così ci piace chiamarli e non aziende, bisogna menzionare le colonne portanti del Premio Terra Laboris e che senza di loro sarebbe già scomparso, sono Aldo Vucai ed Enrico Napolitano che con il loro capolavoro artistico in arte presepiale, la cornucopia simbolo della Terra di Lavoro costruito in terracotta che Domenico in lingua laborina lo ha definito di “re cuocc”, hanno dato l’impronta più profonda al premio che non potrebbe essere sostituito da null’altro e al contempo ci impegna e ci responsabilizza ad andare sempre avanti e con sempre più decisione. Dopo aver pubblicato le foto della giornata di festa organizzata dalla famiglia Alonzi presso la propria azienda in quel di Collelongo, di seguito pubblichiamo la testimonianza e gli auguri di Aldo Vucai accompagnata da qualche foto scattata nella sua bottega a San Gregorio Armeno a Napoli.
Aldo Vucai identitario e napolitano vero che ha sempre dimostrato e dimostra ogni giorno di essere, ha lottato nei periodi di chiusura per colpa della “brutta bestia” cercando aiuto, ma ignorato, da tutte le associazioni napoletane borboniche, per contrastare il tentativo di invasione di San Gregorio Armeno da parte dell’orda leghista guidata dal milanista Salvini, i suoi canti razzisti contro i napoletani paragonati ai cani sono rimasti scolpiti nella mia mente e nelle mie orecchie, che voleva sfruttare il momento di tensione e di difficoltà degli artigiani napoletani per mettere le proprie “bandierine”.
Il tentativo di conquista leghista è stato respinto per merito dell’Azienda del Caffè Motta di Salerno che sta sponsorizzando la storica via dei Decumani e dove non c’è più nessuna bandiera Borbonica che sventola tra le botteghe!!!
Di seguito la consegna del Premio Terra Laboris 2021 da parte di Aldo Vucai ed Enrico Napolitano
Bevanda bollita, era la salvezza in un mondo nel quale l’acqua era spesso contaminata e il vino a disposizione di pochi. Anche per questo si diffuse ad opera dei monasteri che furono i datori di lavoro di milioni di operai. Dove fu sostituita da superalcolici di dubbia provenienza furono danni sociali a non finire. La birra definisce il carattere di un popolo e le sue peculiarità, per questo ci sono Paesi dove è più buona che in altri.