ADRIANA DRAGONI E TORNATA ALLA CASA DEL PADRE
Con il cuore pieno di tristezza devo salutare la cara amica e grande studiosa napoletana Adriana Dragoni che nostro Signore l’ha voluta di nuovo accanto a Lui. Grande napoletana Adriana legata alla sua città e alla sua gente in maniera viscerale, in età matura conobbe la storia della Napoli capitale e della Napoli Borbonica che la catturò in maniera morbosa diventando un’importante studiosa della sua città e del Regno specializzandosi nella storia dell’arte. Il suo capolavoro assoluto, che è diventato scomodo per la cultura istituzionale fino ad essere volutamente ignorato e boicottato da importanti storici dell’arte nazionali perchè avrebbe creato un problema politico, è il testo “4D nell’arte napoletana” pubblicato da Pironti Editore nel 2014 che dopo pochi giorni andò esaurito e purtroppo non più ristampato. Quante risate nelle lunghe telefonate dove Adriana ribadiva sempre con grande forza la centralità universale di Napoli nella cultura e nell’arte che spiegava con incontestabile chiarezza e rimase sorpresa quando le feci notare che il suo concetto sul 4D napoletano era figlio, secondo il mio modesto parere, del numero 10 pitagorico simbolo ed essenza della città di Napoli certificando la validità della tesi. Adriana ha collaborato con la nostra associazione pubblicando sul nostro blog 167 articoli onorando e dando lustro alla nostra attività divulgativa e non basterà mai ringraziarla per la sua generosità e affetto che non è mai venuto meno fin da quando ci siamo conosciuti. La seconda casa di Adriana era la Reggia di Capodimonte che conosceva a menadito mettendosi sempre a disposizione a chi le chiedeva di farle da guida e mi piace ricordarla riproponendo un video di una domenica quando ci accompagno per una giornata intera a visitare la suddetta Reggia
Claudio Saltarelli
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