Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

ANTONIO E FRANCESCO PAOLELLA I BRIGANTI MUSICANTI NELLA GIORNATA DELLA PASTORIZIA DI PICINISCO 2023

Posted by on Lug 20, 2023

ANTONIO E FRANCESCO PAOLELLA I BRIGANTI MUSICANTI NELLA GIORNATA DELLA PASTORIZIA DI PICINISCO 2023

Come ogni anno anche quest’anno nel primo fine settimana di luglio a Picinisco si sono vissute le giornate della Pastorizia che sono ricchezza, identità e tradizione del gioiello cominense in alta Terra di Lavoro e che anche quest’anno è iniziata con la passeggiata sulle alture di Prati di Mezzo tra boschi, ruscelli, pastorizia e musica identitaria con zampogna, ciaramella e organetto. Come sempre c’è stata un’ importante partecipazione che ha unito tutte le generazioni da i più piccoli ai più maturi e s’è partiti andando a far visita all’azienda casearia dei F.lli Vittorio e Pasquale Pacitti che come ogni anno, immersa nei suoi greggi, ci ha deliziato con un’accoglienza degna dei Re offrendoci “la colazione del pastore”. Quest’anno c’è stato un esperto, purtroppo non ricordo il nome, che ci ha spiegato che la tecnica casearia di Picinisco è diventata un unicum mondiale come ci ha fatto vedere la famiglia Pacitto e, come ho sempre affermato, quando si parla di cultura, tradizione, identità la parola ciociaria si scioglie come neve al sole. Da anni a Picinisco la suddetta “sconceria” non la sento più nominare che viene oramai lasciata a chi fa folklore e a chi vuole tenere nella subalternità l’antica civiltà papalina e regnicola tra Campagna e Terra di Lavoro e a Picinisco, che fessi non sono, lo hanno capito benissimo e quando si parla della loro eccellenza non sanno cosa sia la ciociaria. L’anno scorso nella passeggiata in alta montagna abbiamo avuto l’onore e il piacere di essere accompagnati da Angelo Fusco da Villa Latina, antica Agnone, e dai suoi ragazzi che ci hanno deliziato con loro musica suonata con zampogne, ciaramelle e organetto e quest’anno siamo stati accompagnati da altri due eccellenze dell’antica Agnone Antonio Paolella e suo nipote Francesco che con zampogna, ciaramella e organetto ci hanno onorati e regalato momenti di grandi emozione suonando musica identitaria nel pieno rispetto della tecnica agnonese. Eravamo nel territorio che per dieci anni è stato il Regno inviolato di Domenico Fuoco e della sua “massa” insorgente napolitana e Antonio e Francesco come loro hanno scalato la montagna imbracciando, non scoppette e pugnali, ma i loro strumenti suonando in cammino sfidando sole e sudore deliziando le nostre orecchie e quelle delle greggi che ci accompagnavano nella salita. Ogni tanto Antonio si fermava e mi chiedeva di vedere i video temendo di una cattiva prestazione ed io“nto statt zitt”, “nto nu ce scuccia” e “nto nu rompe” per poi capire lo spirito dell’evento e che la musica, benchè fondamentale, era uno dei tanti accessori di una giornata che andava vissuta e vista in un quadro più generale. In quella mattinata ho capito che la zampogna è come la lievitazione della pizza suscittibile alla variazione di clima che ne condiziona l’accordatura ed il suono infatti, a 2000 mt, Antonio ha dovuto accordarla più volte nonostante la sera prima l’avesse preparata al meglio. Di seguito il video integrale, senza tagli, della giornata

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