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ANTONIO SCIALOJA, IL PRIMO TERRONE DA CORTILE PADANO

Posted by on Mar 25, 2024

ANTONIO SCIALOJA, IL PRIMO TERRONE DA CORTILE PADANO

…scrisse:

” Il lotto tassa immorale, sebbene volontaria … così in Piemonte, come a Napoli esso è riprovevole, ma a Napoli merita di esser più riprovato percbè la cultura è minore e la gente più immaginosa. In Piemonte però il lotto indica desiderio di progredire, mentre a Napoli è prova di decadenza.”

Scialoja mancava da Napoli dal 1849 e quindi doveva ben sapere che il “lotto”era comparso per la prima volta nel 1682 e fino al 1735 era stato gestito da società private, ma appena un anno dopo l’arrivo di Carlo di Borbone, nel 1737 il “lotto” passò al demanio ed il Re dispose che ad ognuno dei novanta numeri messi nell’urna fossero associati i nomi di novanta “donzelle” povere del Regno, permettendo ad alcuni Conservatori e Ritiri, paragonabili agli attuali orfanotrofi, di indicare i nomi delle orfane ospitate presso gli stessi. Le cinque “donzelle” abbinate ai numeri estratti ricevevano 25 Ducati ciascuna, una somma allora più che sufficiente a formare la dote necessaria per maritarsi, poiché senza la dote c’erano davvero poche possibilità che esse riuscissero a sposarsi. Il lotto fu chiamato “gioco delle zitelle” o “delle donzelle”.

Poi, con decreto del 12 dicembre 1865, Scialoja Ministro delle Finanze del Regno D’Italia “felicemente unito, le somme destinate alle opere di beneficenza della città di Napoli, vennero cancellate dal bilancio dello Stato italiano, quindi dal 1 gennaio 1866 i “maritaggi” non furono più concessi (ma questo non lo scrisse!).

Michele Bisceglie

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