Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

ISA DANIELI IN “RACCONTAMI UNA PASSEGGIATA DEVOTA”

Posted by on Lug 15, 2024

ISA DANIELI IN “RACCONTAMI UNA PASSEGGIATA DEVOTA”

Isa Danieli, signora del teatro italiano, rende omaggio agli autori che hanno accompagnato il suo viaggio di donna e attrice, da Eduardo ai drammaturghi contemporanei, con una lettura intitolata «Raccontami. Una passeggiata devota», un percorso di donna e di attrice tra i generi più diversi delle forme teatrali esistenti. Dalla sceneggiata alla tragedia greca di Euripide e di Eschilo, fino ad interpretare autori contemporanei che hanno scritto per lei.

Saranno “Parole avute in dono o solamente in prestito, per farle rimbalzare nel cuore e nella testa di chi ascolta. Dove fiorisce il ricordo prezioso di facce, suoni, lacrime e risate di una stagione amata in cui potersi riconoscere per sempre. Riconoscenza e gratitudine ad una officina che mi fece donna e attrice, che mi fu casa e giardino di sapienza e affetto, talvolta di amarezza. Giorni, mesi, anni di viaggi a piedi fermi o tra valigie e specchi in cui riconoscersi e tradirsi”.

Isa Danieli sin da quando ha cominciato a calcare il palcoscenico, da adolescente, ha abituato il pubblico a infinite metamorfosi. Protagonista del teatro napoletano e italiano, ha intessuto la sua carriera fra magia e mistero, legandosi professionalmente a grandi autori. Luisa Amatucci, questo il vero nome di Isa Danieli, è figlia d’arte. Sua madre era Rosa Moretti, indimenticabile voce di Radio Napoli, mentre suo padre era l’attore Renato Di Napoli, discendente di una dinastia di professionisti della scena teatrale. Contro il volere materno tenta la strada della recitazione.

I primi passi sono sul palcoscenico proprio accanto alla madre e allo zio Gennaro nella sceneggiata napoletana. Poi, scrive una lettera ad Eduardo De Filippo, con allegata fotografia, nella quale esprime il desiderio di lavorare con lui. Ed invitata a recarsi in teatro per un provino, quella sera stessa Isa si ritrova a recitare in «Napoli Milionaria». Eduardo le chiede di rimanere nella compagnia, l’attrice accetta, legando la sua vita a quella del maestro che sarà il suo più grande mentore.

Nel 1956 Isa lascia la compagnia e decide di darsi all’avanspettacolo, spinta dal desiderio di imparare a cantare, a ballare e muoversi in scena. Incontrerà Roberto De Simone, che nel 1976 la vorrà per «La Gatta Cenerentola» ritagliandole un personaggio da antologia destinato a renderla definitivamente celebre. Seguiranno i successi al cinema e in televisione al fianco di Carlo Giuffrè, Franchi e Ingrassia, Marcello Mastroianni, Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Vittorio Gassman, Monica Vitti e Sophia Loren. Quindi, il ritorno con Eduardo per alcuni spettacoli e le collaborazioni con Lina Wertmüller, Mario Monicelli, Ettore Scola, Giuseppe Tornatore. E ancora il teatro con Giorgio Strehler, Benno Besson e Glauco Mauri. Infine, gli incontri con gli autori che, insieme a Eduardo, hanno segnato la vita artistica di Isa Danieli, Annibale Ruccello ed Enzo Moscato su tutti. Autori che, con De Filippo, saranno protagonisti di questo recital speciale.

domenica 21 luglio 2024 ore 20:30
Chiesa S.Anna alle Paludi
C.so Arnaldo Lucci 124/A
ingresso libero

per info: 0813425603 – infoeventi@domusars.it

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ANTONIO ADOLFO TORNA ALLA CASA DEL PADRE

Posted by on Lug 14, 2024

ANTONIO ADOLFO TORNA ALLA CASA DEL PADRE

Nostro Signore Creazionista è anche il grande Regista della Storia e anche Lui, come noi terrestri, ha bisogno di attori per girare il suo film che in ogni epoca sceglie con attenzione e senza sbagliare. Anche per la piccola grande storia di San Pietro Infine alla prese con un duro e pesante dopoguerra che l’ha vista immersa nelle macerie e nel dolore per le barbarie che ha dovuto subire durante la seconda guerra mondiale, ha scelto come attori il migliore materiale umano che potesse esserci come lo è stato Antonio Adolfo Zambardi padre del caro amico Maurizio. Nella dolorosa ricostruzione sono stati importanti, contadini, muratori, allevatori, artigiani ed anche chi ha dovuto pensare alla leggerezza, al passatempo fondamentali ed importanti quanto i suddetti mestieri ed Antonio Adolfo con l’apertura del Bar al centro del paese in piena ricostruzione, è stato una fonte di energia e vita per tutta la comunità. Ha visto passare davanti a se generazioni di persone con un mondo che cambiava velocemente, dalla candela agli smart phone passando per la TV, quindi custode di storie di vita vissuta utili per scrivere la scenografia di un film che messo nelle mani di un Sergio Leone di turno si potrebbe produrre un film da oscar. Antonio Adolfo rimarrà impresso nella storia di San Pietro Inf. ed anche se non andrà nei libri importanti scritti da gli uomini, già occupa un posto importante nel Grande Libro della Storia di Nostro Signore. Lo conoscevo poco ma ogni volta che entravo al Bar per salutare Maurizio mi accoglieva sempre con il sorriso e grande cordialità trasmettendo serenità e bellezza. L’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro si stringe a Maurizio e a tutta alla sua famiglia che sono degni e all’altezza di poter raccogliere l’eredità e testamento umano che gli è stato lasciato.

Claudio Saltarelli

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Giovanni da Montecorvino,un napoletano in Cina

Posted by on Lug 14, 2024

Giovanni da Montecorvino,un napoletano in Cina

Un napoletano in Cina contemporaneo a Marco Polo,

ma l’Italia non lo celebra. Eppure, a differenza del veneziano la cui presenza nel paese dei mandarini non è stata ancora provata (non bastano le invenzioni trovate nel suo libro edito nel 1299, un milione … di incertezze) rispetto a Giovanni da Montecorvino, che incominciò a viaggiare in Asia nel 1288, quando giunse in Armenia la prima volta; e un anno appresso, dopo richiamato a Roma vi ritornerà per ordine del papa. Nel 1291 il missionario francescano giunse in Persia restandoci tre anni, per poi condursi nel 1294 in Cina, nella capitale. Ivi fu eletto vescovo di Pekino nel 1294 e fino al 1307 sotto quella carica soprintese la chiesa cinese. Negli anni che seguirono la sua attività si estenderà a tutta quella provincia costruendovi molte chiese, per aumentare la sua comunità, e moltiplicare le conversioni alla confessione cattolica. Mointecorvino morirà in odore di santità a Pekino nell’anno 1328. A differenza del veneziano, i viaggi, l’esplorazione del territorio cinese, e le attività di questo napoletano sono documentati e documentabili da un gran numero di lettere, e persino da qualche bolla pontificia. Se per la famiglia Polo verte una fede inviolabile verso una storia intrisa di congetture e di voli pindarici, dove nulla può essere dimostrato, comunque cavalcando una memoria che si basa sul nulla cosmico, viceversa le opere di questo altro italiano continuano a riversare novità rilanciate da studi, e studiosi che lo hanno trattato nel tempo. Da alcuni documenti che lo riguardano, in rapporto a una conoscenza rivolta a ricordare il khan di Pekino sotto un appellativo particolare, anche le memorie del navigatore messinese Pietro Rombulo, che sopraggiunse anch’egli alla corte dei mandarini, nel 1416, nel 1423 e a cavallo tra il 1444-1448 la storia limitante sul contributo di essi in materia di esplorazioni, li ha riposti in soffitta perchè ingombranti

Alessadro Fumia

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La rivoluzione napoletana del 1820-1821 (II)

Posted by on Lug 14, 2024

La rivoluzione napoletana del 1820-1821 (II)

La sollevazione di Nola

Nella notte tra l’1 ed il 2 luglio 1820, per iniziativa di due ufficiali (Michele Morelli e Giuseppe Silvati) – in tutto centoventisette fra sergenti e soldati del reggimento Reale Borbone cavalleria – e un sacerdote (Luigi Minichini) con una ventina di affiliati alla carboneria (4), insorsero e si diressero verso Avellino per unirsi ad altri settari.

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