Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Fosdinovo il fascino del Castello e del suo territorio di Pietro Itri

Posted by on Lug 5, 2024

Fosdinovo il fascino del Castello e del suo territorio di Pietro Itri

Carissimo Presidente,

come tu sai ho la mia attuale dimora sotto il castello di Fosdinovo e con questi disegni a china, che ti invio, ho voluto rendere omaggio a questo territorio ed alla sua storia.

Pur essendo altre le mie radici legate alla Alta Terra del Lavoro, trovo che la Lunigiana, terra di castelli, ulivi e splendidi panorami sia degna di essere conosciuta e visitata.

Un caro abbraccio.

Pietro Itri

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“1799 L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI MEMORIE DI PAUL THIEBAULT” TRADOTTO DA RAIMONDO ROTONDI A SESSA AURUNCA

Posted by on Lug 4, 2024

“1799 L’INVASIONE FRANCESE DEL REGNO DI NAPOLI MEMORIE DI PAUL THIEBAULT” TRADOTTO DA RAIMONDO ROTONDI A SESSA AURUNCA

Sessa Aurunca fin dalla sua genesi e per svariati motivi, che abbiamo più volte spiegato, è sempre stata al centro del mondo dando natali a uomini illustri consegnati al tempio della storia che a dispetto di chi cerca di farla essere locale è sempre stata di dimensioni universali come per il fatti accaduti nel 1799 quando i francesi giacobini invasero il Regno di Napoli, stato sovrano. Nel 2018 al Ducato di Sessa presentammo il diario di Domenico Petromasi, fedelissimo del Cardinale Fabbrizio Ruffo, che narra l’epopea dei Sanfedisti che ricacciò l’invasore giacobino francese, primo caso della storia in cui un popolo resiste, combatte e sconfigge un esercito invasore, e sabato 6 luglio 2024 al Palazzo Ducale si ritorna per presentare le “Memorie di Paul Thiebault”, un generale francese e protagonista delle vicende belliche che per le sue gesta appare sull’arco di trionfo di Parigi, che il nostro e caro Raimondo Rotondi ha tradotto dal francese all’italiano con l’illustre frefazione del Prof. Massimo Viglione, studioso, ricercatore e storico tradizionalista di dimensione internazionale e massimo esperto della “Vandea Italiana”. Se con il suddetto Petromasi abbiamo pubblicato la voce di un resistente, con l’ultima fatica letteraria di Raimondo faremo conoscere la voce di un invasore che trovò anche a Sessa una forte resistenza insorgente, ben narrata nel libro, che mise a dura prova la corazzata giacobina d’oltrealpe ed esaltando la forza e la tenacia del popolo sessano.

Claudio Saltarelli

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NEL RICORDO DI MARCELLO COLASURDO

Posted by on Lug 4, 2024

NEL RICORDO DI MARCELLO COLASURDO

In memoria del grande Artista Marcello Colasurdo le associazioni Alta Terra di Lavoro, Accademia Napoletana, Sud Eloquentia ed il giornale Pressnews si sono impegnate a dare una testimonianza significativa ed inedita messa a disposizione del maestro Lello Traisci caro Amico e collaboratore musicale di Colasurdo pubblicando una delle tante telefonate che il maestri si scambiavano per amicizia e lavoro per la composizione di nuovi brani musicali.
Ma ora percorriamo brevemente la storia di Marcello Colasurdo:
Nato a Campobasso il 16-04-1955 cresciuto in un convento perchè figlio di ragazza madre, all’età di 10 anni si trasferisce a Pomigliano d’Arco (NA) dove nel cortile di Vico della Pigna viene accolto con la madre nella famiglia allargata di questo rudimentale luogo che fino all’età di 19 forma le basi culturali del grande personaggio.
Dalle donne e gli uomini di questo luogo Marcello apprende tutte le tradizioni e le storie della cultura popolare ed affascinato le rende sue, negli anni 70 si forma un gruppo chiamato E Zezi e lui subito ne diventa la voce emblematica.
Da questo momento Marcello ha una escaletion artistica e culturale impegnandosi in varie collaborazioni artistiche – culturali, bastano pochi nomi per far comprendere il grande valore di Colasurdo:
Federico Fellini (nel film L’Intervista), Salvatore Piscicelli (varie collaborazioni in più film- documentari), ha collaborato con Dario Fo, Peter Gabriel, Nuova Compagnia di Canto Popolare, Nacchere rosse, Enzo Avitabile ,Almamegretta, 99Posse, Lello Traisci, Enrico Capuano, Bisca, Enzo Decaro, Daniele Sepe.
La Sua discografia con il gruppo ‘E Zezi (1976) Tammurriata dell’Alfasud, da solista nel 1997 Edizione Compagnia Nuove Indie, Marcello Colasurdo E manco ‘o sole ce ‘a sponta.
Nel 2007 edizione Phonotype Record, Marcello Colasurdo Tammurriate e canti popolari devozionali.
Tra le tante cose comparse sul web molto bella e toccante l iniziativa di tre Associazioni che riunitesi hanno creato un bel ricordo del maestro Colasurdo grazie all’ archivio della Teca Castellana di Lello Traisci che custodisce un notevole quantitativo di registrazioni audio – video fatte con il mito della tradizione.
Prote trovare su YouTube al canale Ass.identitaria Alta Terra di Lavoro, Accademia Napoletana ed in fine Rocco Donatelli – Sud Eloquentia il video dedicato al Maestro Colasurdo con uno straordinario reperto audio della sua voce.

Lello Traisci

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Riflessioni di Domenico Crocetti 

Posted by on Lug 4, 2024

Riflessioni di Domenico Crocetti 

Gli episodi di abbandono di persone non autosufficienti, la mancanza di soccorso a lavoratori  stranieri mortalmente infortunati, lo sfruttamento del lavoro minorile, il trattamento disumano e degradante spesso riservato ai detenuti, il mancato riconoscimento dei diritti delle minoranze et similia, mi fanno venire in mente il “potente” romanzo “Voyage au bout de la nuit” (“Viaggio al termine della notte”) (1932) di Louis-Ferdinand Céline che Charles Bukovski considerava “il più grande scrittore del mondo”. Il celebre scrittore cattolico Georges Bernanos disse di lui: “Céline è stato creato da Dio per dare scandalo”. Scrive il  romanziere Riccardo Alberto Quattrini: “Come il titolo stesso suggerisce ‘Viaggio al termine della notte’ e’ un cupo, nichilistico romanzo in cui si mescolano misantropia e cinismo. Un capolavoro, che porta uno dei titoli più belli della storia della letteratura. Louis-Ferdinand Céline esprime un pessimismo pressoché inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni umane, sulla società e sulla vita in generale. ‘Céline ha lanciato una bomba contro l’edificio dell’umanità’, dissero di lui”. Ritengo, quindi, che sia un romanzo assolutamente da leggere, prima di abbandonare questa “valle di lacrime” o come meglio si preferisce chiamare sto mondo

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