Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Anna Carafa – Una Viceregina Napoletana di Onofrio Melvetti

Posted by on Giu 21, 2024

Anna Carafa – Una Viceregina Napoletana di Onofrio Melvetti

Il nunzio apostolico a Napoli appresa la notizia dell’imminente matrimonio così scriveva al cardinale Ippolito Aldobrandini, zio della sposa: “…Parendomi il parentado de sperarne ogni buon successo e satisfazione per la nobiltà e le buone qualità de parenti e particolarmente di quel duca che pare un angelo del paraviso…” (Arch. Stato Vat. SS. Napoli, 19, Jacopo Aldobrandini, nunzio apostolico a Napoli e vescovo di Troia, lettera del 19 aprile 1602). Dal matrimonio nasceranno tre figli: Giuseppe il primogenito, Onofrio, morto in tenera età e Anna. Ma negli ultimi mesi del 1610, Antonio muore in circostanze non chiarite, ma quasi certamente per avvelenamento. Il duca di Mondragone veniva definito dai suoi contemporanei e da alcuni storici che scrissero di lui come un personaggio la cui condotta non era certo irreprensibile, dedito al gioco e grande bestemmiatore. E fu proprio per un debito contratto al gioco ammontante a 24.000 ducati, che sua madre non voleva pagargli che iniziò a vessare i suoi sudditi per onorare il debito, cosa che fu mal digerita dai suoi sottoposti: “Si disse che avendo fatto al giuoco una perdita di

24.000 ducati, perché la madre che lo dominava stava renitente a pagarli, scornato di ciò, si risolse andare per lo stato buscandoli. Dove giunto, datosi a rivedere conti vecchi e a cercarne nuovi, pubblicatosi che lui era per ruinare tutti gli erari del padre, fra pochi giorni venuto a infermità morì, e si tenne per certo avvelenato dai vassalli”. (cfr.Bucca-Peripezie del mondo) …

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Odessa e le radici napoletane di Oscar Limpido

Posted by on Giu 20, 2024

Odessa e le radici napoletane di Oscar Limpido

Il nome della città deriverà dalla Grecia antica (in appresso i motivi) e, sempre alla Grecia antica si deve, quasi certamente, il nome del mare “Nero”; su cui si affaccia Odessa. Non che il mare fosse di tale colore: col sintagma “Pontus Axeinus” (mare inospitale o mare scuro) il riferimento, ma non è chiaro, è alla difficoltà di navigazione o al colore scuro.
Sorti i primi insediamenti, il nome fu cambiato in “Pontus Euxinus” (mare ospitale). Quando i turchi, nel XVI secolo, presero il controllo di quelle terre, rinominarono il mare “Karadeniz” che significa “mar Nero”. I turchi usavano indicare con i colori, i punti cardinali e il nero si riferiva al nord, il bianco al sud; pertanto mar Nero stava per mare del nord che si trova all’opposto del mare bianco ovvero mar Mediterraneo (in turco Ak Deniz).
La diffusione dell’espressione “mar Nero” in tutta Europa, si deve all’influenza francese (mer Noire) nel corso del XVII e del XVIII secolo, e si è imposto, nelle rispettive traduzioni, in quasi tutte le lingue moderne.

fonte

Odessa e le radici napoletane – VesuviowebVesuvioweb

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