Posted by altaterradilavoro on Giu 17, 2024
Leonardo Sciascia, autore neorealista dell’entroterra agrigentino, aveva una penna ironica e pungente. Era uomo di sinistra, quindi avrebbe dovuto simpatizzare per le rivoluzioni democratiche del 1848 e del 1860 che ebbero nella Sicilia fulcro fondamentale.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 17, 2024
Dovremmo smettere di definire certi storici “borbonici” e chiamarli semplicemente “preunitari” o “napolitani” nel nostro caso. Non si capisce per quale motivo il Colletta che non scrive certo un trattato di obiettività scientifica sia considerato uno storico e i napolitani che scrissero al tempo di Ferdinando II siano considerati dei lacchè di regime.
Gli esuli pagati profumatamente in quel di Torino dal conte di Cavour per scrivere le loro ricostruzioni storiche antiborboniche che cos’erano? I depositari della verità rivelata?
Buona lettura e soffermatevi sul profluvio veramente impressionante di innovazioni normative operate dal Re Ferdinando II.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 17, 2024
SULLA PROPOSTA DEL TRATTATO DI RECIPROCANZA E DI COMMERCIO TRA L’INGHILTERRA LA FRANCIA COL REGNO DELLE DUE SICILIE e sulla Disputa de’ zolfi OSSERVAZIONI DI MICHELE SOLIMENE-Napoli STABILIMENTO LETTERARIO-TIPOGRAFICO DELL’ATENEO Sedile Capuano N° 21 MDCCCXXXX
A
FERDINANDO SECONDO
MONARCA DELLE DUE SICILIE
DELLA
RELIGIONE MORALE GIUSTIZIA
CUSTODE VIGILANTISSIMO
DELLE
REGIE PREROGATIVE
SOSTEGNO SCUDO PROPUGNACOLO
NELLE ARTI DI GUERRA SOLERTE INFATICABILE
GRAN CAPITANO
AD ALTI DESTINI VENUTO IN TERRA
QUESTE SCRITTURE
ED UN
VOTO
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Posted by altaterradilavoro on Giu 17, 2024
Alphonse Karr odia i viaggi, sta volentieri a casa, preferisce una vita casalinga dove poter esercitare la cosa che ama di più: stare in pantofole, fare il casanier. Ma poi ci ripensa e tra il 1872 e il 1875 intraprende alcuni viaggi che lo porteranno anche in Italia: Genova, Milano, Brescia, Venezia, Bologna, Napoli e Ceprano, con la ferrovia inaugurata da pochi anni. Si, avete letto bene, Ceprano è stata una delle tappe del percorso italiano e, unica in Campagna, è presente nel libro Notes de voyage d’un casanier (Calmann Levy, Editore in Parigi, 1877), occupando tutto il capitolo XVII. Il nostro dunque, nonostante il suo carattere ‘pantofolaio’, parte e poi racconta quel che vede e pensa; e noi vogliamo cogliere il motivo della partenza tra le righe della dedica a stampa nelle pagine iniziali, da lui firmata:
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Posted by altaterradilavoro on Giu 16, 2024
Maurizio Zambardi è Il vincitore del Premio Terra Laboris sezione tecnico-scientifico 2024 giunto alla nona edizione, di seguito le motivazioni che hanno ispirato la scelta
“La Scienza non è una fede o una religione, certamente lo sguardo della fede, ma è un metodo dove si incontrano varie tesi con altrettante antitesi per arrivare ad una sintesi e grazie alla Scienza Nuova di Giambattista Vico anche la Storia è considerata una materia scientifica. Chi studia la storia sa perfettamente che il dogma “la verità è scritta nei documenti d’archivio” appartiene ai ricercatori che anche se appassionati, spesso sono ingenui, sprovveduti e nella maggior parte dei casi mediocri. Le fonti d’archivio sono fondamentali ma vanno maneggiate con cura e incrociati con altri presenti in altri archivi, perché come affermava Cavour “vi facciamo trovare i documenti che vogliamo noi” e devono integrarsi con vari fonti bibliografiche dell’epoca, con tradizioni popolari e con alcuni fonti della letteratura. Per fare questo devi fare un lavoro complesso e lungo e se non sei un salariato delle università o di folli mecenati devi essere armato di grande passione e amore per la ricerca, per la storia e per la tua terra ed un esempio vivo, fulgido, sintesi delle suddette valutazioni ed espressione della Filosofia Vichiana è Maurizio Zambardi di San Pietro Infine in alta Terra di Lavoro a cui l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro conferisce il “Premio Terra Laboris 2024” sezione scientifica IX Edizione.
Maurizio Zambardi fin dalla giovane età coltiva la passione della ricerca storica, archeologica, artistica e letteraria cimentandosi in varie epoche storiche, dall’antichità fino ai giorni nostri, applicando con serietà e competenza il metodo scientifico e valorizzando al meglio la biblioteca naturale e il considerevole numero di archivi presenti in Terra di Lavoro che offre il territorio e che gli ha permesso di produrre un’enorme bibliografia certificando che la storia dell’alta Terra di Lavoro non è subalterna, locale o provinciale ma universale”
Claudio Saltarelli
Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro
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