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Castel del Monte, l’imponente castrum ottagonale di Federico II: la storia, le opere, il significato

Posted by on Mag 31, 2022

Castel del Monte, l’imponente castrum ottagonale di Federico II: la storia, le opere, il significato

Castel del Monte è il monumento-simbolo di Federico II e ha sempre affascinato studiosi e pubblico: quale la sua destinazione, la sua storia, il suo significato? Lo scopriamo in questo approfondimento.

Il 29 gennaio del 1240, l’imperatore e re di Sicilia, Federico II di Svevia (Jesi, 1194 – Fiorentino di Puglia, 1250), scriveva da Gubbio una lettera a Riccardo da Montefuscolo, Giustiziere della Capitanata (ovvero il funzionario che rappresentava il sovrano nella Capitanata, una delle suddivisioni amministrative del regno di Sicilia, all’incirca corrispondente all’odierna provincia di Foggia), nella quale ordinava di fare l’actractus “pro castro quod apud Sanctam Mariam de Monte fieri volumus”, ovvero “per il castello che abbiamo voluto costruire nei pressi di Santa Maria del Monte”. Non si è ancora compreso bene a che cosa si riferisse il termine actractus (forse un pavimento, oppure una copertura, o ancora si tratta semplicemente di un termine che si riferisce al materiale da costruzione: in sostanza, non sappiamo se i lavori fossero in fase d’avvio o in via di conclusione), ma sta di fatto che questa missiva del 1240 è il primo documento noto che riguarda il più interessante castello federiciano oltre che uno dei monumenti più noti della Puglia e di tutta l’Italia meridionale: Castel del Monte. L’imponente edificio viene poi citato in un documento redatto tra il 1241 e il 1246, e noto come Statutum de reparatione castrorum, in cui si elencano i castelli che dovevano essere riparati dalle comunità di riferimento: Castel del Monte, presentato come un edificio già completato, è di nuovo citato come castrum, termine con cui nei documenti dell’epoca venivano designate le fortezze militari con funzioni prettamente difensive.

Eppure, gli studiosi per decennî si sono interrogati (e continuano a interrogarsi) sulla funzione di questo particolarissimo castello ottagonale. Alcuni hanno contestato un’eventuale funzione difensiva di Castel del Monte: chi sostiene questa tesi fa leva sul fatto che attorno all’edificio manchi una cinta muraria, non sia presente il fossato né il ponte levatoio, non ci sarebbero postazioni adatte alla difesa (per esempio per gli arcieri), e così via. Uno dei principali medievisti italiani nonché tra i più esperti studiosi di Federico II, Raffaele Licinio, ha tuttavia contestato questa teoria, rimarcando come nel Medioevo ci fossero castelli privi di ponti levatoî e cinte murarie ma che comunque non perdevano le loro funzioni difensive e militari (Licinio addirittura sottolineava che, in questo senso, Castel del Monte “paga un prezzo elevato all’immagine del castello medievale in qualche modo figlia di Walter Scott e dei romanzi storici ottocenteschi, la cui ambientazione è stata ripresa, divulgata dal cinema e alla fine imposta come ricostruzione storica verosimile, se non autentica”). Il castello aveva comunque delle strutture di difesa: alcuni documenti antichi (uno del 1289 e un altro del 1349) citano, per esempio, la presenza di un muro di cinta esterno all’ottagono, che andò distrutto in epoche successive. Certo, è altrettanto vero che non è stata ancora rintracciata una documentazione che possa fornire informazioni certe su quale fosse la destinazione d’uso del castello, e per tal ragione sono state proposte le ipotesi più svariate: chi lo ha ritenuto una residenza di piacere o un casino di caccia, chi una sala per le udienze imperiali, altri ancora un labirinto o una costruzione puramente estetica e priva di reale scopo, chi si è addirittura spinto a ritenerlo un tempio per riti esoterici, un centro per le osservazioni astronomiche oppure una sorta di grande hammam medievale, luogo per cure termali.

Di recente, lo storico Massimiliano Ambruoso, con un paio di suoi studî, ha smontato tutte le ipotesi più fantasiose, da quelle esoteriche fino a quella che vorrebbe Castel del Monte un centro termale: per brevità, si può dire che si tratta sempre di ipotesi non sostenute da alcun documento, frutto di elaborazioni fantasiose spesso campate per aria, impossibili da dimostrare, talvolta del tutto incuranti del contesto storico di riferimento, e prive di ulteriori riscontri (per esempio, non è mai esistito all’epoca un castello che fungesse anche da centro termale, e la presenza di condutture e tubature per l’acqua, che del resto figurano in tutti i castelli medievali, non è ragione sufficiente per fare di Castel del Monte una spa del tredicesimo secolo). Cassate, ovviamente, anche tutte le teorie che mettono in relazione Castel del Monte a improbabili ricerche di santi Graal, non foss’altro per il fatto che non è attestata la presenza dei templari in Capitanata e per il fatto che tra i cavalieri e Federico II non corresse buon sangue. Quale dunque la teoria più probabile circa l’utilizzo e l’utilità di Castel del Monte? Forse è scontato sottolinearlo, ma nei documenti medievali l’edificio viene sempre citato come castrum, castello, il che dovrebbe fugare ogni dubbio circa destinazioni alternative come centro termale, tempio, osservatorio astronomico o quant’altro (nel caso, i documenti non avrebbero adoperato il termine castrum): è del tutto probabile, come ha suggerito Ambruoso, che Castel del Monte avesse la funzione di rafforzare il sistema dei castelli federiciani, che nei pressi di Santa Maria del Monte era piuttosto carente.

Federico II è infatti noto anche per aver promosso un profondo e impegnativo programma di consolidamento della rete castellare delle sue terre nel meridione d’Italia, o con fortificazioni fatte costruire ex novo, oppure con l’ammodernamento di precedenti fortezze normanne: lo scopo principale era quello di dar vita a un forte controllo sul territorio. La novità, tuttavia, consisteva nel fatto che i castelli di Federico il più delle volte univano alla funzionalità anche una riflessione sul loro aspetto: dovevano essere fortemente comunicativi. E dal momento che i castelli federiciani non avevano solo funzioni difensive, ma il più delle volte erano anche residenze o sedi di rappresentanza, la funzione di Castel del Monte potrebbe essere stata duplice. Inoltre, che Castel del Monte fosse un luogo ben difeso, possiamo supporlo anche dal fatto che, poco tempo dopo la scomparsa di Federico II, fu utilizzato anche come carcere: sappiamo peraltro dai documenti che il figlio di Federico II, Manfredi di Hohenstaufen (Venosa, 1232 – Benevento, 1266) vi fece rinchiudere un suo feudatario, Marino da Eboli (assieme al di lui figlio Riccardo), con l’accusa di ribellione. E pare che dopo la battaglia di Tagliacozzo, che segnò la definitiva caduta degli svevi in Italia, vi fossero stati imprigionati anche i figli di Manfredi. Ed è dunque ovvio che un castello non avrebbe potuto fungere da prigione se non fosse stato ritenuto sufficientemente sicuro. Senza calcolare il fatto che venne usato come fortezza militare anche in epoche successive. Si consideri poi che Castel del Monte oggi ci appare isolato, ma all’epoca si trovava nei pressi della strada che univa Andria e il Garagnone, un’antica rocca, oggi in rovina, nei pressi di Gravina in Puglia: all’epoca era una trafficata strada utilizzata per i commerci e le comunicazioni (e le stesse Andria e Gravina erano due dei principali centri del dominio federiciano nel sud Italia: Gravina era capoluogo del Giustizierato di Terra di Bari, e Andria una delle principali località della Capitanata), pertanto la posizione su cui Castel del Monte sorge (la cima di un colle alto più di cinquecento metri) era all’epoca decisamente strategica.

Federico Giannini, Ilaria Baratta , scritto il 10/07/2019, 

fonte

https://www.finestresullarte.info/opere-e-artisti/castel-del-monte-andria-castrum-federico-ii

1 Comment

  1. Non c’entra nulla quella linea ideale-astrale dall’Irlanda a Gerusalemme che ispiro’ artisti per opere tra il sacro e il profano con Arcangeli battaglieri tipo quello che si libra sul Gargano o all’interno di chiese negli Abruzzi… Un tempo il firmamento era fonte d’ispirazione molto piu’ di oggi… Castel del Monte e’ a meta’ strada…. caterina ossi

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