Il Regno di Napoli non fu l’unico ad essere tradito dai giacobini e consegnato da essi allo stupro delle truppe francesi
Dal 1796 al 1799 e negli anni successivi le popolazioni delle regioni italiane insorsero contro gli invasori francesi. Gli eventi più rilevanti e famosi del vasto movimento di Insorgenze antifrancesi, che caratterizzò l’Italia dal 1796 al 1814, furono la riconquista del regno di Napoli ad opera dell’Armata della Santa Fede guidata dal cardinale Fabrizio Ruffo, le Pasque veronesi, l’epopea dei Viva Maria! in Toscana e in Liguria e quella di Andreas Hofer nel Tirolo e nel Trentino.
Una stima assolutamente prudenziale fa ascendere ad almeno 280.000 gli insorgenti e a 70.000 i loro caduti.
Michele Arcangelo Pezza Colonello dell’Esercito Napoletano e Duca di Cassano alias Fra’ Diavolo l’11 novembre 1806 fu condannato a morte e giustiziato a P.zza Mercato dall’esercito invasore giacobino Francese e nonostante la giovane età e con moglie e figli a carico, preferì lasciarsi morire e non tradire il suo Dio, il suo Popolo e il suo Re. Nonostante la vulgata dominante giacobina cerca di infangare da 227 anni il nome del Mito napolitano le sue gesta, il suo coraggio e la sua fedeltà non è solo e vivo ancora ma si rafforza giorno per giorno.
Anche a Tramonti ricordano con forza l’eroe Itrano e grazie alla ” Paranza do Tramuntan” che ha scritto e musicato una cantata a lui dedicata capiamo che in tanti angoli del Regno il Mito di Fra’ Diavolo non solo è ricordato ma addirittura il suo ricordo si rinnova giorno per giorno.
Di seguito la cantata a Fra’
Diavolo che gentilmente la ”
Paranza do Tramuntan” ha eseguito in esclusiva per l’Ass. Id. Alta
Terra di Lavoro in quel di Torre Annunziata.
di seguito monologo in lingua laborina di Raimondo Rotondi con protagonista Fra’ Diavolo recitato il quel di Itri.
Concludiamo oggi la settimana dedicata all’inaugurazione del Busto dedicato a Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo con l’intervento di Fernando Riccardi che ha parlato a braccio e per questo motivo possiamo disporre soltanto del video che invitiamo a vedere di seguito perchè come al solito lo storico Laborino ci regala sempre interventi di spessore.
Nella quasi millenaria chiesa di San Michele Arcangelo si è svolto un interessante convegno storico sulla figura di Michele Pezza, alias “Fra’ Diavolo”. Il primo relatore è stato il napoletano Erminio de Biase, emerito germanista al servizio della rivalutazione storica di quello che fu il Regno delle Due Sicilie, Premio Speciale della giuria nella terza edizione del Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” e premio I.N.A.R.S. …………… 2007.
MI PRESENTO , MI CHIAMO PER L’APPUNTO MICHELE PEZZA E SONO DISCENDENTE DI FRADIAVOLO. SALUTO IL SINDACO E RINGRAZIO VOI TUTTI CHE SIETE VENUTI QUI OGGI PER UN EVENTO MOLTO IMPORTANTE, DIREI STORICO: LO SVELAMENTO E LA POSA IN OPERA DEL BUSTO DEDICATO ALL’EROE FRADIAVOLO, SCULTURA REALIZZATA DA RAFFAELE MUROLO, COMMISSIONATA E VOLUTA FERMAMENTE DAL COMITATO SANT’ANGELO GRAZIE ALL’INTERESSAMENTO DI SALVATORE IACUEO E FINANZIATA DALLA BANCA DEL CREDITO COOPERATIVO – CASSA RURALE ED ARTIGINANA DELL’AGRO PONTINO.