Oggi ci ritroviamo nella chiesa della Madonna di loreto al Castello per illustrare la traduzione fatta da Raimondo delle memorie di Paul Thiébault, un generale francese che attraversò le nostre contrade negli ultimi anni del settecento. La storia, come narrazione di fatti e avvenimenti del passato ha un significato preciso: è l’esposizione di una ricerca su singoli episodi e personaggi, quindi di una indagine critica finalizzata a rintracciare la loro verità e le interconnessioni che la rendono unitaria.
Presentiamo una indagine storica sul vicerè Francesco Maria Venanzio d’Aquino, principe di Carramanico, uno dei protagonisti della Sicilia del Settecento.
Sabato 26 ottobre, alle ore 17 e 39 presso La Biblioteca Comunale Centro Polivalente Pietro Ingrao per iniziativa dell’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro si terrà un importante incontro letterario dove verrà presentato le “Memorie di Paul Thiebault” tradotto dal francese all’italiano da Raimondo Rotondi e con la prefazione del Prof. Massimo Viglione noto storico e studioso tradizionalista.
Si tratta di un libro, destinato a far discutere, dal titolo: “L’invasione francese del Regno di Napoli (1798-1799)” che contiene le Memorie di Paul Thiebault, un generale francese che fu protagonista di quelle vicende belliche e che per le sue gesta appare sull’Arco di trionfo a Parigi,
Nelle “Memorie” emerge il punto di vista di un “invasore” che mette in luce verità fino ad oggi negate sul ruolo dei Lazzari napoletani e sulle loro capacità di resistenza nei confronti dell’allora esercito più potente del mondo.
Fatti ed eventi vengono raccontati dal Thiebault, con lucidità e senza nulla cercare di nascondere o di banalizzazione, offrendo così un contributo nuovo e illuminante su quello che fu una breve ma sanguinosa pagina di Storia che ancora oggi viene spesso mistificata ma che, nella “cronaca” di un nemico, assume la sua reale dimensione di lotta di resistenza di un intero popolo e degli sviluppi che, dopo la riconquista, essa comportò.
Un incontro dunque da non perdere, per chi vuole addentrarsi nei meandri della Storia vera, quella che non viene ancora detta ma che vale la pena di affrontare, senza pregiudizio di parte per aprire un nuovo dibattito, sugli orrori del guerra e su certe dinamiche geopolitiche che a distanza di tanti anni, ancora oggi influenzano i popoli europei.
Saranno presenti per i saluti istituzionali il sindaco di Lenola Fernando Magnafico, Lorenza Cairo delegata alla biblioteca di Lenola Raimondo Rotondi, il traduttore, lo studioso arpinate Loreto Giovannone e Claudio Saltarelli. con il contributo aristico di Cinzia Zomparelli
Nel darvi il benvenuto in questa nuova rubrica di ‘Primapaginaitaliana’, ritengo sia opportuno chiarire quale sarà il suo ‘habitus’, il suo luogo di residenza intellettuale. Una rubrica impegnativa ed una grande responsabilità di cui ringrazio il direttore. Impegnativo fin dal titolo che, temo, mi si appiccicherà addosso come un francobollo da collezione.
Domenica 20 ottobre, alle ore 16 presso La Chiesa Madonna di Loreto al Castello per iniziativa dell’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro si terrà un importante incontro letterario dove verrà presentato le “Memorie di Paul Thiebault” tradotto dal francese all’italiano da Raimondo Rotondi e con la prefazione del Prof. Massimo Viglione noto storico e studioso tradizionalista.
Si tratta di un libro, destinato a far discutere, dal titolo: “L’invasione francese del Regno di Napoli (1798-1799)” che contiene le Memorie di Paul Thiebault, un generale francese che fu protagonista di quelle vicende belliche e che per le sue gesta appare sull’Arco di trionfo a Parigi,
Nelle “Memorie” emerge il punto di vista di un “invasore” che mette in luce verità fino ad oggi negate sul ruolo dei Lazzari napoletani e sulle loro capacità di resistenza nei confronti dell’allora esercito più potente del mondo.
Fatti ed eventi vengono raccontati dal Thiebault, con lucidità e senza nulla cercare di nascondere o di banalizzazione, offrendo così un contributo nuovo e illuminante su quello che fu una breve ma sanguinosa pagina di Storia che ancora oggi viene spesso mistificata ma che, nella “cronaca” di un nemico, assume la sua reale dimensione di lotta di resistenza di un intero popolo e degli sviluppi che, dopo la riconquista, essa comportò.
Un incontro dunque da non perdere, per chi vuole addentrarsi nei meandri della Storia vera, quella che non viene ancora detta ma che vale la pena di affrontare, senza pregiudizio di parte per aprire un nuovo dibattito, sugli orrori del guerra e su certe dinamiche geopolitiche che a distanza di tanti anni, ancora oggi influenzano i popoli europei.
Saranno presenti Raimondo Rotondi, il traduttore, lo studioso arpinate Domenico Rea e Claudio Saltarelli. con il contributo aristico di Cinzia Zomparelli
«Era costume dei Francesi avanti [prima] di cominciar la battaglia prendere molta acquavite, mista con la polvere d’archibugio, cosicché già ubriachi andavano in qualunque periglio [pericolo], ed anche in braccio alla morte stessa senza saperlo», inI. MENIN, Breve storico …, c. 271.