Alta Terra di Lavoro

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Nemesio Maria Rossi – parroco della rivoluzione del 1799

Posted by on Mag 27, 2024

Nemesio Maria Rossi – parroco della rivoluzione del 1799

Uno dei primi documenti sulla chiesa di San Mauro Abate che oggi è in possesso dell’attuale famiglia Rossi originaria di Casoria è il testamento del primo parroco che si conosce di suddetta chiesa, il  Reverendo Don Nicola Russo o Ruffo che costituì  una cappellania intitolata a San Rocco con il suo testamento che risale al 1517[1].

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La controrivoluzione Casoriana del 1799: duecento anni di oblio

Posted by on Mag 24, 2024

La controrivoluzione Casoriana del 1799: duecento anni di oblio

La controrivoluzione del 1799

La contorivoluzione Casoriana : duecento anni di oblio

Alla riscoperta delle nostre origini
La città di Napoli commemora quest’anno il bicentenario della sua breve e gloriosa Repubblica Napoletana, la più importante e innovativa delle varie Repubbliche italiane che sorsero sulla scia rivoluzionaria della Francia e di quegli ideali di libertà e democrazia che fecero di quel periodo una esperienza storica senza eguali, anche se purtroppo, come accadde a Napoli, la Repubblica finì nel martirio dei suoi sostenitori.

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1799 l’eccidio di Casamari, Martiri non guerrieri

Posted by on Mag 12, 2024

1799 l’eccidio di Casamari, Martiri non guerrieri

Il martirio subito dai sei beati di Casamari è «lontano nel tempo, ma questo non lo rende meno attuale». Erano uomini «fragili e timorosi: vulnerabili, come lo siamo un po’ tutti noi e come ci mostra soprattutto questa fase di pandemia» che ancora «tanto ci preoccupa». Lo ha sottolineato il cardinale Marcello Semeraro, che sabato mattina, 17 aprile, nell’abbazia cistercense di Casamari, ha presieduto, in rappresentanza del Papa, il rito di beatificazione di sei martiri dell’ordine: Simeone Maria Cardon, Albertino Maria Maisonade, Domenico Maria Zawrel, Modesto Maria Burgen, Maturino Maria Pitri, Zosimo Maria Brambat.

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ISOLA LIRI 12 MAGGIO 2024 ECCIDIO DEL 1799 LA COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI

Posted by on Mag 11, 2024

ISOLA LIRI 12 MAGGIO 2024 ECCIDIO DEL 1799 LA  COMMEMORAZIONE DEI MARTIRI

Anche quest’anno si ricorderanno i martiri dell’eccidio di Isola Liri del 12 maggio 1799 per volontà dell’esercito invasore giacobino francese, che sarà anche “la giornata della memoria”, come accade dal 2016, delle genti napolitane e siciliane, dopo che nel 2023 s’è vissuta una giornata storica con una strada di Isola che ricorda l’eccidio con i ragazzi del liceo scientifico G. Siani di Aversa che hanno elencato uno per uno tutti i nomi dei martiri. Di seguito video in seguenza

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“GIORNATA MEMORIA REGNO” 12 MAGGIO 2024 AD ISOLA DEL LIRI

Posted by on Mag 11, 2024

“GIORNATA MEMORIA REGNO” 12 MAGGIO 2024 AD ISOLA DEL LIRI

Domenica 12 maggio 2024 alle ore 11 presso la Chiesa di San Lorenzo verranno commemorati i martiri dell’eccidio del giorno di Pentecoste, 12 maggio 1799, con una Messa officiata da Don Alfredo Di Stefano. Come ogni anno accade dal 2015, l’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro deporrà un cuscino di fiori per ricordare quel drammatico giorno e per onorare la “la giornata della memoria” del Regno di Sicilia, del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie, di seguito il regolamento

GIORNATA DELLA MEMORIA

II giorno 12 maggio di ogni anno verrà commemorata la “GIORNATA DELLA MEMORIA DEL REGNO DELLE DUE SICILIE”, “LA GIORNATA DELLA MEMORIA DEL REGNO DI NAPOLI” e “LA GIORNATA DELLA MEMORIA DEL REGNO DI SICILIA” per ricordare tutte le persone morte, compresi gli emigranti che sono andati via dopo il 1860, per difendere la propria nazione, la propria terra, la propria identità, la propria tradizione, la propria religione cattolica apostolica romana, i propri re. Il giorno 12 maggio ricorda il 12 maggio 1799, ricorrenza di Pentecoste, in cui furono ammazzati 537 persone nella chiesa di San Lorenzo, ad Isola del Liri, dall’esercito giacobino-francese.

La giornata sarà regolamentata dai seguenti punti:

1) sede ordinaria della giornata sarà la chiesa di San Lorenzo, in Isola del Liri. In alternativa l’abbazia di Casamari, dove sono stati uccisi dai giacobini sei monaci cistercensi di santa vita e dove sarà celebrata la Messa secondo i riti di Santa Romana Chiesa. Sarà possibile, altresì, far celebrare una messa, sempre secondo i riti di Santa Romana Chiesa, in qualsiasi posto del mondo, allo stesso giorno, ossia il 12 maggio. Verrà data indicazione dell’orario per cercare di iniziare il rito alla stessa ora tenendo conto del fuso orario. Si invita, inoltre, a tenere accesa una candela per tutto il giorno fuori casa;

2) Nella stessa giornata non sarà possibile effettuare convegni, ricevimenti, presentazioni di libri ed eventi affini ma sarà soltanto possibile celebrare funzioni religiose secondo i riti di Santa Romana Chiesa. Si tratta, infatti, di una giornata di raccoglimento, di riflessione e di preghiera;

3) non potrà essere evidenziato nessun numerale nella comunicazione e nella divulgazione della giornata (ad es. 1^ o 2^ ecc) poiché non è un evento ma una giornata commemorativa. Sarà possibile indicare soltanto l’anno;

4) Non sarà possibile far patrocinare la “Giornata della Memoria” da nessun ente giuridico e privato, sociale, associativo, consociativo, da aziende private e affini. L’unica entità che può patrocinare la giornata sarà, se lo riterrà opportuno, è la Real Casa Borbonica;

5) la comunicazione e la divulgazione non potrà accogliere stemmi, simboli, loghi ed affini che possano ricondurre ad associazione o enti di cui al punto 4. L’unico simbolo accettato potrà essere quello ufficiale della Real Casa Borbonica e lo stemma della provincia legalmente riconosciuta da parte del Regno, con sovrano Francesco II di Borbone, a tutto il 30 aprile 1860;

6) Non potranno essere accettati contributi dai soggetti citati nei punti 4 e 5 ma potranno essere accettate offerte da persone fisiche per lo svolgimento del rito religioso, nel pieno anonimato, secondo la tradizione cattolica e del messaggio evangelico di nostro Signore Gesù Cristo;

7) L’Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro” si farà carico di conservare e di proteggere, fino alla sua esistenza in vita, la seguente giornata affinché tutto si svolga nello spirito identitario e religioso della giornata commemorativa.

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