Qualche giorno faErminio De Biase ci fa dono di un qualcosa veramente prezioso, non so se inedito ma certamente non usuale che ci permette di divulgare e per questo siamo onorati. Parliamo delle firme autografe di Fra Diavolo, Mammone e Cesari che faremo seguire da foto scattate in primavera quando c’è stata una piccola mostra dedicata al Duca Michele Arcangelo Pezza alias Fra Diavolo.
Sintesi della 590° conferenza di formazione militante a cura della Comunità Antagonista Padana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in Milano (la 589° è stata la seconda puntata audio de “L’Alabarda”), non tenuta in seguito alla chiusura dell’Ateneo causa epidemia di coronavirus. Relatore: Silvio Andreucci (testo raccolto a cura di Piergiorgio Seveso)
Il “decennio francese”, il periodo storico iniziato, nel 1806, con l’invasione napoleonica del regno di Napoli e concluso, nel 1815, con la cattura e la fucilazione di Gioacchino Murat, rappresenta, anche per la Calabria, un’epoca particolarmente densa di avvenimenti.
Di seguito due documenti che riguardano Fra Diavolo e Saliceti, non so se li abbiamo pubblicati e non ricordiamo la fonte che indicheremo subito qualora ci venisse segnalato
[…] Costituiti avanti di Noi Onofrio la Torraca, Vito Agosto, Pietro Capo, Emidio Cataldo, e Vitantonio di Amato, naturali di questa Città di Evoli, abitanti li sudetti la Torraca, Agosto, e Capo, nel luogo detto lo Pendino in prospettiva della Casa Palaziata del fu don Vincenzo Ferrara, e confidenti essi nemmeno, che li sudetti Cataldo, ed Amato di detta Casa, per tale occasione, e cause li medesimi non per forza, o inganno, ma spontaneamente avanti di Noi, mediante il loro giuramento tactis, attestano, e fanno fede sapere benissimo, e costarli di certa scienza, come la famiglia del sudetto fu don Vincenzo Ferrara naturale di Evoli viene rappresentata, e […] dalla di lui Moglie, vedova signora donna Margherita Mirto, e di lui sorella donna Maddalena Ferrara vedova del fu dottor don Pasquale Gatta della Città di Sala, e dalli di lui figli procreati con detta signora di Mirto per nome don Bernardino, e donna Maria Susanna Ferrara, ambedue di età pupillare.