Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Quel Generale di cartapesta che brucia tra le fiamme di Carnevale

Posted by on Apr 21, 2021

Quel Generale di cartapesta che brucia tra le fiamme di Carnevale

Il Carnevale di Frosinone è conosciuto specialmente per due elementi: il primo è la “ràdeca”, una verde foglia di agave con la cui punta si tocca la testa dei forestieri venuti in città a festeggiare. Si tratta di uno strano rito che si fa risalire assai indietro nel tempo, alle cerimonie che, prima in Grecia e poi a Roma, si celebravano in onore del dio Priapo, simbolo di fecondità. In tali feste il fallo diventava oggetto di culto ed era utilizzato come monile da portare al collo o al braccio e finiva per diventare un potente amuleto contro invidia e malocchio.

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Napoli e la sua nemesi

Posted by on Apr 15, 2021

Napoli e la sua nemesi

Quando si è saputo della vittoria di De Magistris a Napoli, le persone intorno a me erano abbastanza dispiaciute, arrabbiate, costernate anche, come ovvio che sia. Anche per me naturalmente questi sono stati i primi sentimenti (ancor più aggravati dall’incredibile vittoria di Pisapia a Milano), ma poi, dopo breve riflessione più intuitiva che razionale, ho sentenziato:

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Interpretazione del Canto dei Sanfedisti

Posted by on Apr 11, 2021

Interpretazione del Canto dei Sanfedisti

Ritornello incita alla rivolta al suono della Carmagnola (Sona sona, sona Carmagnola) e poi rafforza il suo invito dicendo “suona l”adunata, o il consiglio, viva il Re e la sua famiglia!”. Nella prima strofa si richiama il popolo alla guerra, ogni strumento è in funzione della rima per un popolano o per il nemico da abbattere: la grancassa per il popolino, il tamburello per i nullatenenti, la campana per il popolo (artigiani ecc.) e violino per spiegare il motivo della lotta, cioè cacciare i giacobini.

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“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO NEL 1799” A SANTA MARIA C.V.

Posted by on Apr 9, 2021

“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO NEL 1799” A SANTA MARIA C.V.

L’ Archeoclub Italia di Santa Maria C.V”. domenica 31 marzo alle ore 10;30 presso il Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi di Santa Maria C.V. ha organizzato in collaborazione con l’ “Ass. Id. Alta Terra di Lavoro” e con il patrocinio del Comune di Santa Maria C.V. il convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO NEL 1799” A SANTA MARIA C.V.

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1799 a Tropea con i Sanfedisti del Card. Ruffo

Posted by on Apr 6, 2021

1799 a Tropea con i Sanfedisti del Card. Ruffo

Abbiamo girato tanto la Calabria per far conoscere da un’angolazione diversa l’epopea della riconquista del Regno di Napoli dal parte dell’esercito Reale e Cristiana guidato dal Card. Rosso Fabbrizio Ruffo. Nonostante il 98 per cento del popolo calabrese s’è riempito di gloria per aver scritto una pagina di storia unica e irripetibile l’italia, come la regione calabria, considera l’impresa dei Sanfedisti un’onta che bisogna a tutti i costi cancellare mentre bisogna glorificare, onorare e ringraziare l’esercito invasore francese e giacobino. Non c’è da meravigliarsi perchè nel bel paese va di moda onorare chi porta morte e distruzione da cui non si sottraggono gli eventi del triennio 1796-99, una impostazione storico culturale riscontrata anche in quel di Tropea dove s’è tenuto un convegno sul 1799 grazie all’impegno di Luisa Matera che lo ha organizzato dopo quello di Vibo Valentia.

Abbiamo comunque apprezzato l’equilibrio di Manuel Zinnà che pur non essendo un simpatizzante dei sanfedisti ha apprezzato il testo di D. Petromasi che è stato presentato tessendo lodi a Fernando Riccardi che ha curato il saggio intriduttivo, da contraltare a questo equilibrio abbiamo ascoltato la solita tesi negativa e funesta che la vulgata dominante da sempre accompagna il Card. Ruffo e i Sanfedisti ma questa volta c’è una novità perchè il trasformismo che da 200 anni inquina la nostra piccola, misera e patetica classe dirigente ha coniato un’altra definizione quale “marxismo liberale” che onestamente mi lascia senza parole.

Una cosa importante c’è da rilevare e che qualcuno ha apprezzato i nostri interventi per onesta e coraggio perche non pensavano che avessimo tanti km, venivamo da Cassino, per mettere in discussione i valori della rivoluzione francese che sono gli elementi fondanti della stato italiano, della repubblica italiana e della società italiana. Qualcuno però ancora mi deve ancora spiegare perchè nella triade dei valori dei rivoluzionari è sparito la parola fratellanza, di seguito i video degli interventi degli interventi chi ci ha ospitato.

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Michele Pezza, “Fra’ Diavolo”, il guerrigliero della regina Maria Carolina

Posted by on Mar 30, 2021

Michele Pezza, “Fra’ Diavolo”, il guerrigliero della regina Maria Carolina

Michele Arcangelo, Domenico, Pasquale Pezza, meglio conosciuto come “Fra’ Diavolo”, è senza dubbio il più importante fra i guerriglieri italiani. Nacque ad Itri il 7 aprile del 1771 da una numerosa famiglia, tipica del Mezzogiorno d’Italia, che viveva  discretamente sulla vendita e sul trasporto di olio,  prodotto da un terreno coltivato ad oliveto, abbastanza proficui, in località Santo Stefano, portato da un paese all’altro, a dorso di muli.

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