Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Ripensare la Rivoluzione francese

Posted by on Dic 26, 2020

Ripensare la Rivoluzione francese

Con il suo nuovo saggio, dal titolo “La Révolution une exception française?”,edito da Flammarion, Annie Jourdan ci fa discendere dal nostro piedistallo. No, la Rivoluzione francese non è unica. Essa prende posto in un insieme di sconvolgimenti politici e sociali, che, dalla parte e dall’altra dell’Atlantico, tra il 1770 e il 1799, agiscono e reagiscono gli uni in rapporto con gli altri, a rischio di disorientare lo storico.

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1799: UN ANNO DRAMMATICO PER RIPALIMOSANI

Posted by on Dic 22, 2020

1799: UN ANNO DRAMMATICO PER RIPALIMOSANI

Nella piazza principale di Ripalimosani, all’alba del 3 febbraio 1799, l’artigiano Domenicangelo Camposarcuno, detto “Coccitto”, vestito “di sarica di panno color blu, camiciola e calzoni anche blu di velluto, fascia di lana verde intorno, calzette di lana color violaceo e scarpe bianche appuntate .. con fucile, pugnale e baionetta”, seguito da un gruppo di contadini armati di scure, abbatterono in un attimo l’albero della libertà innalzato dai repubblicani innanzi alla chiesa di S. Michele.

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TE LO DO IO L’OBELISCO!I GIACOBINI E NAPOLEONE!!!

Posted by on Dic 15, 2020

TE LO DO IO L’OBELISCO!I GIACOBINI E NAPOLEONE!!!

L’Arena del 1° dicembre 2020, in un articolo a firma C.M. (Camilla Madinelli) riferisce della volontà di ricostruire il monumento napoleonico di Rivoli, abbattuto dagli austriaci nel 1814. Tali almeno sono gl’intendimenti palesati dalla Sindachessa, Giuliana Zocca (intabarrata in foto nello chador tricolore) e dal Console della Repubblica di Francia.

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FERNANDO DI MIERI A CASA DI UMBERTO DE ROSA

Posted by on Dic 13, 2020

FERNANDO DI MIERI A CASA DI UMBERTO DE ROSA

Dopo il successo del talk show storico di agosto scorso tenutosi a Villamare di Vibonati e che ha visto una clamorosa vittoria da parte del gruppo storico degli Insorgenti napolitani sulla neo giovine italia, Umberto De Rosa non poteva non invitare, dopo aver dato voce a Fernando Riccardi, al suo prestigioso programma che gira sul canale piuessewebtv il Prof. Fernando Di Mieri che ha parlato dell’epopea dei Sanfedisti guidati da Card. Fabbrizio Ruffo.

Fernando ha parlato a braccio e s’è rivolto con amorevole affetto al popolo calabrese sottolineando il grande spirito che animato i sanfedisti nel 1799 nel compiere una grandissima e incontestabile impresa ricacciando l’invasore giacobino Francese, quello spirito che è ancora vivo e vegeto nelle genti calabre del terzo millennio.

l’Ass.Id. Alta di Lavoro è orgogliosa di aver visto due suoi associati illustri, come Fernando Di Mieri e Fernando Riccardi, nella trasmissione di Umberto e sente, permettete la presunzione, di aver fatto un grosso lavoro nell’aver portato i suddetti studiosi su palcoscenici a loro sconosciuti e aver permesso a platee abituate a seguire approfondimenti storici di conoscere il lavoro e il pensiero di intellettuali di notevole spessore poco presenti nella vulgata dominante per non dire quasi assenti rimanendone incantati.

Questo lavoro, sottile, costante e incessante dell’Associazione è stato possibile in Calabria anche grazie al contributo di Angelo Ciampi che s’è impegnato nel 2017 a far conoscere Ferdinando Riccardi ad Umberto De Rosa nella presentazione del testo a Scalea di Petromasi sulla marcia sanfedista ed edito dall’Ass.id. Alta Terra di Lavoro e ad Ennio Apuzzo che ha avuto fiducia nei propositi Laborini supportati da grande serietà e professionalità.

Di seguito il video del programma che non potete perdere

       

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Andrea Vitaliani un giacobino napoletano

Posted by on Dic 13, 2020

Andrea Vitaliani un giacobino napoletano

Suddito del Regno di Napoli[1], di professione orologiaio, trasferitosi a Napoli col fratello Vincenzo, nel dicembre 1792 fu uno dei napoletani che incontrarono l’ammiragliofranceseLatouche-Tréville[2]. Dagli incontri con gli ufficiali francesi prese avvio una vera attività cospirativa formalizzata nella nascita della “Società Patriottica Napoletana” (agosto 1793), un’associazione simpatizzante della rivoluzione francese strutturata sul modello delle logge massoniche, con una gerarchia di gradi tale che la conoscenza dei segreti era riservata solo ai vertici[3].

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