Cinipide e non solo.
un articolo che fiorentino Bevilacqua mi ha inviato e che vi consiglio di leggere anche se non siete ferrati troppo nella materia.
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Read MoreQuestionario sul castagno, la castanicoltura, il castagneto
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Molti si chiedono perché quest’anno ci siano moltissime galle di cinipide sui nostri alberi di castagno.
Anch’io me lo chiedo e, in base agli elementi di cui dispongo, cerco di darmi una risposta.
Innanzi tutto la situazione è generalizzata ( o quasi): galle, tantissime, ce ne sono nell’avellinese, sul Roccamonfina, nel Lazio, sul monte Amiata e in Calabria.
Al momento non so se ce ne siano moltissime anche in Piemonte.
Perché di nuovo tanto cinipide?………………….
Read MoreFiorentino Bevilacqua mi manda un articolo importante scritto da un premio Nobel in economia che merita di essere letto
Read Moreil nostro vicepresidente, il biologo laborino da Roccamonfina, Fiorentino mi invia un articolo da pubblicare sull’ultimo referendum, di seguito l’articolo integrale.
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Organizzato dall’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro, domenica 24 aprile 2016, nella sala consiliare del comune di Roccamonfina, con inizio alle ore 9.30, si svolgerà il convegno sul tema “Castanicoltura agroecologica e commercializzazione del prodotto”.
Il convegno, con la prima serie di interventi, si propone di rendere noti spunti e principi relativi a tecniche colturali meno invasive, economicamente meno onerose e, al tempo stesso, capaci di garantire una produzione qualitativamente e quantitativamente adeguata. Questo, tenuto conto del minore impegno economico richiesto, consentirebbe, se attuato, di ridurre la differenza di competitività che vede oggi avvantaggiati altri Paesi produttori di castagne, sia europei che extraeuropei.
Gli interventi successivi affrontano il tema dei nuovi tipi di rapporti che possono instaurarsi tra produttori e consumatori e di sottrarre, così, anche la castanicoltura ai diktat dei mercati globalizzati e della Grande distribuzione, diktat che rischiano di far scomparire varietà di grande pregio coltivate da centinaia di anni. Questo a vantaggio sia dei produttori, che non sarebbero costretti a riconvertire castagneti secolari, con perdita di produzione per alcuni anni, sia dei consumatori, che non verrebbero privati della possibilità di gustare varietà dal pregevole sapore.
Vice Presidente Ass.Id. Alta Terra di Lavoro
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