Posted by Fiorentino Bevilacqua on Gen 1, 2020
Gli interessi nascosti dietro la bufala dei cambiamenti climatici
Se ne parla tanto, dei cambiamenti climatici, che non varrebbe neanche la pena di darne una definizione. Ma la diamo lo stesso, giusto per avere un punto di partenza comune e per rinfrescare la memoria a chi si fosse un po’ distratto (cosa peraltro difficile, visto che, ovunque ci si giri, c’è qualcuno che parla, scrive, pontifica del mutamento, oltretutto drammatico, che sarebbe in atto).
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Posted by Fiorentino Bevilacqua on Nov 14, 2019
Giorni fa è balzata agli onori della cronaca la notizia che
“oltre 11000 scienziati da tutto il mondo
si sono uniti” e hanno dichiarato “chiaramente
e inequivocabilmente che la Terra è di fronte a una emergenza climatica”
1.
“…sulla base di alcuni indici inequivocabili” (dei quali, evidentemente, non fanno parte, per esempio, questi2, questi3 e questi4, “ben 11258 scienziati e scienziate di 153 nazioni” hanno sottoscritto il solenne monito1.
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Posted by altaterradilavoro on Ott 14, 2019
La prima volta mi capitò tanti anni fa.
Eravamo in escursione io (biologo) e due amici (uno fisico e
uno ingegnere).
Specifico i campi di attività e la formazione professionale,
non per inutile vanteria.
Eravamo in una profonda forra, al fondo della quale scorreva
un ruscello.
Li avevo condotti lì per visitare un antico mulino ad acqua.
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Posted by altaterradilavoro on Set 24, 2019
Il Sud della Penisola ha dei problemi noti a tutti,
Meridionali, Padani e non solo.
Sulla soluzione di questi problemi, appuratene le origini storiche, e tutto quello che da esse è seguito fino ad oggi, qui da noi ci sono, mi sembra di capire, due diverse linee di pensiero.
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Posted by Fiorentino Bevilacqua on Ago 25, 2019
Non sono andato al Parco della Grangia oggi, all’incontro per la posa della prima pietra di un’azione politica meridionale.
Lì si raccoglievano le idee, si faceva il punto circa il programma da stilare, sulle cose da fare per la salvezza del nostro Sud e, prima ancora, sulle “regole” da seguire.
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Posted by altaterradilavoro on Ago 21, 2019
Interessante riflessione di Bevilacqua sulla iniziativa di Pino Aprile di costituire (Si è convinto finalmente!) necessariamente un Partito che sappia essere tutore degli interessi del Sud Italia e difensore della sua Memoria. A differenza di tanti altri giudizi negativi espressi impropriamente da tuttologi ed “ignoranti” del tribolato lungo percorso che ha dovuto affrontare, anch’io mi associo per un giudizio positivo dell’iniziativa da me caldeggiata personalmente da diversi anni ma inascoltata per diverse ragioni. Ma alcune considerazioni sono necessarie: Speravo ed ero convinto che la nascita di un Partito così importante si organizzasse almeno un mese prima, a Napoli con una chiamata alle armi generale che avesse radunato tantissima gente in qualche sala congressuale. Si poteva approfittare di qualche festività entro dicembre (l’8 sarebbe stato ideale) e ci sarebbe stato tutto il tempo per organizzarsi e venire a Napoli da tutta Italia. Un evento di tale portata storica, nel quale, addirittura, si vuole costituire un Partito, darci un nome, un simbolo e finanche dei candidati, non si può organizzare in brevissimo tempo, senza nemmeno una bozza di Statuto in mezzo ad un bosco che per arrivarci ti devi fare il segno della croce e con un servizio di vitto e alloggio lasciato ad un agriturismo familiare. Sinceramente la fondazione di un Partito sudista non merita un luogo simile ad un’area pic nic in cui si improvvisano Statuti, ruoli, denominazione e bandiera. Tanti di noi che lottiamo da decenni, probabilmente, avremmo preferito un percorso di costruzione diverso. Basta con le solite cose “vediamoci e parliamo”. Avevo già risposto sotto un altro post che a mio avviso si dovevano scegliere 12 saggi/attivisti tra coloro che negli ultimi 20-30 anni hanno contribuito alla diffusione di una coscienza identitaria sudista e ad una critica professionale delle attuali condizioni socio-economiche della nostra terra. Costoro avrebbero dovuto, secondo la mia umile considerazione, stilare una Bozza di Carta Costituente aperta, informata di principi condivisi e soprattutto espressione di SINTESI delle varie anime meridionaliste ed un PROGETTO chiaro e sintetico di una decina di punti al massimo. Nell’ambito della Adunata Generale in NAPOLI capitale, si approvavano le varie norme statutarie. Tutta l’organizzazione dell’importantissimo e vitale EVENTO dovrebbe essere affidata a soggetti già esperti. Ma una cosa, per me, e soprattutto, tanti altri, (tantissimi altri) sarebbe IMPRESCINDIBILE: La presenza massiccia della nostra BANDIERA STORICA DI STATO nella quale ormai ci ricononosciamo TUTTI e di cui non possiamo né DOBBIAMO più avere vergogna! Darebbe un fortissimo segnale di inclusione e di spirito IDENTITARIO. Se, al contrario si vuole ripetere il percorso costruttivo partitico di UM-MO e simile alle liste-civetta del PD, faranno a meno della mia presenza.
Pompeo De Chiara
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