Posted by altaterradilavoro on Mag 16, 2021
Domenico e Stefania figli di agricoltori, figli di pastori decidono, andando in controtendenza con la moda dell’epoca, di non voler lasciare la terra per trovare comodi posti a sedere dietro una scrivania, e proseguono l’attività di famiglia quale la pastorizia che da molte generazioni hanno permesso di dare la vita, di creare ricchezza per loro e per la comunità laborina, sorana ed arpinate.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 12, 2021
Ogni anno migliaia di turisti giapponesi prendono un volo transcontinentale e fanno il giro del mondo per andare a Verona, a scattarsi l’immancabile selfie sotto ad un balcone. Ad un balcone pezzotto. Perché – e spero di non scandalizzare nessuno – Giulietta Capuleti non è mai esistita. È solo un personaggio di fantasia, nato dalla penna di uno scrittore, né più né meno che Biancaneve o Filumena Marturano. Ma questo i turisti giapponesi, evidentemente, non lo sanno.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 10, 2021
Te quoque, nunc adamas, quondam fidissime parvo,
Celmi, Iovi largoque satos Curetas ab imbri
et Crocon in parvos versum cum Smilace flores
praetereo dulcique animos novitate tenebo.
(Ovidio, La Metamorfosi IV 283-286)
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Posted by altaterradilavoro on Apr 21, 2021
A sancirlo è stato il Consiglio Comunale. La massima assise cittadina ha preso atto della relazione storica firmata dal professore Fernando Riccardi, segnalato dall’Ass.Id. Alta Terra di Lavoro, il quale, dopo aver esaminato un estratto del Codex Diplomaticus Caijetanus al n. XCVI ha affermato che “grazie all’atto di locazione di un mulino sul fiume Garigliano, nel territorio del Comune di Castelforte, risalente al 997 ed inserito diligentemente del Codex Diplomaticus Cajetanus, apprendiamo che già alla fine del X secolo si inizia a parlare della “pizza”. E ciò non accade a Napoli, come in molti potrebbero pensare, bensì nei pressi di Gaeta e, più precisamente, a Castelforte, senza nulla voler togliere, ovviamente, alla capitale del meridione, che quella prelibatezza l’ha perfezionata e diffusa in tutto il mondo. D’altro canto è bene far notare che le prime origini del “Castrum Forte” (da cui poi Castelforte), si fanno risalire a cavallo tra la fine del X e gli inizi dell’XI secolo. E quel “castrum”, ossia quel fortilizio, del quale ancora oggi si notano i resti, era stato edificato sulle prime propaggini dei monti Aurunci proprio per tenere sotto controllo il fiume Garigliano che a quel tempo era perfettamente navigabile. Proprio in quel particolare contesto, poco prima del fatidico anno mille, troviamo, per la prima volta nella storia, la parola “pizza”. Qualcuno si diverte ad andare ancora più a ritroso nel tempo, risalendo agli antichi egizi oppure al periodo romano, facendo comparazione con alcuni tipi di focacce lievitate e quant’altro. E’ indubbio, però, che la parola “pizza” la troviamo per la prima volta in quell’atto del 997 del quale abbiamo appena parlato. Un primato che appartiene tutto a Castelforte e che, fino a quando non si registreranno altre scoperte, sarà difficile negare o sminuire”.
fonte
https://www.comune.castelforte.lt.it/per-i-visitatori/citta-e-la-pizza/
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Posted by altaterradilavoro on Apr 1, 2021
Paolo Savona ha messo in evidenza il fatto che su 72 miliardi l’anno di spesa fatta dai cittadini del Sud, ben 63 sono di beni e servizi prodotti al Nord. Solo una parte dei restanti 9 miliardi resta poi nel Mezzogiorno, essendo compresa in essi anche la quota di spese estere.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 31, 2021
Nata per soddisfare il lato goloso di Ferdinando IV di Borbone, la zuppa di cozze del giovedì santo è divenuto un piatto della tradizione
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