Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

All’Archivio Storico la pasticceria “borbonica” diventa esperienziale

Posted by on Gen 25, 2018

All’Archivio Storico la pasticceria “borbonica” diventa esperienziale

Il dolce non è più solo un fine pasto, ma è un modo per iniziare con positività il nuovo giorno, un energetico intermezzo di una mattinata o di un pomeriggio di lavoro, o un piacevole epilogo di giornata. Perciò Luca Iannuzzi, patron dell’Archivio Storico, famoso premium bar napoletano che da poco è divenuto anche ristorante con menù incentrato esclusivamente sulla cucina borbonica, ha pensato di rendere alcuni dolci della tradizione napoletana – ovvero pastiera e babà – accessibili a tutti e in qualsiasi momento della giornata.

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Provolone del Monaco

Posted by on Gen 21, 2018

Provolone del Monaco

Descrizione del prodotto

La tesi più accreditata sulle origini della denominazione “Provolone del monaco” si riferisce al fatto che i casari che sbarcavano all’alba nel porto di Napoli, con il loro carico di provoloni provenienti dalle varie località della penisola sorrentina, per proteggersi dal freddo e dall’umidità, erano soliti coprirsi con un mantello di tela di sacco, che era simile al saio indossato dai monaci. Una volta arrivati a Napoli, la gente che lavorava al mercato iniziò a chiamare questi contadini, monaci, e di conseguenza il formaggio che essi trasportavano, Provolone del Monaco.

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Un antico guerriero, il Pino Loricato del Pollino

Posted by on Dic 6, 2017

Un antico guerriero, il Pino Loricato del Pollino

 Il pino loricato, fossile vivente, coevo dei dinosauri, a cui somiglia, per la corteccia a scaglie, “a lorica”, come le armature dei guerrieri di una volta. É un albero dai tempi lentissimi, come obbedisse a cicli non più nostri (… ) si è rifugiato nei luoghi più impervi e ventosi, tra burrasche, gelo e petraie. E dove nessun’altra essenza sopravviverebbe, il pino loricato domina millenario, scolpito dal tempo e dai fulmini. Quando muore,  perde la corteccia e appare bianco come marmo funerario. Ma resta in piedi, re del silenzio, candido monumento a se stesso.”

(Terroni, Pino Aprile)

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