Posted by altaterradilavoro on Mar 24, 2023
Gli errori non sono sempre qualcosa di sbagliato. In alcuni casi e in alcuni ambiti, come nel caso della cucina, quando non si seguono gli schemi prestabiliti, può essere il momento giusto per dar vita a qualcosa di davvero speciale e innovativo.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 22, 2023
Qualche tempo fa abbiamo parlato delle origini della sfogliatella, dolcezza partenopea per eccellenza, nata, inizialmente, in una concezione leggermente diversa, dalle sapienti mani di alcune monache di clausura del convento di Santa Rosa, a Conca dei Marini, in Costiera Amalfitana, ben 4 secoli fa, e rivisitata successivamente da Pintauro nel 1800.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 21, 2023
Tra Amalfi e Positano,mmiez’e sciure
nce steva nu convent’e clausura.
Madre Clotilde, suora cuciniera
pregava d’a matina fin’a sera;
ma quanno propio lle veneva‘a voglia
priparava doie strat’e pasta sfoglia.
Uno ‘o metteva ncoppa,e l’ato a sotta,
e po’ lle mbuttunava c’a ricotta,
cu ll’ove, c’a vaniglia e ch’e scurzette.
Eh, tutta chesta robba nce mettette!
Stu dolce era na’ cosa favolosa:
o mettetteno nomme santarosa,
e ‘o vennettene a tutte’e cuntadine
ca zappavan’a terra llà vicine.
A gente ne parlava, e chiane chiane
giungett’e’ recchie d’e napulitane.
Pintauro, ca faceva ‘o cantiniere,
p’ammore sujo fernette pasticciere.
A Toledo nascette ‘a sfogliatella:
senz’amarena era chiù bona e bella!
‘E sfogliatelle frolle, o chelle ricce
da Attanasio, Pintauro o Caflisce,
addò t’e magne, fanno arrecrià .
So’ sempe na delizia, na bontà !
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Posted by altaterradilavoro on Mar 19, 2023
Prelibatezza per gli occhi e per il palato, le zeppole di San Giuseppe deliziano napoletani ed italiani nel giorno in cui ricorrono i festeggiamenti del santo e della Festa del papà .
Ma quali sono le origini di questo dolce così unico e particolare?
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Posted by altaterradilavoro on Feb 8, 2023
Scrive Ippolito Cavalcanti nella prima edizione (1837) della sua “Cucina teorico – pratica”:
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Posted by altaterradilavoro on Gen 30, 2023
L’ Associazione culturale Santa Lucia prende il nome dalla contrada omonima in cui opera.
Fino al 1850, però, la contrada si chiamava Trocchio, giacché si stende, tra vigneti e oliveti, sul dolce declivio del versante est di monte Trocchio. Questo in realtà è una collina, essendo alto solo 420 metri sul livello del mare, ma, forse per la sua natura prevalentemente rocciosa, o forse per la sua sagoma, che dalla piana di Cassino si erge , quasi improvvisa e incombente nel suo versante ovest, come un’altura a picco sulla zona sottostante, è chiamata correntemente monte Trocchio.
La sagoma particolare, cioè dolcemente degradante a est e invece erta a sud, e con la prolungata dorsale nord-sud, si spiega con le sue origini preistoriche.
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