Posted by altaterradilavoro on Dic 2, 2020
Come abbiamo dovuto imparare dalla storiografia risorgimentale, Camillo Benso conte di Cavour viene ritenuto il vero artefice dell’unità italiana che avrebbe realizzato tessendo sottili trame con la sua diplomazia. Insomma, se il Piemonte fu la matrice della nuova Italia, Cavour ne sarebbe il pater.
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Posted by altaterradilavoro on Nov 19, 2020
Le mire espansionistiche del Generale preoccupano non poco Cavour.
Se Garibaldi si spinge fino a Roma , Napoleone III,Re dei francesi, che si finge cattolico, interverra’ sicuramente in difesa del Papa, non può consentire ,infatti, che i liberali piemontesi prendano anche il Lazio e Roma.
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Posted by altaterradilavoro on Nov 6, 2020
Per capire chi fossero questi Mille, sentiamo che cosa ne scrive Garibaldi. Egli dice, parlando dei suoi: «Tutti generalmente di origine pessima e per di più ladra e tranne poche eccezioni, con radici genealogiche nel letamaio della violenza e del delitto». Questi sono i Mille descritti dal loro capitano dal loro Generale.
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Posted by altaterradilavoro on Nov 3, 2020
Non tutti sanno che Camillo Benso conte di Cavour oltre ad essere un abile stratega della scena politica fu anche un abile amante e come per la politica in questa veste si dimostro’ sempre freddo e distaccato, come quando ebbe da giovane una relazione turbolenta che che per qualche anno lo legò alla nobildonna Anna Schiaffino Giustiniani.
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Posted by altaterradilavoro on Nov 2, 2020
«Napoli, 17 novembre 1860
… avrà ricevuto una mia prima lettera, che consegnai a Fasciotti, or le riscrivo, avendo saputo che in sua vece viene qui il Cassinis.
Ieri Montezemolo vide il Re, e lo trovò benissimo, ed in disposizione d’animo molto diversa da quella che ci aveva fatto prevedere il Farini. S.M. parlò del gesuita Mordini, del suo collo torto, del suo timore d’essere ricompensato con altri onori, al che il Re avrebbe risposto: “Stia tranquillo conosco i suoi principi„. Montezemolo manifestò gli spiriti conciliativi co’ quali va in Sicilia, ed abbondò in questo senso. S.M. lo interruppe per dirgli: “Si sta bene, ma fino ad un certo punto„. Montezemolo che era andato dal Re con animo molto agitato, ritornò lietissimo. Egli avrebbe voluto presentare Cordova e me a S.M., ma io, sotto l’impressione di quanto ci aveva detto Farini, aveva consigliato di non parlare a S.M. di noi, e a lasciar correre l’acqua alla sua china. In tutta questa faccenda Montezemolo si è comportato da galantuomo.
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Posted by altaterradilavoro on Set 25, 2020
Così come la mafia aveva aiutato Garibaldi e i suoi ‘picciotti’ a ‘conquistare la Sicilia insieme con gli ufficiali traditori del Regno delle Due Sicilie, in Calabria la ‘ndrangheta e i soliti ufficiali borbonici venduti spianano la strada ai garibaldini. L’assassinio del Generale Duosiciliano Dusmet, reo di essere incorruttibile
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