Senza saperlo, Torino ha una via dedicata a Agesilao Milano. Terrorista o patriota?
A metà Ottocento, la ‘strada dei briganti’ cominciava sotto il municipio di Torino ed era denominata “via d’Italia”.
Read MoreA metà Ottocento, la ‘strada dei briganti’ cominciava sotto il municipio di Torino ed era denominata “via d’Italia”.
Read MorePermettetemi in questo periodo così angoscioso per tutti e ancor più faticoso per me, esprimermi in maniera meno strutturata, lasciando cadere pensieri dal bussolotto senza starli a ordinare troppo sul tavolo.
Read MoreChoc in Spagna. La ministra Montero dice che «i bambini hanno diritto di fare sesso purché consenzienti». È il naturale approdo dell’ipersessualizzazione infantile iniziata con la rivoluzione sessuale. Pd, Sinistra italiana e Ue ovviamente zitte, impegnate a distribuire patenti di democrazia all’Ungheria pro life.
Read MoreSperando di fare cosa gradita, inviamo in allegato il n. 15 de “Il Portastendardo di Civitella del Tronto”, che contiene anche il programma e l’invito alla presentazione della collana edita da Solfanelli che raccoglie le opere opere politiche del Principe di Canosa, che si terrà a Napoli presso la prestigiosa sede della Reale Arciconfraternita e Monte del SS. Sacramento dei Nobili Spagnoli (15 ottobre), e la segnalazione di una conferenza del Prof. Ayuso (13 ottobre, Fondazione il Giglio) e dell’annuale pellegrinaggio al santuario di San Michele a Fisciano (Salerno) organizzato dal prof. Giovanni Turco (1° ottobre).
Invio a tutti i miei più distinti saluti,
Francesco Maurizio Di Giovine
Presidente degli Incontri Tradizionalisti di Civitella del Tronto
Commendatore dell’Ordine della Legittimità Proscritta
La riforma auspicabile della toponomastica “savoiarda”
Una lettura istruttiva: il Libro dei CAP. Napoli dedica a Garibaldi una piazza, una via, un rione, quattro traverse: di meno che al Duca d’Aosta. L’intellettuale francese Jean-Noel Schifano suggerisce di cancellare il plebiscito-truffa.
Read MorePino Ippolito Armino, nel suo bel libro Brigantaggio politico nelle Due Sicilie , tra gli altri argomenti sviluppati, sottolinea come la Napoli borbonica possa e sia stata giudicata in più di una maniera; l’autore si pone, pertanto, il quesito: “Napoli, paradiso perduto o inferno liberato?”.
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