Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

LE NEFANDEZZE ITALIANE

Posted by on Ago 10, 2022

LE NEFANDEZZE ITALIANE

Agli italiani fanno studiare a scuola di essere fieri dei nostri antenati piemontesi e della casta savoiarda, fanno credere loro che sono stati i fautori dell’unità della nazione e che a farla siano stati eroi intrepidi, idealisti, probi, intellettuali di rango. Nelle scuole italiane, ancora oggi si studia di un Risorgimento da incorniciare, si studia delle guerre coloniali come un fatto maestoso a gloria del nostro esercito e della nostra Patria.

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DA BAR TOTAL AL GRAN CAFFE’

Posted by on Ago 7, 2022

DA BAR TOTAL AL GRAN CAFFE’

In un periodo storico dove la civiltà occidentale è prigioniera di un nichilismo che si illude di essere imperante, esistono delle forze che rafforzano la suddetta illusione e che in maniera silenziosa, ma con grande volontà e forza, sono in prima linea a contrastare la volontà della dittatura del pensiero unico che vuole portarci dritto dritto dentro le profezie di Orwell che in “1984” e nella “Fattoria degli Animali” sembrano che si stanno realizzando.

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L’eccesso d’individualismo e la degenerazione della democrazia, secondo Platone e Tocqueville

Posted by on Ago 6, 2022

L’eccesso d’individualismo e la degenerazione della democrazia, secondo Platone e Tocqueville

Platone e Tocqueville, due filosofi sempre utili da rileggere, sono concordi  nell’individuare una possibile degenerazione della democrazia qualora nella società ci fosse la presenza di un forte individualismo. Infatti, il greco Platone e l’aristocratico francese Alexis de Tocqueville, nelle rispettive opere La Repubblica (composto nel 390-360 a.C., Edizioni BUR, Rizzoli, 2007) e La Democrazia in America (composto nel 1835, Einaudi Editore, 2006), hanno definito la democrazia in due modi diversi ma convergenti sul pericolo degli eccessi dell’individualismo, sia personali sia di gruppi eletti, che finiscono per non essere rappresentativi della più ampia base sociale che li esprime.

Vediamo dunque che per Platone la democrazia è una delle possibili forme di governo della polis greca. Essa si differenzia dall’aristocrazia, governo dei migliori, dall’oligarchia, governo dei pochi, dalla timocrazia, governo dei forti, e dalla tirannide, governo di un singolo, perché è il governo del popolo in cui ogni individuo è libero.

In prima analisi, la libertà può sembrare un criterio auspicabile nella scelta del proprio modo di vita o del proprio governo. Ma seguendo il ragionamento di Socrate e Platone, appare ben presto che la democrazia rischia di trasformarsi in un’anarchia in cui i governanti sono scelti in modo casuale, o comunque poco oculato, e “l’eccesso della libertà, in niente altro sembra convertirsi se non nell’eccesso della servitù, per l’individuo e per lo Stato.”

Se Socrate e Platone preferivano l’aristocrazia, ovvero un governo affidato ai filosofi, considerati migliori in quanto più vicini alla verità, l’opzione appare poco realistica nelle democrazie contemporanee ma  rappresenta lo stesso un auspicabile suggerimento.

Vi è un simile paradosso anche nell’analisi effettuata da Tocqueville. La democrazia americana è descritta dal francese come un sistema politico radicato nell’uguaglianza e nel principio di sovranità popolare. Tuttavia l’accentramento del potere in un numero limitato di istituzioni, combinato con l’eccesso dell’uguaglianza porta in sé il rischio di una “tirannide della maggioranza“: ovvero un governo legittimato da un principio di sovranità popolare portato all’estremo, che opera seguendo solo i propri interessi invece di quelli della maggioranza.

Tocqueville individua quindi nel decentramento del potere verso le istituzioni locali, favorendo così un aumento della partecipazione dei cittadini, un possibile modo per arginare tale degenerazione. Al livello politico, il moltiplicarsi delle autorità  diffuse e la rigida separazione dei poteri, combinate con più istituzioni politiche e culturali, dovrebbero poi poter garantire la permanenza di una maggioranza rappresentativa al governo.

In entrambi i casi è una società caratterizzata da una tendenza dall’individualismo, dall’allontanamento dalla politica e dall’assenza di un senso di partecipazione a tendere all’involuzione democratica.

Dunque, per quanto il sistema democratico sia un fragile equilibrio, perché esso sopravviva risulta necessario incanalare le tendenze centrifughe dell’individualismo verso un obbiettivo comune, rappresentativo di quella collettività di cui la democrazia rimane ad oggi la miglior forma di governo possibile.

Barbara Palla

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A Torraca protagonista Re Ferdinando II tra Storia, arte ed enogastronomia

Posted by on Ago 4, 2022

A Torraca protagonista Re Ferdinando II tra Storia, arte ed enogastronomia

Grande successo nel borgo per il nuovo appuntamento di “Tracce di Risorgimento”

Torraca, dove il Re giunse il 15 ottobre del 1852, si è vestita a festa in occasione di “Ferdinando II, la tradizione oltre il mondo liberale”, secondo appuntamento con “Tracce di rivoluzione nelle Terre del Bussento…Oltre Pisacane”, percorso storicoculturale che rientra in un progetto realizzato in collaborazione con i Comuni di Sapri (capofila) Torraca, Ispani, Vibonati e Tortorella.

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L’Albergo dei Poveri diventa dei Ricchi

Posted by on Ago 2, 2022

L’Albergo dei Poveri diventa dei Ricchi

Tempi felici quando Napoli non aveva al comune, alla provincia ed alla regione gli attuali amministratori e regnava incontrastato Carlo III, tempi felici almeno per la miriade di poveracci che l’illuminato sovrano alloggiò in uno sterminato edificio, il più grande d’Europa ed ai quali fornì non solo sostentamento, ma insegnò un lavoro che desse dignità e rispetto agli ultimi della terra…

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