Alta Terra di Lavoro

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Definire il post-italiano – Tentativi di superamento dell’orizzonte nazionale italiano nel Mezzogiorno

Posted by on Set 22, 2021

Definire il post-italiano – Tentativi di superamento dell’orizzonte nazionale italiano nel Mezzogiorno

In obiezione alla definizione di «tesi ‘anti-italiana’» proposta da Ernesto Galli Della Loggia, in questo lavoro propongo la categoria di «post-italiano» per descrivere la necessità meridionale di ripensare l’orizzonte nazionale italiano alla luce del divario Nord-Sud che caratterizza il paese. Mi concentrerò su episodi di insubordinazione al monologismo della nazione italiana nel tentativo di far luce sul congiunto di discorsi, manifestazioni e aspirazioni che caratterizza il post-italiano, che verrà qui indicato come avanguardia nel panorama politico-culturale nazionale, nonché proposta autenticamente creativa di liberazione dal, o riconfigurazione del, «colosso» nazionale italiano.

Parole chiave: Mezzogiorno, post-italiano, de-colonialità, indipendenza, autonomia.

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IO HO UNA BANDIERA di ORIANA FALLACI

Posted by on Set 22, 2021

IO HO UNA BANDIERA di ORIANA FALLACI

Io ho una bandiera bianca rossa e verde dell’Ottocento. Tutta piena di macchie, macchie di sangue, tutta rosa dai topi. E sebbene al centro vi sia lo stemma sabaudo (ma senza Cavour e senza Vittorio Emanuele II e senza Garibaldi che a quello stemma si inchinò noi l’ Unità d’Italia non l’ avremmo fatta), me la tengo come l’ oro. La custodisco come un gioiello. Siamo morti per quel tricolore, Cristo! Impiccati, fucilati, decapitati.
Ammazzati dagli austriaci, dal Papa, dal Duca di Modena, dai Borboni. Ci abbiamo fatto il Risorgimento, col quel tricolore. E l’ Unità d’ Italia, e la guerra sul Carso, e la Resistenza. Per quel tricolore il mio trisnonno materno Giobatta combatté a Curtatone e Montanara, rimase orrendamente sfregiato da un razzo austriaco. Per quel tricolore i miei zii paterni sopportarono ogni pena dentro le trincee del Carso. Per quel tricolore mio padre venne arrestato e torturato a Villa Triste dai nazi-fascisti. Per quel tricolore la mia intera famiglia fece la Resistenza e l’ho fatta anch’io. Nelle file di Giustizia e Libertà, col nome di battaglia Emilia. Avevo quattordici anni. Quando l’ anno dopo mi congedarono dall’Esercito Italiano-Corpo Volontari della Libertà, mi sentii così fiera. Gesummaria, ero stata un soldato italiano! E quando venni informata che col congedo mi spettavano 14.540 lire, non sapevo se accettarle o no. Mi pareva ingiusto accettarle per aver fatto il mio dovere verso la Patria. Poi le accettai. In casa eravamo tutti senza scarpe. E con quei soldi ci comprai le scarpe per me e per le mie sorelline.

Oriana Fallaci

fonte

https://www.pontelandolfonews.com/ricordi-di-oriana-fallaci/io-ho-una-bandiera/

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Falle nell’algoritmo “assolvi” vaccino, ma Aifa le ignora

Posted by on Set 22, 2021

Falle nell’algoritmo “assolvi” vaccino, ma Aifa le ignora

Anche nell’ultimo report Aifa, le reazioni avverse gravi vengono facilmente liquidate come “non correlabili” al vaccino. Tutto dipende da un algoritmo dell’Oms del 2018 che esclude in partenza una correlazione nel caso in cui siano presenti altre possibili cause forti. In questo modo il vaccino è quasi sempre assolto. A contestare questa metodologia sono diversi scienziati, tra cui il patologo Bellavite che pubblicò prima della pandemia uno studio in cui si criticava il metodo e si avanzava invece la necessità di considerare i fattori di rischio che si aggravano con l’aggiunta del vaccino. In aprile avvertì anche il direttore dell’Aifa Magrini. Non ha ancora ricevuto risposta. 

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