Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Relazione corso forzoso dei biglietti di banca 10 marzo 1868

Posted by on Mar 6, 2022

Relazione corso forzoso dei biglietti di banca 10 marzo 1868

La relazione del parlamento sulla legge (governativa) del corso forzoso. La commissione ebbe anche il compito di redigere una legge che portasse all’abrogazione del corso forzoso, ma questa legge, anche se presentata in parlamento, non venne mai approvata. E questo anche perché venne boicotatta dal governo (che già all’epoca non si faceva scrupolo di comprare deputati dell’opposizione).

Enrico Fagnano

 

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“La Storia dell’Unità d’Italia” incontriamo l’autore del libro Enrico Fagnano

Posted by on Mar 3, 2022

“La Storia dell’Unità d’Italia” incontriamo l’autore del libro Enrico Fagnano

Prosegue a passo lento ma deciso e senza tentennamenti, la voglia di recuperare verità storiche che riguardano i 7 secoli e mezzo di vita del Regno delle Due Sicilie che vede tra i “pellegrini” sempre più nuovi ricercatori e studiosi che danno contributi importanti alla causa napolitana. Da tempo si sta andando oltre al brigantaggio insorgente o alla tragedia di Pontelandolfo e Casalduni e si comincia ad analizzare gli aspetti economici, politici e sociali pre e post 1860 che ci fa comprendere come è sempre più matura, razionale e senza demagogia l’analisi storica dell’antica patria napolitana. Chi sta dando un contributo importante a questa narrazione è Enrico Fagnano grazie al suo libro “La Storia dell’Unità d’Italia” che è diventato un fenomeno editoriale di successo e per la rubrica “incontro con l’autore” venerdì 4 marzo alle 21 cercheremo di capire perchè, cliccare di seguito

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Il Meridione dopo l’Unità di Enrico Fagnano

Posted by on Feb 23, 2022

Il Meridione dopo l’Unità di Enrico Fagnano

L’Unità non fu un’unificazione, ma una vera e propria annessione di altri Stati al Regno di Sardegna, che con le vicende di quegli anni allargò i propri confini, incorporando i territori occupati, e piemontesizzò, come si disse all’epoca, il resto della penisola, senza neanche un segno formale di discontinuità, tant’è vero che Vittorio Emanuele II mantenne il suo ordine dinastico, quando invece sarebbe stato primo come re della nuova nazione, e la legislatura, con la quale il 18 febbraio 1861 si inaugurò il Parlamento italiano, venne considerata come la continuazione di quelle subalpine e fu direttamente l’ottava.

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