Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

A San Giacomo degli Spagnoli le storie e le leggende di Napoli in musica

Posted by on Mag 28, 2024

A San Giacomo degli Spagnoli le storie e le leggende di Napoli in musica

Sabato 1° giugno 2024, con inizio alle ore 11:15, nella maestosa Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli a Piazza Municipio, da poco riaperta al pubblico dopo importanti restauri e all’interno della quale campeggia il magnifico sepolcro marmoreo del primo Viceré di Spagna, don Pedro di Toledo, per iniziativa dell’Associazione “I Sedili di Napoli ETS” si terrà un suggestivo concerto per coro ed orchestra giovanile dedicato alle storie note e meno note ed alle più belle leggende partenopee, in un viaggio nella millenaria tradizione musicale napoletana grazie ad undici brani composti dal M° Patrizia Fanelli che dirigerà il “Coro Polifonico e piccola Orchestra Falero”; un ensemble di oltre 30 tra musicisti e coristi tutti di giovanissima età, che già si è affermato nel corso di questi ultimi anni con esibizioni coinvolgenti e di grande richiamo di pubblico.

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“SAGRA DELLA CRESPELLA” A SANTA FRANCESCA DI VEROLI UNO SCHIAFFO ALLA CIOCIARIA 

Posted by on Mag 22, 2024

“SAGRA DELLA CRESPELLA” A SANTA FRANCESCA DI VEROLI UNO SCHIAFFO ALLA CIOCIARIA 

Da anni cercavo di assistere alla “Sagra della Crespella” che da oltre mezzo secolo viene organizzata in quel di Santa Francesca una contrada, che per numero di abitanti è più grande di tanti piccoli paesini della provincia di Frosinone, di Veroli con una storia importante fin dai tempi più antichi. La sua posizione geografica è sempre stata il suo punto di forza alle pendici dei Monti Ernici e sopra l’abbazia di Casamari, come l’esser stato luogo di confine tra quello papalino e regnicolo che, come tutti i luoghi di frontiera, le da un essenza originale e unica infatti è identitariamente papalina ma con forti contaminazioni regnicole che si notano chiaramente nella lingua, nella cucina e nella musica popolare che non è folkloristica ma colta.

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Manifestazioni celebrative delle Pasque Veronesi-nell’anno 2024, 227° anniversario

Posted by on Mag 13, 2024

Manifestazioni celebrative delle Pasque Veronesi-nell’anno 2024, 227° anniversario

Il terzo evento celebrativo delle Pasque Veronesi in quest’anno 2024 (come da volantino-programma che si allega) è la commemorazione dei caduti delle Pasque Veronesi, nel giorno delle sentenze di morte emesse contro i capi dell’insurrezione e delle prime fucilazioni, che avvennero nei fossati di Porta Nuova, dove una lapide di marmo, affissa dal Comune di Verona nel lontano anno 2000, su impulso del Comitato per la celebrazione delle Pasqure Veronesi, ne rammenta l’estremo sacrificio. 

Alle ore 18, a Palazzo Ridolfi-Da Lisca, in Stradone Maffei 3 (ex Liceo Scientifico Messedaglia, oggi Liceo Montanari, a duecento metri da Piazza Bra) si terrà la prima commemorazione. Il palazzo fu sede della Corte marziale francese o Consiglio di guerra. E qui, come riportato anche nel docufilm Le Pasque Veronesi, i patrioti delle Pasque Veronesi subirono il processo e furono sentenziati di morte. Nonostante che la Corte non avesse competenza (difetto di giuridizione, tecnicamente) a giudicare i sudditi di San Marco, in territori che, all’epoca dei fatti, non erano in guerra con la Francia rivoluzionaria. Nel 2020, sulla facciata del palazzo, fu installata una lapide, a ricordo dei Martiri, qui processati.

La cerimonia proseguirà in Piazza Pasque Veronesi, di fronte a Castelvecchio e all’Arco dei Gavi, zona che fu teatro dei più aspri combattimenti fra insorti veronesi ed esercito occupante, già denominata Piazza Case Abbruciate, a ricordo degl’incendi che devastarono le case, a causa delle cannonate sparate da Castelvecchio, allora in mano francese e assediato dai veronesi. I quali, protetti da barricate, erano anch’essi muniti di pezzi di artiglieria che sparavano sul castello. Altre cannonate hanno lasciato i loro segni sulle inferriate del vicino Palazzo Canossa, piegate e deformate dai proiettili.

La commemorazione si concluderà infine a Porta Nuova, dove i Martiri delle Pasque Veronesi furono moschettati in diverse tornate (il 16 maggio, l’8 e il 18 giugno 1797); la lapide apposta sulla breccia, a sinistra delle Porta, per chi la osservi dal centro cittadino, reca i nomi dei fucilati. Sulla porta svettava un tempo un grande leone marciano, capolavoro del Sansovino, abbattuto anch’esso dai franco-giacobini.

A mano a mano che si approssimeranno gli altri eventi commemorativi e celebrativi delle Pasque Veronesi, in questo 227° anniversario, ne sarà data notizia mediante messaggio di posta elettronica agl’interessati.

Un cordiale saluto e Viva San Marco!,

per il Comitato per la celebrazione delle Pasque Veronesi

Il Segretario

Maurizio-G. Ruggiero 347/3603084

La lapide che sulla breccia di Porta Nuova (a sinistra, osservandola dal centro cittadino) commemora i Martiri delle Pasque Veronesi, fucilati dai rivoluzionari francesi di Napoleone Bonaparte il 16 maggio, l’8 e il 18 giugno 1797. Il cronista De Medici riporta nelle sue memorie che i giacobini italiani, partigiani dei francesi, versarono 40mila franchi al Generale transalpino Augereau, Comandante della piazza di Verona, per ottenere il massacro. E, in particolare, per l’uccisione del Conte Francesco degli Emilei, Provveditore di Comun, in pratica il Sindaco di Verona del tempo
Palazzo Ridolfi Da Lisca, a Verona, in Stradone Scipione Maffei 3.
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“CAROVANA DEL VOLTURNO” A CASTEL VOLTURNO

Posted by on Mag 13, 2024

“CAROVANA DEL VOLTURNO” A CASTEL VOLTURNO

Mercoledì 15 maggio dalle ore 09:00 avrà inizio a Castel Volturno (CE) un’ altra tappa dell’ evento Carovana del Volturno,questo evento è il frutto di una coesione e riunione di vari enti ed associazioni che vogliono creare e offrire spunti per valorizzare l importanza del fiume Volturno.
C’è da dire che è stata svolta anche in altri luoghi e cittadine dove vi è la presenza del Fiume
Il Fiume Volturno oltre ad avere un importanza naturalistica ha anche una sua espressione storico sociale,vi sono reperti di epoca etrusca che ci danno notizia che il Volturno all’ epoca era un grande porto fluviale scalo commerciale dell’ antica Capis (Capua),
Nel 1157 grazie ad un ritrovamento di un’ antica pergamena si scoprì che il Volturno fu addirittura divinizzato ed ogni 27 di agosto si celebrava una festa in suo onore detta Volturnalia.
Ed è proprio per questi valori storici e culturali che le associazioni del luogo con varie personalità di cultura, spettacolo ed esponenti politici vogliono riportare il Volturno allo splendore di un tempo.
Ecco il programma:
Si comincia alle ore 09:00 nella sala consiliare del comune di Castel Volturno con un saluto del sindaco Luigi Petrella, proiezione del docufilm “Le vie dell’ acqua” di Barbara Rossi, mostra fotografica del prof. Alfonso Caprio, mostra dei dipinti degli allievi dell’ ISISS Vincenzo Corrado.
Performance del maestro Lello Traisci cantore e ricercatore delle tradizioni del basso Volturno.
Per concludere dalle ore 11:00 ci saranno visite guidate per le zone storico e naturalistiche del luogo.

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BRIGANTI IN MOSTRA A NAPOLI

Posted by on Mag 12, 2024

BRIGANTI IN MOSTRA A NAPOLI

“Briganti, la Mostra”

Una mostra di documenti e fotografie per raccontare la vera storia del Brigantaggio femminile

Si inaugura giovedì 16 maggio 2024, alle ore 16:00 nella chiesa neogotica Santa Maria Stella Maris e Sa Biagio ai Caciolii, in Piazzetta del Grande Archivio al centro Storico di Napoli, una particolare esposizione curata dall’antropologo Domenico Scafoglio, sul fenomeno del Brigantaggio post unitario nel Sud Italia.

La mostra che è una anteprima di una più articolata esposizione che si terrà poi in autunno, è incentrata sul ruolo delle Donne all’interno di un vasto movimento di lotta, soprattutto contadino, che tra il 1860 ed 1870 sconvolse il Sud Italia all’alba dell’Unità.

“Comunque lo si voglia chiamare: insorgenza, movimento legittimista, guerra civile, conflitto sociale, reazione alla modernizzazione, scontro di civiltà e così via, il Brigantaggio fu un evento tragico, che è costato alla società italiana, tra soldati, briganti e civili, molte decine di migliaia di morti, quasi tutti del Meridione” è il prologo del recente libro “Brigantesse e briganti, le due metà della Banda” di Domenico Scafoglio e Simona De Luna che affronta in maniera scientifica e basata su fonti documentali “asettici” nella loro stesura, il lungo periodo che dalla fine del Regno delle Due Sicilie impegnò decine di migliaia di soldati piemontesi contro un “esercito” popolare composto soprattutto di contadini o, comunque di gente male armata e non avvezza alle strategie di guerra  e che ancora oggi, in parte, resta avvolto dal silenzio nelle coperture del “segreto di Stato”.

In questa particolare mostra, si affrontano le vicende di Donne di diversi strati sociali che si diedero alla macchia e che, in alcuni casi, divennero addirittura capi guerriglieri di un certo livello.

Storie che la recente serie Netflix ha portato all’attenzione di un grande pubblico con un successo forse inaspettato ma che affronta queste storie di Vita vissuta di Brigantesse come Michelina De Cesare, Filomena Pennacchio, “Ciccilla” e tante altre ancora meno conosciute, in maniera spesso troppo “fantasiosa” rispetto alla realtà storica che viene svelata in questa esposizione che resterà aperta fino al 5 giugno 2024. La figura femminile viene infatti analizzata in tutti i suoi aspetti, nell’ambito di una vita fatta di agguati, di scontri armati, di lotta e di ruberie, delineandone il ruolo ed anche il “potere” che queste Donne esercitavano sugli stessi compagni di banda, svelando aspetti che all’epoca era impossibile comprendere per chi le brigantesse le catturava e anche per chi poi le processava.

Di questo e di altro ancora, giovedì 16 maggio alle ore 16, nella chiesa Stella Maris ne parleranno, il curatore della mostra, Domenico Scafoglio e Nino Daniele, già apprezzato Assessore alla Cultura del Comune di Napoli nelle passate legislature.

La mostra è ad ingresso libero e gratuito

Per ulteriori info: 

Associazione I Sedili di Napoli – ETS

80134 Napoli, Via Sedile di Porto, 33

80138 Napoli, Piazzetta del Grande Archivio, 5

isedilidinapoli@libero.it

isedilidinapoli@pec.it

+39 366 10 31 409

Sito web: www.isedilidinapoli.eu

FB: I Sedili di Napoli Custodi della Nostra Storia

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