Nella splendida piazza Castello di Motta Santa Lucia, posta tra mare e boschi, si è svolta il 13 agosto la serata di consegna dei premi relativi al “Premio letterario Giuseppe Villella”, contadino calabrese diventato suo malgrado famoso quale vittima delle teorie razziste di Lombroso nei confronti dei meridionali, per via di un presunta “fossetta occipitale” da questi posseduta.
Torna a Ferragosto l’appuntamento più importante dell’estate partenopea con la musica folk. Rotonda Diaz, sul Lungomare Caracciolo, ospita il 15 agosto alle 21, la 19esima edizione de La Notte della Tammorra promossa e sostenuta dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, nell’ambito del programma Poc Campania 14-20 e realizzata dall’Associazione Il Canto di Virgilio con Carlo Faiello, maestro concertatore.
Ad inaugurare la serata alle 21, l’immancabile ‘canto ‘a figliola’ dedicato alla Madonna eseguito da una coppia di maestri cantatori della tradizione: Vincenzo Rea detto ‘Tarantella’ e Masino Tirozzi detto ‘‘o figlio d’’o zi’ padrone’. A seguire, la classica Tammurriata di accoglienza con la tammorra di Raffaele Inserra e le voci di due giovani e prestigiosi esponenti del canto etnico come Gianfranco Ricco detto ‘Antichità’ e Catello Gargiulo. A dare il via alle danze sarà, come di consueto, uno storico esponente della musica popolare campana, Marcello Colasurdo, voce vesuviana e presenza fedele della manifestazione. “La differenza sostanziale, rispetto al passato, sta, soprattutto, nella consapevolezza della dimensione della ‘grande festa popolare’ acquisita, nel corso degli anni, da La Notte della Tammorra che, al contrario degli altri eventi culturali, invita a riannodare la fune della memoria, stimolando a rinsaldare il legame con le proprie radici e valorizzando il concetto stesso di Folklore (sapienza di un popolo) che negli ultimi tempi è stato banalizzato, volgarizzato, decontestualizzato”, ha spiegato Carlo Faiello.
La grande novità della Notte della Tammorra 2019 è la presenza di Peppe Barra.
Il celebre artista partenopeo si esibirà per la prima volta sul palco della manifestazione insieme alla sua band formata da Paolo Del Vecchio alla chitarra, Ivan Lacagnina alla batteria, Giorgio Mellone al violoncello, Sasà Pelosi al basso e Luca Urciolo alla fisarmonica. “Ho studiato le tammurriate e il tamburo per 50 anni insieme alla Nccp e Roberto De Simone. – ha raccontato Peppe Barra – La Notte della Tammorra è una notte di gioia e felicità ma anche una notte di oblio per lasciarci alle spalle e dimenticare quello che questa brutta politica ci sta mostrando negli ultimi tempi. Proporrò durante la serata un po’ del mio repertorio e del mio gioco e cercheremo di divertirci tutti insieme”.
Direttamente dal “Museo e Festival della Zampogna” di Villa Latina arriveranno i suonatori di zampogne, organetti, ciaramelle e danzatrici del basso Lazio, già Terra di Lavoro, diretti dal maestro Domenico Fusco con Diego Fusco, Angelo Fusco, Luca Petrilli, Salvatore Sarda che indosseranno abiti tipici della zona con i famosi “scarpitti”. Al suono di Saltarelli e Ballarelle danzeranno Maya Tedesco, Marilena Norato, Lorenza Di Stefano e Cinzia Zomparelli.
Carlo Faiello e la sua Banda Dionisiaca _ Vittorio Cataldi alla Fisarmonica, Fulvio Gombos al Basso, Francesco Manna alle Percussioni, Gianluca Mercurio alla Batteria, Pasquale Nocerino al Violino _ poi, accoglieranno sul palco Giovanni Mauriello (con il figlio Matteo e la cantante Marianita Carfora), voce storica e co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare; Nello Daniele e Maurizio Capone presenze artistiche ‘diversamente folk’; inoltre, alcune tra le più belle voci napoletane come Fiorenza Calogero e Patrizia Spinosi e Marcello Vitale alla chitarra battente.
Carlo Faiello darà spazio anche alla ricerca etnomusicologica di Andrea Nerone (già Musica Nova) tra la piana del Volturno e quella del Garigliano, già Terra di Lavoro; ai canti del Cilento con Paola Salurso e alla musica del sud Italia con Rosalba Santoro cantante di Santeramo in Colle, paese al confine tra Puglia, Calabria e Basilicata. Si esibiranno nelle danze: Erminia Parisi, Emilia Meoli, Ashai Lombardo Arop e Enzo Esposito detto Tammurrièllo.
Tante le iniziative collaterali come lo stage di danze popolari i cui partecipanti saranno invitati al ballo notturno. Per chi volesse aspettare l’alba magica del 16 agosto, gran finale di balli sul tamburo da parte di paranze spontanee.
La grande novità della Notte della Tammorra 2019 è la presenza di Peppe Barra. Il celebre artista partenopeo si esibirà per la prima volta sul palco della manifestazione insieme alla sua band formata da Paolo Del Vecchio alla chitarra, Ivan Lacagnina alla batteria, Giorgio Mellone al violoncello, Sasà Pelosi al basso e Luca Urciolo alla fisarmonica. “Ho studiato le tammurriate e il tamburo per 50 anni insieme alla Nccp e Roberto De Simone. – ha raccontato Peppe Barra – La Notte della Tammorra è una notte di gioia e felicità ma anche una notte di oblio per lasciarci alle spalle e dimenticare quello che questa brutta politica ci sta mostrando negli ultimi tempi. Proporrò durante la serata un po’ del mio repertorio e del mio gioco e cercheremo di divertirci tutti insieme”.
Direttamente dal “Museo e Festival della Zampogna” di Villa Latina arriveranno i suonatori di zampogne, organetti, ciaramelle e danzatrici del basso Lazio diretti dal maestro Domenico Fusco con Diego Fusco, Angelo Fusco, Luca Petrilli, Salvatore Sarda che indosseranno abiti tipici della zona con i famosi “scarpitti”. Al suono di Saltarelli e Ballarelle danzeranno Maya Tedesco, Marilena Norato, Lorenza Di Stefano e Cinzia Zomparelli. Carlo Faiello e la sua Banda Dionisiaca poi accoglieranno sul palco Giovanni Mauriello(con il figlio Matteo e la cantante Marianita Carfora), voce storica e co-fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare; Nello Daniele e Maurizio Capone presenze artistiche ‘diversamente folk’; inoltre, alcune tra le più belle voci napoletane come Fiorenza Calogero e Patrizia Spinosi e Marcello Vitale alla chitarra battente.
Faiello darà spazio anche alla ricerca etnomusicologica di Andrea Nerone (già Musica Nova) tra la piana del Volturno e quella del Garigliano; ai canti del Cilento con Paola Salurso e alla musica del sud Italia con Rosalba Santoro cantante di Santeramo in Colle, paese al confine tra Puglia, Calabria e Basilicata. Si esibiranno nelle danze: Erminia Parisi, Emilia Meoli e Enzo Esposito detto Tammurrièllo. Tante le iniziative collaterali come lo stage di danze popolari i cui partecipanti saranno invitati al ballo notturno. Per chi volesse aspettare l’alba magica del 16 agosto, gran finale di balli sul tamburo da parte di paranze spontanee.
L’Arte Musicale dell’ alta Terra di Lavoro torna alla Capitale, Napoli, dopo 2 secoli e mezzo alla Corte di Re Carlo ma questa volta non è Carlo di Borbone di Napoli ad aspettarli ma sarà Carlo Faiello, direttore artistico dell’ evento “La Notte della Tammorra” organizzato dall’ Ass. “Il Canto di Virgilio” che si terrà il 15 agosto 2019 a Napoli alla rotonda Diaz su lungomare Caracciolo.
L’evento da molti anni è diventato una tappa fissa della musica, non solo popolare, di tutta l’Italia Peninsulare, una volta Regno di Napoli, per volontà di Carlo Faiello che ha faticosamente recuperato lo spirito che animava la gloriosa festa di Piedigrotta, sostituì quella orgiastica di origine pagana pre-cristiana, che una volta l’anno e per molti secoli, accoglieva in quei pochi giorni tutti i musicanti, cantori, ballatrici e ballatori, termini che si usavano per il mondo della musica popolare, che da tutto il Regno arrivavano in pellegrinaggio a rendere omaggio alla Madonna di Piedigrotta per poi esibirsi con la loro musica e i loro balli; la Festa di Piedigrotta ha anticipato di alcuni secoli quello che oggi è l’Oktoberfest e i Festival sparsi in giro per il mondo. Carlo Faiello artista napoletano a 360 gradi illustre figlio della “Scuola Musicale Napoletana” che gli addetti ai lavori chiamano semplicemente “La Scuola”, ha dato il titolo “La Notte della Tammorra” per rendere omaggio alla sua amata città e alla sua amata terra ma ha voluto che divenisse anche un incontro tra tutte le arti musicali popolari del sud della Penisola Italica che si esibiscono in purezza prima del suo concerto. Inconsapevolmente Carlo Faiello ha ereditato, cosa vuol dire fidarsi e farsi guidare dalla propria anima che ti porta in una strada a te sconosciuta, anche il “modus operandi” dei Borbone che furono i primi che portarono i Lazzari e la Musica Popolare a Corte quando a palazzo Reale si festeggiavano la nascita degli Infanti e l’affiancarono alla Musica Importante, quella del San Carlo per intenderci confermando e rinnovando il “sacro e profano” che a Napoli ha la sua sede naturale. In pochi sanno che Ferdinando IV quando andò a Taranto per una visita diplomatica rimase folgorato dal ritmo della “PizzicaPizzica” e volle che fosse trascritta per farla diventare, come spesso ci ricorda il M.so Enzo Amato, musica “Esatta” per affiancarla alle più note “Tarantelle” e “Tammurriate”. Stessa cosa accadde quando ascoltò per la prima volta il “Salterello” di cui rimase rapito e volle che seguisse la stessa sorte della “PizzicaPizzica” facendolo trascrivere e pretese che le suddette musiche venissero suonate al suo funerale insieme alla Tarantella e alla Tammurriata “(Lettera di. FERDINANDO. QUARTO DI BORBONE a suo figlio. Francesco, dicembre 1820). …. donò al consorte e all’intero reame …… beffardo funerale alla misera …… specie di salterello campagnolo, …… tenevano spettacoli di tarantella e..”
Carlo Faiello seguendo il suo istinto di artista napoletano e grande personaggio di Cultura che non l’assorbe ma la crea, dopo che nelle precedenti edizioni ha portato a Napoli musiche del Cilento, del Salento, della Calabria, del Gargano e della Sicilia quest’anno ha voluto anche la musica popolare dell’alta Terra di Lavoro, degli Abruzzi, del Molise e dei territori che una volta confinavano con il Regno di Napoli che sono il Saltarello o Salterello e Ballarella. Gli artisti che hanno avuto il piacere e l’onore di essere stati scelti da Carlo Faiello a rappresentare l’alta Terra di Lavoro sono delle vere eccellenze che da anni spendono la propria vita nel conservare e trasmettere le vere tradizioni musicali, e non solo, del nostro territorio. I Musicanti vengono dalla Valle di Comino, in Terra di Lavoro, per l’esattezza da Villa Latina, una volta e per molti secoli Agnone, luogo che da i natali a grandi Zampognari che da tempo immemore diffondono la propria Musica in tutto il mondo che a Napoli divenne arte, avranno i nomi di Domenico Fusco alla Zampogna a Chiave, Diego Fusco alla Ciaramella, Angelo Fusco alla Zampogna, Petrilli Luca al Tamburello e Salvatore Sarda all’Organetto che indosseranno gli abiti tipici della zona con i famosi “Scarpitti” ai piedi noti anche perché indossati dai Briganti Insorgenti. Alle danze si esibiranno le “Ballatrici” che avranno il nome di Maya Tedesco, Marilena Norato, Lorenza Di Stefano e Cinzia Zomparelli. Con queste premesse, che ad alcuni possono sembrare esagerate o di parte, vi invitiamo a venire il 15 agosto ’19 a Napoli alla “Notte della Tammorra” perché non sarà un normale concerto ma una grande festa non popolana ma Popolare scritto per l’appunto con la P maiuscola dove tutti saranno protagonisti e ci sarà da divertirsi.
Real Casa Santa dell’Annunziata – Via
Annunziata 34, Napoli
Rassegna di spettacoli dall’ 8 al 18 agosto 2019
Da giovedì 8 a domenica 18 agosto, il Cortile
della Real Casa Santa dell’Annunziata aprirà al pubblico il suo magnifico
cancello cinquecentesco e si trasformerà ancora una volta in uno spazio
dedicato alla musica e al teatro, palcoscenico di eccezione su cui si
esibiranno per undici serate di seguito i grandi interpreti della tradizione
classica napoletana.
Promossa e sostenuta dall’Assessorato alla
Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, nell’ambito del programma
dell’Estate a Napoli 2019, la rassegna“Estate al Cortile” è realizzata
dall’Associazione Il Canto di Virgilio.
Serate di musica colta, popolare e classica si
alterneranno a spettacoli teatrali offerti gratuitamente al pubblico di
cittadini e turisti che potrà godersi in uno dei luoghi più suggestivi del
centro storico della città, il meglio della produzione artistica della
tradizione classica napoletana.
PROGRAMMA
Giovedì 8
agosto ore 21.00 Antonella
Morea
“Mamma” di Annibale Ruccello
“Mamma” piccole tragedie minimali di
Annibale Ruccello, regia di Geredo D’Andrea,
e’ un testo a più voci raccontate da una sola
attrice :Antonella Morea. Tante mamme e la loro crudeltà, follia, le favole
nere e la crisi profonda di uno status femminile, talvolta difficile e perverso.
Mamme che poi via si trasformano, nei vari episodi, in figure irrimediabilmente
corrotte dai mass-media, una folla di donne attorniate da ragazzini che si
chiamano Deborah, Samanta, Morgan, nelle cui conversazioni si confondono
messaggi personali, echi televisivi, slogan di rotocalchi; dove la pubblicità
si sovrappone alle confidenze, le telenovelas alla sfera privata e gli inni
liturgici alle canzonette di Sanremo. Fanno da contrappunto musicale brani
famosi dedicati alle mamme. Fisarmonica Vittorio Cataldi.
Venerdì 9
agosto ore 21.00 Lalla
Esposito e Massimo Masiello
” ‘E primme vase tuoje l’aggio avute
io”
L’amore di un uomo e di una donna, in forma di
concerto-spettacolo per uno dei più grandi geni del 900: Raffaele Viviani.
Attraverso le loro voci prendono forma i suoi
innamorati,i guappi, le pro storie. …gli angeli della sua drammaturgia che
chiedono una speranza (da ultimi) per continuare a sperare per vivere.
Un viaggio tra le parole e la vita di Raffaele
Viviani. Attore, commediografo, compositore, poeta e scrittore italiano, egli
intendeva portare in scena la verità, la miseria, l’ingiustizia, e marchiò le
sue sceneggiature e le sue canzoni con una lingua scarna, aspra e tagliente,
ben lontana dallo stile che faceva del teatro colto un’esclusiva delle classi
più agiate, riuscendo perciò a coniugare contenuti profondi ad una possibilità
di fruibilità da parte di tutti. Al piano Luigi Tirozzi
Sabato 10
agosto ore 21.00 Mario
Maglione
‘E stelle ‘e Napule
Nella notte di San Lorenzo, il maestro Mario
Maglione propone un concerto di canzoni classiche napoletane dal titolo ‘E
Stelle ‘e Napule. Lo spettacolo promuove la magia della canzone classica
napoletana. Le melodie classiche cantate da Mario Maglione suscitano forti
sensazioni grazie alla sua bravura nel coinvolgere il pubblico. L’artista,
accompagnato dai suoi musicisti, attraverserà e percorrerà i momenti più
intensi e significativi della storia della canzone classica e popolare
napoletana. Il periodo proposto, va dalla fine del ‘600 ai giorni nostri.
In questo arco di tempo, lo spettacolo evidenzierà
nelle varie fasi, i percorsi e le evoluzioni di quest’arte fatale considerata
patrimonio culturale mondiale.
Celebre in tutto il mondo, la canzone classica
napoletana va oltre i luoghi di appartenenza, divenendo patrimonio comune e
dunque linguaggio universale.
Chitarra- Michele Cordova, Fisarmonica – Andrea
Bonetti
Domenica
11 agosto ore 21.00 Patrizia
Spinosi
“Il mare di fronte” Cantando Napoli dall’altra
parte
Se cantiamo lontano dalla nostra città ci assale
quella dolce malinconia che ha caratterizzato il canto di tutti quelli che nel
secolo scorso l’hanno lasciata.
Con questo concerto Patrizia Spinosi entra nelle
pieghe di un repertorio di struggente passione. La stessa che infondevano gli
interpreti del passato nelle loro esecuzioni, passando, dunque, per Di Giacomo,
Pisano, Libero Bovio, attraversando il repertorio di Gilda Mignonette.
Quando Napoli ci appare “dall’altra parte”,
quando la sentiamo e viviamo da lontano, riusciamo a mettere in un angolo la
timidezza che, per pudore di tutta la retorica intorno alla città e le sue
canzoni, non riesce a liberare le emozioni di chi la canta.
Ė il momento, invece, di spiegare la voce e
aprire il cuore ai poeti e ai compositori senza più riserve, vivendo
intimamente la “semplicità” e la forza di tutto l’amore che hanno raccontato.
La Spinosi ha maturità vocale e teatrale, una
grande forza espressiva e saprà far innamorare il pubblico con ogni parola
parlata, con tutte le note cantate.
Un concerto entusiasmante, che scompiglia il
cuore di chi lo ascolta.
Arrangiamenti – Michele Bone’, Chitarra –
Gennaro Esposito
Lunedì 12
agosto ore 21.00 Iolanda
Schioppi
“TROIANE – Figlie di un Dio minore ?”
Testo di Iolanda Schioppi da Euripide Regia di
Iolanda Schioppi
E’ uno spettacolo teatrale in lingua napoletana,
nato da uno studio che affonda le sue radici nella storia e nelle origini del
teatro. L’autrice, Iolanda Schioppi, pone le basi per una riflessione sul tempo
e il suo ripresentarsi nel presente in maniera puntuale, come se l’umanità
intera fosse prigioniera di un incantesimo da sciogliere. Il testo prende a
pretesto il mito e la storia delle Troiane, per tessere un tessuto
contemporaneo che da voce all’amore, alla vulnerabilità della condizione umana,
al potere, alla distruzione, al desiderio di libertà, all’assoggettamento e al
dolore struggente di chi non ha forza e voce per essere sentito o vendicato
ponendo l’attenzione alla lotta contro ogni forma di dominio.
In scena con Iolanda Schioppi, Agnese Laurenza e
Caterina Giugno
Martedì
13 Agosto ore 21.00 Aurora
Giglio
La Notte della Posteggia Napoletana
La notte della posteggia napoletana dedicata ad
una delle massime espressioni della canzone napoletana. Uno spettacolo musicale
che vuole essere un riconoscimento ad un’ antica forma di spettacolo estemporaneo
attraverso un vastissimo repertorio che si estende dalle più note canzoni
classiche napoletane a dei veri e propri tesori della tradizione partenopea
attraverso “macchiette”, momenti di poesia e non solo.
Fisarmonica – Vittorio Cataldi, Chitarra – Edo
Puccini
Mercoledì
14 agosto ore 21.00 Matteo
Mauriello
Soirèe Napoletana
Fantasia di versi, prosa e musica
Un viaggio attraverso storie, luoghi, canzoni e
personaggi del nostro Sud che hanno segnato un’epoca, l’epoca delle
emigrazioni, ma allo stesso tempo il secolo d’oro, la “belle epoque”.
La Napoli di un tempo che fu… che ci sembra così
lontana, ma che invece è così vicina, così presente nei nostri sguardi, nel
nostro vissuto e nei nostri animi.
“Soirèe Napoletana” traccia quindi un percorso
storico di questo immortale e affascinante popolo che ha abitato vicoli,
piazze, che ha dovuto abbandonare questo mare e questa terra per necessità e
che ha infinitamente amato questa nostra meravigliosa città, dominatrice e
dominata.
Chitarra- Sossio Arciprete, Voce- Marianita
Carfora
In scena Matteo Mauriello Attore- Cantante –
Chiara Di Girolamo voce – Sossio Arciprete Chitarra ed effetti – Vinceno
Laudiero flauto
Giovedì
15 agosto ore 21.00 Ciro
Capano & Orchestra
Suoni e Sospiri di Napoli
Recital di Canzoni Classiche Napoletane
Ciro Capano, bravissimo cantante /attore nel suo
“Suoni e Sospiri di Napoli”, recital di Canzoni Classiche Napoletane,
ripercorre a ritroso i fasti della canzone classica napoletana dell’Ottocento e
del Novecento: da Salvatore Di Giacomo a Libero Bovio, da Vincenzo Russo a
Roberto Murolo, da Ernesto Tagliaferri a Salvatore Gambardella fino a Raffaele
Viviani, passando attraverso i vari stili di questi autori. II tutto è filtrato
dal punto di vista di un artista che conosce l’importanza della memoria e del
tenerla viva.
Venerdì
16 Agosto ore 21.00 Lello
Ferraro
«Contacunte»
Miti, Storie e Leggende tratti dalla tradizione
dei Cantastorie
Che sia cantata o raccontata è la favola il tema
principale a cui si ispira questo concerto di musica popolare. Sui ritmi e
sulle melodie che caratterizzano la nostra tradizione verranno evocati i Miti,
le Leggende e i Personaggi che popolano il mondo delle nostre fiabe.
In scena il Cantastorie che, accompagnato da
bravissimi musicisti, si attiverà nell’intento di stabilire una relazione con
il pubblico.
Il tutto orientato alla comunicazione essenziale
del racconto in musica; una narrazione di antica memoria, leggera e delicata,
sempre più oscurata dai ritmi turbolenti dei mass-media odierni.
Giovanni Leonetti -chitarre e plettri; Francesco
Migliaccio-Fisarmonica;
Fabio Soriano- ciaramella, flauti.
Sabato 17
Agosto ore 21.00 Fiorenza
Calogero
“Vento del Sud”
Voce mediterranea inconfondibile, che nella sua
ventennale carriera tra l’altro è stata tra le colonne de La Gatta Cenerentola
di Roberto De Simone e di Passione di John Turturro, Fiorenza Calogero con
“Vento del Sud” parla di tutto quello che il vento del Mediterraneo, grande
fucina nella quale le culture sono nate fondendosi nell’accoglienza, può
portare. Parla della fortuna di essere gente del viaggio e dello spostamento.
Fiorenza Calogero – Voce e percussioni, Marcello
Vitale- Chitarra battente Carmine Terracciano -Chitarra napoletana
Domenica
18 Agosto ore 21.00 Enzo
Amato
Neapolitanata
Arie fuori e dentro al Palazzo
Saranno protagonisti del Concerto di chiusura,
Gabriella Colecchia, (una delle più interessanti voci italiane, vincitrice del
prestigioso Luciano Pavarotti International Voice Competition di Philadelphia
ed interprete di grandi opere in tutto il mondo che si è esibita in prestigiosi
teatri tra cui il Teatro Real di Madrid, il Teatro Coliseo di Buenos Aires e il
Teatro San Carlo di Napoli), il chitarrista Francesco Scelzo, ed Enzo Amato, (chitarrista
, compositore e direttore d’orchestra, conosciuto per la sua immensa passione
per il Settecento Musicale Napoletano).
Il Concerto ha come titolo Neapolitanata: Arie
fuori e dentro al Palazzo e presenterà brani colti e popolari di Giovanni Paisiello,
Niccolò Piccinni, Saverio Mercadante, Gaetano Donizetti, Gioacchino Rossini e
Anonimi in voga nel Settecento al tempo dei Borbone
Gabriella Colecchia – Mezzosoprano
Enzo Amato e Francesco Scelzo- Chitarre
Tutte le sere dalle ore 20.30 alle 21.00 “ Una Partenope narrata” a cura di Antonio Faiello Show
Info : 0813425603 infoeventi@domusars.it addetto stampa : Enrica Buongiorno