Il
Circolo di San Michele Arcangelo in collaborazione con l’ ”Ass. Id. Alta Terra
di Lavoro” e l’associazione culturale “L’Albero di Holda” organizza presso la sede del Circolo sito a
Gallo, frazione di Roccamonfina, il giorno 30 marzo 2019 alle ore 17:30, la
rappresentazione teatrale, un inedito e per la prima volta in provincia di
Caserta , “Voci, Suoni e Canti di
Briganti in Terra di Lavoro”.
Con l’avvento
dell’illuminismo e del razionalismo l’uomo cerca di spiegare e interpretare la
realtà e se stesso attraverso la ragione e il pensiero con il solo risultato di
aver portato la mente umana in un labirinto senza via d’uscita e con il
decadimento dell’ uomo inversamente proporzionale allo progresso tecnologico e
scientifico, i protagonisti dello spettacolo hanno l’ardire e la presunzione di
cavalcare il tentativo di Ovidio nella “Metamorfosi” di indagare la realtà e di spiegarla
attraverso il mito.
La nostra terra, la Terra di Lavoro che è
la provincia più antica d’Italia e forse d’Europa, che nel Regno di Napoli ha
raggiunto il suo massimo splendore, dove nasce prima il Mito e poi la storia,
che durante la nascita dell’Unità d’Italia e dell’invasione dell’esercito
giacobino Francese nel 1799 ha visto come protagonisti personaggi che la
vulgata dominante ha etichettato, in senso dispregiativo, come Briganti ma che
in realtà sono stati soltanto degli insorgenti che hanno difeso le proprie
radici, la propria identità e la propria storia fino ad arrivare all’estreme
conseguenze.
Verranno narrate le gesta di Fra’ Diavolo,
Berardo Tancredi, Cosimo Giordano, Rosa Antonucci, Michelina Di Cesare e
Domenico Fuoco che a differenza dei personaggi Omerici non sono di fantasia ma
sono realmente esistiti, divenuti eroi per come hanno vissuto e dei Miti per
come sono morti. L’unico personaggio di fantasia è “Marietta” che è comunque
esistita in quegli anni tragici nelle donne del circondario di Sessa e delle
terre molisane che cercavano di salvarsi dalla violenza degli “scauzacani”
piemontesi.
Tra i
protagonisti dello spettacolo ci sarà il gruppo musicale popolare “La Controra”
di Loredana Terrezza e Silvano Boschin
che con un repertorio di più di 500 brani di musica tradizionale calcano le
scene di tutta Italia da più di 20 anni.
La
voce narrante maschile sarà quella di Raimondo Rotondi che reciterà testi
scritti dall’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e da lui liberamente tradotti in
lingua Laborina, lingua che si parla in Terra di Lavoro. Si ricorda che la
Terra di Lavoro iniziava a Sora e terminava a Nola.
La
voce narrante femminile sarà quella di Loredana Terrezza che reciterà anch’ella
in lingua Laborina testi scritti dall’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e sempre
liberamente tradotti da Raimondo Rotondi.
Ci saranno come ospiti d’onore alla recitazione, Elena Sorgente da Cellole e Cinzia Zomparelli da Cassino e come musicista Francesco Smirne
L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 23 marzo alle ore 17;00 presso il Castello Ducale di Minturno organizza in collaborazione con il “Comitato Luigi Giura” e con il Comune di Minturno un importante convegno “IL 1799 E LA REPUBBLICA NAPOLETANA TRAETTO E SCAVOLI:STRAGI E DEVASTAZIONE”
Interverranno Eduardo Esposito del Comitato “Luigi Giura”, Claudio
Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico,
saggista, membro della Società di Storia Patria di Napoli e Terra di Lavoro e
Pres. dell’Ist. Di Ricerca delle Due Sicilie.
Per i saluti istituzionali interverrà il Sindaco di Minturno Gerardo
Stefanelli
Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta
di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da
Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale
Ruffo”
E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere:
c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa
opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione
originale.
Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio
introduttivo a firma del suddetto storico Fernando
Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la
straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo
a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata
reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti
strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.
Una vicenda che la vulgata storiografica dominante non ha trattato, nel
corso degli anni, con la dovuta obiettività, gettando sulla stessa una densa
patina di oblio.
La preziosa cronaca di Petromasi,
invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto
interessarono anche il territorio del Cilento e la stessa Calabria senza mai
sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.
Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum”
a livello nazionale, considerato che “Michele
Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” e il Popolo
di Traetto sono stati principali protagonisti di quel tumultuoso semestre e
considerato che l’allora Traetto, oggi Minturno, anche in questa vicenda ha
scritto una importante pagina di storia universale è importante che i
Minturnesi si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora
oggi resta assai poco conosciuta.
Raimondo Rotondi reciterà in lingua Laborina monologhi teatrali
L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 9 marzo alle ore 17;00 presso la Sala
Consiliare del Comune di Castelforte organizza in collaborazione con il Comune
di Castelforte un importante convegno “LE
INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO E A CASTELFORTE NEL 1799”
Interverranno Lo storico Almerindo Ruggiero, Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico, saggista, membro della Società di Storia Patria di Napoli e Terra di Lavoro e Pres. dell’Ist. Di Ricerca delle Due Sicilie.
Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta
di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da
Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale
Ruffo”
E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere:
c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa
opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione
originale.
Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio
introduttivo a firma del suddetto storico Fernando
Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la
straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo
a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata
reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti
strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.
Una vicenda che la vulgata storiografica dominante non ha trattato, nel
corso degli anni, con la dovuta obiettività, gettando sulla stessa una densa
patina di oblio.
La preziosa cronaca di Petromasi,
invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto
interessarono anche il territorio del Cilento e la stessa Calabria senza mai
sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.
Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum”
a livello nazionale, considerato che “Michele
Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti
di quel tumultuoso semestre e considerato che Castelforte anche in questa
vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che
la comunità di Castelforte si accosti ad una vicenda storica, quella del 1799,
che ancora oggi resta assai poco conosciuta.
Lo scorso 2 marzo, alle ore 17, presso la sala consiliare del Comune di Itri, si è tenuta la presentazione del libro “Storia della spedizione dell’eminentissimo cardinale D. Fabrizio Ruffo” d Domenico Petromasi, edito nel lontano 1801, per i tipi di Vincenzo Manfredi, e ristampato, in copia anastatica, a cura e con un saggio introduttivo dello storico roccaseccano Fernando Riccardi; saggio che narra l’impresa del Vicario Generale di Sua Maestà Ferdinando IV di Borbone, che riesce, senza uomini, all’inizio, e senza mezzi, al riacquisto del reame di Napoli, strappandolo ai Napoleonidi.
L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 2 marzo alle ore 17;00 presso la
Sala Consiliare del Comune di Itri organizza in collaborazione con l’Ass.
Archeologica Ytri e con il patrocinio del Comune di Itri un importante convegno
“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN
TERRA DI LAVORO E A ITRI NEL 1799”
Interverranno Lo storico e Vice Pres. dell’Ass. Archeologica Ytri,
Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi
storico, saggista, membro della Società di Storia Patria di Napoli e Terra di
Lavoro e Pres. dell’Ist. Di Ricerca delle Due Sicilie.
Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta
di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da
Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale
Ruffo”
E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere:
c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa opera,
ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione
originale.
Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio
introduttivo a firma del suddetto storico Fernando
Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la
straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo
a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata
reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti strada
facendo sotto l’emblema della Santa Croce.
Una vicenda che la vulgata storiografica dominante non ha trattato, nel
corso degli anni, con la dovuta obiettività, gettando sulla stessa una densa
patina di oblio.
La preziosa cronaca di Petromasi,
invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto
interessarono anche il territorio del Cilento e la stessa Calabria senza mai
sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.
Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre e considerato che Itri anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che gli Itrani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta.
Lo spettacolo del 4 di Gennaio 2019, che s’è tenuto al Teatro Federico II di Roccad’Arce, ha riscosso un successo inaspettato con un consenso di pubblico e di critica, di seguito il video integrale di …. “VOCI, SUONI E CANTI DI BRIGANTI IN TERRA DI LAVORO”