Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

A MONTERODUNI CON IL CARD. RUFFO E FRA DIAVOLO ANCHE IL BARONE GIULIO DE IORIO FRISARI

Posted by on Gen 24, 2019

A MONTERODUNI CON IL CARD. RUFFO E FRA DIAVOLO ANCHE IL BARONE GIULIO DE IORIO FRISARI

L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 26 gennaio alle ore 17;00 in collaborazione con l’Azienda Dolceamaro Srl di Claudio e Silvano Papa presso Il Castello Pignatelli della Leonessa a Monteroduni (IS) organizza un importante convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799”

    Interverranno il Sindaco di Monteroduni Dr. Custode Russo, Claudio Papa Amm. Azienda Dolceamaro Srl  , Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico saggista e membro della Società Napoletana di Storia Patria e della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro e il Barone Giulio De Iorio Frisari

     Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale Ruffo

     E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere: c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione originale.

     Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio introduttivo a firma del suddetto storico Fernando Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.

     La preziosa cronaca di Petromasi, invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto interessarono anche il territorio del Molise e della Terra di Lavoro senza mai sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.

     Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre anche in provincia di Isernia e considerato che il Molise anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che i Molisani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta.

Cassino, 24 gennaio 2019

Claudio Saltarelli

Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro

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“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799” A MONTERODUNI

Posted by on Gen 23, 2019

“LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799” A MONTERODUNI

L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 26 gennaio alle ore 17;00 in collaborazione con l’Azienda Dolceamaro Srl di Claudio e Silvano Papa presso Il Castello Pignatelli della Leonessa a Monteroduni (IS) organizza un importante convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI IN TERRA DI LAVORO E IN MOLISE NEL 1799”

    Interverranno il Sindaco di Monteroduni Dr. Custode Russo, Silvano Papa Amm. Azienda Dolceamaro Srl  , Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi storico saggista e membro della Società Napoletana di Storia Patria e della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro.

     Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale Ruffo

     E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere: c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione originale.

     Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio introduttivo a firma del suddetto storico Fernando Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.

     La preziosa cronaca di Petromasi, invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto interessarono anche il territorio del Molise e della Terra di Lavoro senza mai sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.

     Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre anche in provincia di Isernia e considerato che il Molise anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che i Molisani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta.

Cassino, 23 gennaio 2019

Claudio Saltarelli

Associazione Identitaria “Alta Terra di Lavoro”ܐ

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22 e 23 Gennaio 1861 Scurcola Marsicana non dimentica

Posted by on Gen 20, 2019

22 e 23 Gennaio 1861 Scurcola Marsicana non dimentica

19 gennaio ’19 giornata importante per Scurcola Marsicana che se non ha timore di scadere nella retorica potremmo definire storica.

L’ Ass. Id. Alta Terra di lavoro, presente con Domenico Alonzi, Mario Salucci, Geri De Luca e Claudio Saltarelli, ha chiesto che si celebrasse una messa a suffragio dei martiri Scurcolani ammazzati dall’esercito Piemontese invasore nei giorni 22 e 23 gennaio dl 1861 e che si offrisse un cuscino di fiore alla Cappella delle Anime Sante del Purgatorio dove l’eccidio è stato commesso.

Fin qui nulla di strano e di straordinario ma dopo aver assistito che una numerosa folla, che per la prima volta ascoltava il tragico episodio, sotto la pioggia ha pregato, ricordato e accompagnato il suddetto cuscino nella Cappella personalmente lo definisco un momento storico per la comunita di Scurcola Marsicana.

Se ciò è avvenuto in una cornice sacra lo dobbiamo principalmente al parroco Don Nunzio D’Orazio che fin dal primo momento che abbiamo richiesto la funzione s’è prodigato e impegnato per la riuscita della giornata e un applauso sincero va certamente all’Amministrazione Comunale di Scurcola Marsicana che non solo ha fin da subito mostrato attenzione per quello che si voleva fare, ma è stata presente con emozionata partecipazione nella persona del Sindaco Maria Olimpia Morgante e dell’Ass. alla Cultura Francesco Tortora e il consigliere con delega alla cultura Franco Farina

Un ringraziamento va alla Confraternità delle Anime Sante del Purgatorio e al Priore Matteo Andreoli che ci ha permesso di lasciare il cuscino di fiori alla Cappella dove è avvenuto l’eccidio e un saluto particolare va Fausto Vincenzo Colucci uno Scurcolano molto vicino alla sua comunità che ha dimostrato il suo affetto passando una vita a ricercare e a scrivere  i fatti che ha visto protagonista Scurcola fin dalle Insorgenze del 1798 dimostrando enorme capacità e di avere uno stile tipicamente “Vichiano” per l’approccio scientifico che ha nei suoi studi.

Di seguito brevi ma significativi video

Claudio Saltarelli  

 



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MESSA A RICORDO DEI CADUTI DI SCURCOLA MARSICANA DEL 1861

Posted by on Gen 18, 2019

MESSA A RICORDO DEI CADUTI DI SCURCOLA MARSICANA DEL 1861

Sabato 19 gennaio 2019 alle ore 17:00, presso la Chiesa di Santa Maria della Vittoria di Scurcola Marsicana, verrà celebrata una messa a ricordo della strage avvenuta alla Cappella delle Anime Sante il 22 e 23 gennaio del 1861.

L’esercito invasore Piemontese a seguito della reazione del popolo Duosiciliano che anche in Abruzzo fu decisa e violenta, a Scurcola Marsicana represse la reazione insorgente brigantesca ammazzando un numero imprecisato di contadini, non meno di 80, nella Cappella delle Anime Sante.

Alla fine della cerimonia l’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro offrirà un cuscino di fiori nel luogo della strage.

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DOMENICO FUOCO DI MAURIZIO ZAMBARDI

Posted by on Gen 16, 2019

DOMENICO FUOCO DI MAURIZIO ZAMBARDI

COMUNICATO STAMPA

San Pietro Infine (CE), sabato 19 gennaio 2019 Presentazione del libro “Il capobrigante Domenico Fuoco tra storia e leggenda” di Maurizio Zambardi Sabato prossimo, 19 gennaio 2019, alle ore 17,30, presso la Sala Convegni del Municipio di San Pietro Infine, sarà presentato il libro “Il capobrigante Domenico Fuoco tra storia e leggenda – Brigantaggio postunitario in Alta Terra di Lavoro” di Maurizio Zambardi, edito con le Edizioni Eva e sotto l’egida del CDSC (Centro Documentazione e Studi Cassinati). La presentazione è organizzata dall’Associazione culturale “Ad Flexum” di San Pietro Infine. Un corposo volume che viene dato alle stampe dopo anni di approfondite ricerche condotte con certosina pazienza dall’autore in vari archivi statali e biblioteche, senza però tralasciare quanto tramandato oralmente di generazione in generazione nel suo paese di origine, San Pietro Infine, e nei paesi limitrofi. Un periodo buio, quello nel decennio postunitario, in cui nel meridione d’Italia imperava una vera e propria “guerra civile”, volutamente sottaciuta o distorta dai vincitori. Una guerra dove i veri perdenti furono in realtà i contadini e la povera gente, che povera era e ancora più povera rimase dopo l’Unità. Una guerra che mise uomini contro uomini che invece sarebbero dovuti essere fratelli di Patria, perché l’Unità d’Italia non fu condotta in maniera pacifica ma, in barba ad ogni forma di diplomazia, con una vera e propria annessione forzosa di un Regno, quello delle Due Sicilie, a cui nemmeno fu dichiarata guerra. Questo è tanto altro è trattato nel libro di Maurizio Zambardi, e a parlarne sabato prossimo saranno, Mariano Fuoco, sindaco di San Pietro Infine, Fernando Riccardi, storico e giornalista, Aldo Cervo, scrittore, Mariagrazia Valente, direttrice delle Edizioni Eva, e Benedetto Vecchio, leader dei Musicisti del Basso Lazio (MBL). A coordinare i lavori sarà Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del CDSC. Durante la presentazione saranno presenti alcuni figuranti in abiti da briganti, facenti capo all’Associazione Historicus di Caspoli di Mignano Montelungo.

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NEL CENTRO STORICO DI NAPOLI, LA RIEVOCAZIONE DELL’ANTEFATTO DEL PATTO CON SAN GENNARO

Posted by on Gen 9, 2019

NEL CENTRO STORICO DI NAPOLI, LA RIEVOCAZIONE DELL’ANTEFATTO DEL PATTO CON SAN GENNARO

Oltre 25 milioni di devoti in tutto il Mondo, decine di Comuni che l’hanno eletto come Santo Patrono: il Culto di San Gennaro rappresenta una “anomalia”
tutta napoletana e caratterizza l’Identità non solo dei cittadini napoletani ma continua a preservare un legame veramente di sangue con milioni di emigranti e dei loro discendenti sparsi nell’intero Pianeta. Basti pensare, ad esempio, alla grandiosa festa
che ogni anno, in onore di San Gennaro si tiene a New York, per comprendere il valore di questa Devozione che meriterebbe sicuramente il riconoscimento come Patrimonio dell’Umanità da tutelare e da salvaguardare!
E una particolarità, tutta napoletana nei confronti di un Santo; il legame “viscerale” tra il Patrono principale e il suo Popolo tutto, è dato
dalla Eccellentissima Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro: un ente laico nato da un vero e proprio contratto sottoscritto e certificato dalla presenza di un notaio nel lontano 1527 quando la Città s’impegnò a costruire la grandiosa Cappella
all’interno della Cattedrale e che custodisce il preziosissimo Tesoro, famoso in tutto il mondo!
Sabato 12 gennaio 2019, nel 492° anniversario di quell’evento storico che sancì
definitivamente la lunga ininterrotta storia di fede e devozione verso San Gennaro, nel Centro Storico di Napoli, le Associazioni “I Sedili di Napoli”; “Fantasie d’Epoca”; “Musica Reservata” e “Pistonieri Santa Maria del Rovo”, insieme alla “Proloco di Notaresco”,
e “Liceo Braucci di Caivano”, grazie alla collaborazione dei Complessi Monumentali di San Domenico Maggiore e San Lorenzo Maggiore, col patrocinio morale del Comune di Napoli, Curia Arcivescovile di Napoli,Cappella del Tesoro di San Gennaro e ANCOS Confartigianto, rievocheranno la decisione assunta degli Eletti dei Sedili di Napoli, di convocare un notaio per sottoscrivere, col Santo Patrono, un vero e proprio contratto certificato!
La rievocazione vedrà un corteo storico in abiti cinquecenteschi (realizzati dalla nota sartoria di Francesca Flaminio) che, recando un artistico
busto offerto dalla prestigiosa Bottega di Arte Presepiale Petrucciani di San Gregorio Armeno,
si muoverà alle 10:30 dalla Basilica di San Domenico Maggiore, attraverserà Via San Biagio dei Librai e Via San Gregorio Armeno per raggiungere la Basilica di San Lorenzo Maggiore e la Sala Sito
V del Complesso Monumentale che ospita la Neapolis Sotterrata, all’interno della quale, (testi e recitazione di Angelantonio Aversana e Salvatore Leonangelo) con le musiche rinascimentali di Musica Reservata, si svolgerà il racconto della seduta del “Parlamento”
dei Sedili che decretò il contratto! Il testo del contratto sarà poi letto e commentato da uno dei diretti discendenti di quei sottoscrittori, il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, famiglia patrizia che nel 2018 ha compiuto i 1000 anni e che era iscritta
nel Sedile di Montagna.
A seguire, la Pro loco di Notaresco, cittadina abruzzese legata a Napoli dalla famiglia Acquaviva d’Aragona iscritta nel Sedile del Nido o Nilo,
presenterà il libro di Riccardo d’Eustachio: “Monsignor Giuseppe Acquaviva e la Notaresco del Seicento”, con gli interventi dell’antropologa Alessandra Gasparroni e lo storico Sandro Galantini.
Per maggiori informazioni sul programma :
www.sedilidinapoli.com
pagine FB:
I Sedili di Napoli (organizzazione no profit);e I Sedili di Napoli Custodi della Nostra Storia
L’Ufficio Stampa
I Sedili di Napoli – Onlus

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