L’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro sabato 12 gennaio alle ore 17;00 presso la Sede del Circolo dell’Unione a Pignataro Maggiore organizza un importante convegno “LE INSORGENZE NEL REGNO DI NAPOLI E IN TERRA DI LAVORO NEL 1799”
Interverranno l’Avv. Giovanni Morelli e Pres. del Circolo dell’Unione,
Claudio Saltarelli Pres. Ass. Id. Alta Terra di Lavoro, Fernando Riccardi
storico saggista e Pres. dell’Ist. Di Ricerca delle Due Sicilie e Roberto Della
Rocca giornalista e storico.
Nel convegno verrà presentato un importante testo che l’ Ass. Id. Alta
di Lavoro ha di recente ristampato, in copia anastatica, l’opera scritta da
Domenico Petromasi risalente al 1801, “Storia della spedizione del Cardinale
Ruffo”
E’ la prima volta che nel nostro paese si compie un’impresa del genere:
c’era già stata, infatti, in passato, qualche altra edizione della stessa
opera, ma mai una ristampa anastatica, riproducente il testo nella sua versione
originale.
Tale libro, che contiene un corposo ed assai circostanziato saggio
introduttivo a firma del suddetto storico Fernando
Riccardi, ricostruisce, passo dopo passo e in maniera dettagliata, la
straordinaria impresa che nel 1799 portò il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo
a riconquistare il Regno di Napoli, invaso dai giacobini, con la sua “armata
reale e cristiana”, composta esclusivamente o quasi di volontari raccolti
strada facendo sotto l’emblema della Santa Croce.
Una vicenda che la vulgata storiografica dominante non ha trattato, nel
corso degli anni, con la dovuta obiettività, gettando sulla stessa una densa
patina di oblio.
La preziosa cronaca di Petromasi,
invece, restituisce la giusta proporzione a quegli accadimenti, che molto
interessarono anche il territorio del Cilento e la stessa Calabria senza mai
sconfinare nella partigianeria oppure distorcere gli eventi.
Considerata l’importanza dell’opera, che costituisce un “unicum” a livello nazionale, considerato che “Michele Arcangelo Pezza alias Fra’ Diavolo” è stato uno dei principali protagonisti di quel tumultuoso semestre e considerato che il Cilento anche in questa vicenda ha scritto una importante pagina di storia universale è importante che i Cilentani si accostino ad una vicenda storica, quella del 1799, che ancora oggi resta assai poco conosciuta
Lo spettacolo sul Brigantaggio che venerdì 4 gennaio s’è tenuto a Roccad’Arce ha avuto un consenso unanime tra i presenti e il quotidiano “L’Inchiesta”, attraverso la penna della Sig.ra Ornella Massaro che ringraziamo, ha pensato di scrivere un articolo che di seguito riportiamo insieme ad un breve trailer, che anticipa il film integrale, e alcune foto
L’ ”Ass. Id. Alta Terra di Lavoro”, e la
M.sa Loredana Terrezza presidente dell’associazione culturale “L’Albero di
Holda” in collaborazione con il Comune
di Roccad’ Arce con la presente vi invitiamo, per il giorno venerdi 04 gennaio
2019 alle ore 21.00 presso il Teatro Federico II di Roccad’ Arce, alla
rappresentazione teatrale, un inedito e per la prima volta in provincia di
Frosinone , “Voci, Suoni e Canti di
Briganti in Terra di Lavoro”.
Al
suddetto spettacolo i protagonisti saranno il gruppo di musicale popolare la“ Controra” e Raimondo Rotondi voce narrante in lingua Laborina.
Ospiti
d’onore alla recitazione saranno, altresì, la Sig.ra Cinzia Zomparelli e la
Sig.ra Elena Sorgente
Con la
presente vi chiedo, altresi, di voler estendere l’invito a persone a voi care e
a tal proposito invio anche la locandina dello spettacolo.
Certo
del benevolo accoglimento dell’ invito spero di poter vedere la vostra presenza
tra gli ospiti.
L’occasione
mi è quanto mai gradita per porgervi, anche a nome del Comune di Roccad’ Arce,
nella persona del Sindaco Dr. Rocco Pantanella, e dell’ Ass. l’Albero di Holda,
per porgere cordiali saluti.
Il
comune di Roccad’ Arce in collaborazione con l’ ”Ass. Id. Alta Terra di
Lavoro”, e l’associazione culturale “L’Albero di Holda” organizza presso il Teatro “Federico II” di Roccad’ Arce il giorno
venerdi 04 gennaio 2019 alle ore 21:00, la rappresentazione teatrale, un
inedito e per la prima volta in provincia di Frosinone , “Voci, Suoni e Canti di Briganti in Terra di Lavoro”.
Con l’avvento
dell’illuminismo e del razionalismo l’uomo cerca di spiegare e interpretare la
realtà e se stesso attraverso la ragione e il pensiero con il solo risultato di
aver portato la mente umana in un labirinto senza via d’uscita e con il
decadimento dell’ uomo inversamente proporzionale allo progresso tecnologico e
scientifico, i protagonisti dello spettacolo vogliono avere l’ardire e la
presunzione di cavalcare il tentativo di Ovidio nella “Metamorfosi” di indagare la realtà e di spiegarla
attraverso il mito.
La nostra terra, la Terra di Lavoro che è
la provincia più antica d’Italia e forse d’Europa, che nel Regno di Napoli ha
raggiunto il suo massimo splendore, dove nasce prima il Mito e poi la storia,
che durante la nascita dell’Unità d’Italia e dell’invasione dell’esercito
giacobino Francese nel 1799 ha visto come protagonisti personaggi che la
vulgata dominante ha etichettato, in senso dispregiativo, come Briganti ma che
sono stati soltanto degli insorgenti che hanno difeso le proprie radici, la
propria identità e la propria storia fino ad arrivare all’estreme conseguenze.
Verranno narrate le gesta di Fra’ Diavolo,
Cosimo Giordano, Rosa Antonucci, Michelina Di Cesare e Domenico Fuoco che a
differenza dei personaggi Omerici non sono di fantasia ma sono realmente
esistiti, divenuti eroi per come hanno vissuto e dei Miti per come sono morti.
Tra i
protagonisti dello spettacolo ci sarà il gruppo musicale popolare “La Controra”
di Loredana Terrezza e Silvano Boschin
che con un repertorio di più di 500 brani di musica tradizionale calcano le
scene di tutta Italia da più di 20 anni.
La
voce narrante sarà quella di Raimondo Rotondi che reciterà testi scritti dall’
Ass. Id. Alta Terra di Lavoro e da lui liberamente tradotti in lingua Laborina,
lingua che si parla in Terra di Lavoro. Si ricorda che la Terra di Lavoro
iniziava a Sora e terminava a Nola.
Ci
saranno come ospiti d’onore alla recitazione, Elena Sorgente da Cellole e
Cinzia Zomparelli.
Il Teatro Federico II di Roccad’Arce è il giusto luogo dove poter rappresentare per la prima volta, in provincia di Frosinone, lo spettacolo non solo per la sua storia che per il prestigio potremo definire universale fin dai tempi antichi e che grazie al Regno di Napoli raggiunge il suo massimo splendore, non solo perché Federico II creò il primo Borgo di impostazione medievale esportato poi in tutta Italia, ma anche perché a Roccad’ Arce riposa Eugenio Maria Beranger a cui si deve il recupero della storia, della cultura e della civiltà dell’ alta Terra di Lavoro I
Quando un nano come Frosinone, ubicata tra i giganti chiamati Veroli, Alatri, Ferentino, Anagni, Ceccano riesce a diventare provincia nel lontano 1927 allora vuol dire che i tempi sono veramente cambiati ma dire forse in meglio ci andrei cauto. Frosinone quel complesso di inferiorità rispetto ai mostri sacri suddetti menzionati se lo porta sempre dietro e l’unica cosa decente che è riuscita a creare è il bellissimo Palazzo della Provincia che è veramente una chicca architettonica e che nella primavera scorsa ha ospitato, con Luigi Vacana che ha fatto gli onori di casa, il bellissimo libro storico su due carbonari di Roccasecca edito dall’ associazione P.A.M.A. e scritto dallo storico Laborino Fernando Riccardi, “Col laccio sulle forche”, di seguito alcuni video sul convegno.