Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

GIUSEPPE CERVO (PINO) UN INVESTIGATORE PRESTATO ALLA RICERCA STORIA

Posted by on Feb 14, 2024

GIUSEPPE CERVO (PINO) UN INVESTIGATORE PRESTATO ALLA RICERCA STORIA

Qualche tempo fa ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Giuseppe Cervo semplicemente Pino, che da funzionario di polizia con mansioni investigative, in pensione ha deciso di alimentare la sua passione per la storia con la ricerca d’archivio che lo sta portando a rovistare in tanti archivi disseminati nel territorio nazionale nella ricerca di documenti relativi alle vicende postunitarie nel ripristino di verità storiche che sono state occultate. Come già spiegato in un precedente articolo,

Pino rispetto ad altri ricercatori autodidatta ha la capacità di usare la sua esperienza pluriennale di investigatore nella ricerca e nell’archiviazione dei documenti trovati che gli permette di collegarli tra di loro ed arrivare a delle conclusioni sorprendenti ed inedite. Stessa tecnica che ha utilizzato nello scrivere il suo primo saggio storico, “Le calze del Brigante” che narrano le vicende e la vita di Carmine Donatelli Crocco il più famoso Brigante Insorgente post-unitario che ha dato scacco per anni al neonato esercito italiano che è riuscito ad avere  la meglio solo dopo la legge Pica e la famigerata azione di polizia repressiva di Pallavicini. Su Crocco è stato scritto tanto, forse troppo, ma Pino lo ha fatto in maniera diversa sfruttando le sue suddette virtù che lo ha portato a stampare la seconda edizione che verrà presentata a Sessa Aurunca venerdi 16 febbraio 2024 alle ore 18 e 30 presso Il Salone dei Quadri

Read More

PIERO RICCI CON LA SUA PICCOLA ORCHESTRA ECLETNICA SBARCA NELLA CAPITALE, NAPOLI

Posted by on Feb 5, 2024

PIERO RICCI CON LA SUA PICCOLA ORCHESTRA ECLETNICA SBARCA NELLA CAPITALE, NAPOLI

La visione “visionaria” di Piero Ricci di creare un’orchestra con al centro la zampogna e il resto gli gira attorno, doveva prima o poi arrivare a Napoli, una volta Capitale politica ed oggi solo musicale, che ha sempre avuto un rapporto molto stretto ed intimo con lo strumento di nostro Signore che in passato ha portato Paisiello a scrivere una sinfonia per Zampogna per volontà S.A.R. Ferdinando IV di Borbone, ancora oggi quando gli zampognari durante le feste di Natale suonano per la città si vedono napoletani che si fanno il segno della croce nell’ascoltarli. Questo importante evento è accaduto il 28 dicembre 2023 presso LA CHIESA DELLA ASCENSIONE A CHIAIA ospiti di Don Giuseppe Carmelo organizzato dal Centro Culturale Popolare nello storico quartiere napoletano a pochi passi dalla casa dove è nato Peppino De Filippo

Quartiere di Chiaia a Napoli è un quartiere di “transizione” nato nella Napoli Ispanica, sviluppato dai Borbone per diventare il quartier generale della neo borghesia napoletana post unitaria quando la città è divenuta capoluogo di provincia da Capitale di antico Regno. Una città che non è diventata provinciale perchè secoli di aristocraticità non si cancellano in pochi anni ma ha contribuito a far nascere gli italiani nati a napoli che ha visto la sua culla proprio al quartiere di Chiaia per poi trasferirsi al Vomero. Quartiere che ancora oggi si mescola con il borgo dei pescatori che non gli ha fatto smarrire del tutto il senso di aristocraticità dove s’è esibita l’arte della “belle epoque” di fine ottocento che ha scritto pagine importanti della cultura planetaria, anche in questo caso Napoli è capitale della cultura. Palcoscenico dove residievano i nuovi ricchi che si atteggiavano a nobili, partoriti dal neo nato Regno d’Italia in salsa Savoia, che per la loro goffaggine a Napoli chiamano “le meze cazette” i nostri cafoni arricchiti per intenderci, derisi e ben rappresentati dal Teatro di Scarpetta che li aveva la residenza e che pensava di sostiure Pulcinella con “Felice Sosciammocca” fallendo clamorosamente, ma a cui bisogna riconoscergli di avere inventato un nuovo teatro divenendo il ponte tra la commedia dell’arte e quello del figlio Eduardo che ha creato una forma teatrale unica ed irripetibile che ancora oggi nessuno riesce a scavalcare nella letteratura come nella recitazione.

Spesso ho seguito i ragazzi di Piero nei loro vari concerti ma questa volta si percepiva e si respirava un’aria diversa con gli artisti che avevano intuito di stare a suonare in un luogo particolare davanti ad un pubblico che in tutto i suoi componenti è stato attento dalla prima all’ultima nota immerso nel “silenzio cantatore” che se non hai le spalle larghe ti fa tremare le gambe facendoti fare brutta figura cosa che non è accaduto per la bravura e la concentrazione degli artisti molisani ponendosi sullo stesso piano dei presenti. Non poteva mancare aimè, la solita giustificazione da parte di chi ha accolto, sempre con la consueta dolcezza e gioia, di non conoscere bene il Molise cosa a cui non avremmo assistito nel centro storico cuore pulsante dell’aristocraticità napoletana, eppure il Molise si trova al centro del mediterraneo crocevia dei popoli italici (in primis i Sanniti) e pre italiaci, dove ci sono testimonianze della civiltà umana uniche e dove nasce, come in tutto il Regno, prima il mito e poi la storia, se andate al museo paelolitico di Isernia e capirete perchè. A Pietrabbondante si rimane incantati dal sito archeologico Sannita con il teatro dove ci sono sedute ergonomiche che non so se si trovano in altri luoghi e se vi spostate al sito archeologico di Sepino vi sembra di salire sulla macchina del tempo che vi porta indietro di 2000 anni. Il Molise terra di grandissima spirtitualità e aristocraticità cattolica, ad Agnone costruiscono da secoli campane che vanno in giro per il mondo, che trovi in ogni angolo della regione che ha dato i natali a Celestino V, ma anche ad illustri pensatori come Vincenzo Cuoco, come a grandi politici come Nicola Santangelo e a Vincenzo Tiberio che si può considerare il padre della pennicillina. Il Tratturo è una delle opere pubbliche più importanti della storia costruito per volontà degli Aragonesi quando sedevano sul trono di Napoli e disseminati per tutto il territorio troviamo Castelli di qualsiasi epoca come quello di Monteroduni che per secoli è stato dimora dei Principi Pignatelli. Il Laborino Filippo Cirelli ha scritto, incompiuta per prematura scomparsa, una importante opera sul Molise che ci fa capire l’importanza e la grandezza della Regione e di cui, purtroppo, ne sono poco consapevoli proprio i molisani che inquinati dal provincialismo sono i primi loro a giustificarsi della loro provenienza ignorando che quando vanno in giro per il mondo lo fanno sulle spalle di un gigante. Sono ampiamenti perdonati perchè è caduta sulle loro teste una “damnatio memoria” terribile e costruita scientificamente, come per tutte le regioni dell’ex Regno, e la maledizione biblica di Cesare Abba ” meritereste che su di voi non venisse più né pioggia né rugiada, fin che durerà la memoria dei nostri, ingannati e messi in caccia e uccisi pei vostri campi e pei vostri boschi!… “con l’intento di cancellare la Storia del Molise inserita nel Regno di Napoli, per comprendere bene la lombrosiana operazione basta rileggersi Milan Kundera. Se il disegno è quasi fallito lo dobbiamo anche Piero Ricci prezioso e aristocratico artista, ‘O Zampugnaro d’O RRE, come il virtuoso Tartufo Bianco molisano che tutti vogliono per le sue carattestiche uniche e poco valorizzato dalla classe dirigente colonizzata dall’Unità, che con la sua musica fa conoscere l’essenza, l’entità della sua gente e della sua terra come è accaduto a Napoli in quella magica sera del 28 dicembre dove tutti i presenti alla fine hanno compreso cosa è il Molise grazie alla Piccola Orchestra Ecletnica, di seguito il video integrale

Claudio Saltarelli

Read More

Presentazione della Collana di Studi carlisti a Napoli

Posted by on Gen 30, 2024

Presentazione della Collana di Studi carlisti a Napoli

venerdì 2 febbraio alle ore 17 

presso il Salone degli Atti dell’Arciconfraternita e Monte del SS. Sacramento dei Nobili Spagnoli (via San Giacomo 40 – Napoli)


Presentazione della Collana di Studi carlisti
(Edizioni Solfanelli – con il patrocinio della Fondazione Francisco Elías de Tejada)

Interventi di
DON LANDOLFO AMBROGIO
 CARACCIOLO di MELISSANO,
Principe di Melissano e di Scanno, Governatore Arciconfraternita e Monte del SS. Sacramento dei Nobili Spagnoli
MIGUEL AYUSO, Presidente Fondazione Francisco Elías de Tejada, 

Direttore Consiglio di Studi Ispanici Filippo II  
MAURIZIO DI GIOVINE, Presidente Incontri di Civitella del Tronto
GIOVANNI TURCO, Società Italiana San Tommaso d’Aquino
GIANANDREA de ANTONELLIS, Curatore della Collana
Modera

DIEGO BENEDETTO PANETTA

La presenza della S.V. è gradita

Read More

“GIORNATA DELLA MEMORIA” A SCURCOLA MARSICANA 22 GENNAIO 2024 VIDEO E FOTO

Posted by on Gen 27, 2024

“GIORNATA DELLA MEMORIA” A SCURCOLA MARSICANA 22 GENNAIO 2024 VIDEO E FOTO

Anche quest’anno abbiamo ricordato, come Ass.Id.Alta Terra di Lavoro, i martiri di Scurcola Marsicana dell’eccidio del 22 gennaio 1861 che s’è sviluppata in due giornate, domenica 21 gennaio e lunedì 22 gennaio. Documenteremo nei prossimi giorni la prima giornata quando s’è parlato dei deportati civili e militari del risorgimento con il ricercatore Loreto Giovannone che da anni studia il fenomeno portando in dote una documentazione inedita. Come sempre la messa è stata officiata da Don Nunzio D’Orazio con la consueta e sentita partecipazione comune ormai a tutta la comunità scurcolana compresa l’autorità comunale che ha offerto un cuscino di fiori e rappresentata quest’anno dal Vice Sindaco Ivan Antonini anch’egli coinvolto in una religiosa partecipazione. Ernesto Andreoli ha rappresentato la Confraternita del Suffragio aprendo le porte della Cappella delle Anime Sante dove c’è stata la benedizione e la posa della suddetta corona e del cuscino dell’Ass.Id.Alta Terra di Lavoro, di seguito un breve video e alcune foto

Read More