Posted by altaterradilavoro on Giu 6, 2017
NAPOLI FRA VIENNA E PARIGI
Maria Carolina, messo fuori causa il Tanucci, diede alla cor¬te e al Consiglio di Stato quella sterzata che la madre si aspettava e, in poco tempo, allineò il Regno sulla politica dell’Austria. Nel 1779, plasmato il Consiglio secondo il suo volere, vi nominò Primo ministro John Acton, uno straordinario ufficiale di marina che ave¬va bruciato le tappe della sua carriera. Acton aveva quarantadue anni, Ferdinando ventotto, Carolina ventisette: era il più giovane terzetto che avesse mai governato un regno.
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Posted by altaterradilavoro on Giu 1, 2017
L’ECCLISSE DEL REGNO ILLUMINATO
Per la sedicenne Maria Carolina discendere dall’”Austria felix” alla felicissima Napoli fu come passare da un monastero di clausura ad un ballo mascherato. Come tutto, a cominciare dalla reggia, nel suo paese era sobrio, solenne, misurato, così a Napoli, a cominciare dalla natura, era fastoso, leggiadro, esagerato. Lo sposo, il diciassettenne Ferdinando era tenero e allegro e la corte faceva di tutto per procurare agli sposini ogni letizia.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 27, 2017
I venti anni che vanno dal 1769, quando Ferdinando, ormai maggiorenne, sposato e Re di fatto, pubblicò il suo primo editto in cui tracciava un vasto programma di riforme del Regno, e il 1789, quando venne pubblicato il celebre statuto Origine della popolazione di San Leucio, sono indicati come l'”Età d’oro”. Una definizione che ha trovato fortuna tanto fra i più irriducibili avversari di questo re (quelli, per intenderci, che lo gratificano tutt’oggi dei più fantasiosi epiteti ingiuriosi) sia quelli che ne cercano una rivalutazione.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 24, 2017
La prima cosa che si sente dire di Ferdinando IV, successore di Carlo VIII al Regno di Napoli, è che fu incolto e grossolano. Infatti, cominciano col dire i suoi biografi, ebbe come precettore il Principe di San Nicandro, grande cavalcatore, grande schermitore, grande bevitore ma affatto versato nelle buone maniere, nelle lettere e nelle arti. Nulla si dice di Padre Francesco Cardel, dotto e pio gesuita tedesco che ne curò la formazione spirituale e intellettuale né peraltro si ricorda che l’educazione alla politica e agli affari di Stato glie la diede il toscano Bernardo Tanucci, nientepopodimeno.
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Posted by altaterradilavoro on Mag 19, 2017
“Poiché non ho certamente meno premura di imparentare la mia famiglia con quella di V.M. che Ella vuole ben testimoniarmi. Le concedo ben volentieri una delle figlie che mi rimangono per riparare alla perdita di colei che rimpiangiamo. Ora ne ho due che potrebbero essere adatte: una è l’Arciduchessa Amalia considerata bella e la cui salute potrebbe promettere una successione numerosa; l’altra è l’Arciduchessa Carlotta, che ha pure una salute buonissima ed ha circa un anno e sette mesi in meno del Re di Napoli. Lascio a Vostra Maestà la libertà di scegliere.”
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Posted by altaterradilavoro on Ott 20, 2016
Non essendo certamente l’ultimo de’ miei desiderj quello di ritrovare un luogo ameno, e separato dal rumore della Corte, in cui avessi potuto impiegare con profitto quelle poche ore di ozio, che mi concedono da volta in volta le cure più serie del mio Stato; le delizie di Caserta, e la magnifica abitazione incominciata dal mio augusto Padre, e proseguita da Me,
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