La Bibbia e i Padri del deserto (per non dire degli U2) di Fernando Di Mieri
Sempre l’uomo mira a qualcosa che trascenda il suo mondo più vicino. È incapace di starsene contento entro i limiti che il corpo e i sensi esteriori gli impongono. Né gli basta il sogno o il semplice viaggio fantastico, per quanto la rêverie svolga nella vita di ognuno e nella storia delle civiltà una funzione tutt’altro che trascurabile, se solo se ne considerino le presenze letterarie o culturali in genere. L’uomo vuole qualcosa di più. Si rifiuta ad un puro e semplice stato di flâneur dello spirito per essere pronto a concedersi a qualcosa di saldo, che dia senso e valore a quello che altrimenti sarebbe un puro vagabondare.
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