Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Padre Costantino Comparelli a braccetto con Fernando Di Mieri

Posted by on Ago 23, 2016

Padre Costantino Comparelli a braccetto con Fernando Di Mieri

domenica scorsa è stato presentato a falvaterra il libro di FERNANDO RICCARDI  L’Uomo Buono di Colle San Magno e abbiamo assistito, oltre che alla solita prestazione di Fernando, all’audizione di Padre Costantino su San Tommaso che ci ha incantato. Subito mi è venuto in mente la differenza tra Cartesio e San Tommaso secondo Fernando Di Mieri detta al convegno di Maggio su Francesco Colangelo e alla fine tutti i presenti non volevano andare più via confidando in un altro evento di questo spessore. Pensate ad un convegno dove si parla di San Tommaso con Padre Costantino, Fernando Di Mieri e Fernando Riccardi credo che ad Alessandro Barbero, se lo vedesse, gli verrebbe voglia di chiedere di andare in pensione anticipata. Di seguito lo stralcio di Fernando Di Mieri sulla differenza tra Cartesio e San Tommaso e l’intero convegno di Maggio scorso che consiglio caldamente di vedere anche se lungo, ne vale la pena..

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Riccardi parla a Pozzilli di Teodoro Salzillo

Posted by on Ago 22, 2016

Riccardi parla a Pozzilli di Teodoro Salzillo

ormai c’è una ricerca continua di verità storiche e da un po di tempo è tornato prepotentemente fuori la figura di Teodoro Salzillo e a Pozzilli, nel maggio scorso, s’è tenuto un importante convegno sull’originale personaggio dove come al solito FERNANDO RICCARDI ci regala un pomeriggio d’autore ma anche grazie ai relatori, tra cui il Prof. Francesco Giampieri, ai ragazzi d’oro del posto e da un attento pubblico, di seguito il convegno filmato per intero.

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A San Donato val di Comino si suona e si parla di Briganti

Posted by on Ago 13, 2016

A San Donato val di Comino si suona e si parla di Briganti

anche quest’anno Fernando Cedrone, a San Donato Val di Comino, unisce suoni e parole per parlare del Brigantaggio e del Regno delle Due Sicilie con la solita passione e forza senza ambiguità.. Ultimamente molti si stanno approcciando con prudenza ma con attenzione e senza pregiudizio a questa storia bandita che ormai è cosi debordante che come una valanga nessuno riesce a fermare. Molti invece, nonostante si stia arrivando ad una naturale divisione netta tra risorgimentali ed indentitari insorgenti, continuano ad usare il brigantaggio in modo speculare e in maniera liquida soltanto per raggiungere scopi personali e opportunistici. Parlano di Brigantaggio, ma in maniera asettica, perché non voglio compromettersi con nessuno e voglio restare amici di tutti,  parlo e scrivo senza ledere nessuna autorità, dirigente o politico perché non voglio avere problemi fino a quando va di moda poi cavalcherò il prossimo argomento. La stessa cosa accade con ciociaria e terra di lavoro oggi sono una cosa e domani l’altra a seconda di dove sono e di come mi conviene. Signori forse in pochi se ne stanno rendendo conto ma il tempo delle mele è finito la gente, soprattutto i giovani, le melasse non le vogliono più è capiscono se c’è un anima in quello che facciamo oppure no, se c’è un sentimento vero oppure no. Vuole autorevolezza da parte di chi informa perché vuole scegliere, con due piedi in una scarpa non si puo stare più. di seguito la locandina della giornata di domani a san donato e dopo pino aprile, che parlo l’anno scorso, quest’anno parlera FERNANDO RICCARDI il nostro storico laborino che invita tutte la persone che hanno qualcosa da dire e che la pensano diversamente da noi a venire e confrontarsi su gli argomenti che trattiamo. Di seguito la locandina dell’evento

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FERNANDO RICCARDI CHIUDE FOSSANOVA

Posted by on Ago 13, 2016

FERNANDO RICCARDI CHIUDE FOSSANOVA

Dopo Sabrina Pietrobono e Andrea Ianniello questa sera la tre giorni dei seminari tomistici in quel di Fossanova viene chiusa da FERNANDO RICCARDIpresentando un libro dell’uomo buono una figura che da leggenda, grazie alle sue ricerche d’archivio, è divenuta reale. Nemmeno i prelati che più si sentono vicino a san tommaso conoscono questa figura e questa sera chi ha voglia avrà la possibilità di conoscere questa fantastica storia, di seguito la scheda preparata da Vincenzo de Maio.

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ALTA TERRA DI LAVORO RICORDA I MARTIRI DI PIETRARSA

Posted by on Ago 5, 2016

ALTA TERRA DI LAVORO RICORDA I MARTIRI DI PIETRARSA
PIETRARSA MANIFESTO 6 AGOSTO 2016

manifesto creato da luciano caira

 

I martiri di Pietrarsa (6 agosto 1863)

 

Il 6 agosto del 1863, alle tre del pomeriggio, alcune centinaia di operai che lavoravano nello stabilimento di Pietrarsa, vicino Napoli, si radunarono nel cortile lanciando parole di disapprovazione nei confronti del padrone che aveva manifestato l’intenzione di ridurre la già esigua paga giornaliera, portandola da 35 a 30 grana. Spaventato Iacopo Bozza, così si chiamava il proprietario della fabbrica, si precipitò a richiedere l’intervento dei bersaglieri di stanza a Portici. I militari, in breve tempo, giunsero davanti allo stabilimento e, superato il cancello, baionetta in canna, si lanciarono sugli operai menando fendenti e sparando ad altezza d’uomo. In quel caldo pomeriggio di agosto morirono 4 operai mentre altri 20 riportarono ferite più o meno gravi. Alcuni parlano di sette morti ma nei documenti di archivio sono annotati soltanto quattro nomi: Luigi Fabbricini, Aniello Marino, Domenico Del Grosso e Aniello Olivieri. Quest’ultimo aveva solo 14 anni. Sono questi i nomi dei primi “martiri” del lavoro in Italia. Se si pensa che la festa dei lavoratori (1° maggio) venne istituita negli Stati Uniti d’America nel 1886, per ricordare alcuni operai morti a Chicago sotto il fuoco della polizia mentre manifestavano per la tutela dei loro diritti, e quindi ventitrè anni dopo i tragici fatti Pietrarsa, si comprende ancora di più quanto grande e subdola sia stata l’operazione di “damnatio memoriae”. Un motivo di più per ricordare ogni anno, magari rivolgendo loro una preghiera, quei poveri martiri innocenti uccisi dal fuoco assassino dei bersaglieri e, ancora di più, dall’oblio persistente di una storia falsa e partigiana.

Fernando Riccardi

 

Intervista ad Erminio De Biase sul degrado della stazione della prima ferrovia della penisola Italica

 

 

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