Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

UNA REGINA CONTRO IL RISORGIMENTO. MARIA SOFIA DELLE DUE SICILIE

Posted by on Lug 3, 2021

UNA REGINA CONTRO IL RISORGIMENTO. MARIA SOFIA DELLE DUE SICILIE

Arthur Rimbaud, nella celebre lettera “del veggente” – del 15 maggio 1871, pochi giorni prima della caduta della Comune, scrive: <<Questi poeti saranno! Quando sarà spezzata l’infinita schiavitù della donna, quando ella vivrà per sé e grazie a sé, dopo che l’uomo – finora abominevole – l’avrà congedata, sarà poeta anche lei! La donna troverà dell’ignoto! I suoi mondi di idee saranno diversi dai nostri? – Troverà cose strane, insondabili, ripugnanti, deliziose; noi le prenderemo, le capiremo.>>

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1869: Appunti legittimisti

Posted by on Mar 29, 2021

1869: Appunti legittimisti

La storiografia contemporanea pare, lentamente, avallare la tesi secondo cui una decisa crescita economia nel Regno delle Due Sicilie si verificò sin dai primi anni dell’800. La libertà di esportazione della seta incoraggiò la ripresa della coltivazione del gelso e dell’allevamento del baco da seta con un aumento di produzione di seta greggia fino a 400 mila chilogrammi, l’industria laniera di Sora, Arpino, Chieti e del salernitano, anche con l’aiuto di investimenti svizzeri e tedeschi, vide l’introduzione di impianti avanzati come macchinari tessili e moderni telai a mano, in Sicilia, la produzione di zolfo crebbe sotto la spinta delle richieste inglesi e francesi, così come in Calabria crebbe l’industria estrattiva di minerali ferrosi. Numerose cartiere e fabbriche metallurgiche sorsero, nel Napoletano, mentre a Catanzaro e Reggio Calabria furono create delle ferriere destinate a soddisfare le esigenze del settore militare. 

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Intervista a Maria Sofia, ultima regina di Napoli di Leonardo Sciascia

Posted by on Mar 5, 2021

Intervista a Maria Sofia, ultima regina di Napoli di Leonardo Sciascia

D. Signora … Mi consente di chiamarla semplicemente signora, vero?

R. Dopo Edoardo, Faruk e Costantino; dopo le tante Marie, Margherite e Anne di cui si rallegreranno, tra tanta tristezza, le cronache: proibirei persino al mio lacchè di chiamarmi maestà.

D. Ho indovinato che lei non volesse più sentirsi regina: ma credevo per il fatto che ormai da quasi trent’anni l’Italia è una repubblica.

R. Ha sbagliato, invece: mi sento ancora regina, e la repubblica mi è indifferente … Vede: io sono stata educata a un significato della parola repubblica come sinonimo di disordine, che è poi lo stesso significato che alla parola davano, e forse lo danno ancora, le popolazioni dell’Italia meridionale. In questo senso, l’Italia è stata sempre una repubblica: anche sotto la monarchia.

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