Posted by altaterradilavoro on Apr 29, 2021
Metà mattina anche Francesco II sta per essere fatto prigioniero.Durante il combattimento Francesco II aveva dato il suo cavallo ad un soldato, stava con la sciabola in mano in mezzo al battaglione dei suoi tiragliatori sulla consolare presso i cappuccini incitando I suoi alla zuffa, mentre il conte di Trapani ed il conte di Caserta erano fra la colonna d’attacco.
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Posted by altaterradilavoro on Apr 28, 2021
Il 16 dicembre 1862 il Parlamento italiano nominò una commissione d’inchiesta per studiare il fenomeno del brigantaggio nelle province meridionali del Regno da poco costituito. L’inchiesta avrebbe dovuto anche chiarire gli eventuali errori e abusi commessi dall’esercito nell’opera di repressione.
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Posted by altaterradilavoro on Apr 23, 2021
Quando nel 1896, a Montecassino, si spense l’abate Nicola D’Orgemont, che era stato a capo del cenobio benedettino per ben 24 anni, il conclave monastico elesse come suo successore il 63enne monaco “Ordo Sancti Benedicti” Giuseppe Quandel.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 29, 2021
La storiografia contemporanea pare, lentamente, avallare la tesi secondo cui una decisa crescita economia nel Regno delle Due Sicilie si verificò sin dai primi anni dell’800. La libertà di esportazione della seta incoraggiò la ripresa della coltivazione del gelso e dell’allevamento del baco da seta con un aumento di produzione di seta greggia fino a 400 mila chilogrammi, l’industria laniera di Sora, Arpino, Chieti e del salernitano, anche con l’aiuto di investimenti svizzeri e tedeschi, vide l’introduzione di impianti avanzati come macchinari tessili e moderni telai a mano, in Sicilia, la produzione di zolfo crebbe sotto la spinta delle richieste inglesi e francesi, così come in Calabria crebbe l’industria estrattiva di minerali ferrosi. Numerose cartiere e fabbriche metallurgiche sorsero, nel Napoletano, mentre a Catanzaro e Reggio Calabria furono create delle ferriere destinate a soddisfare le esigenze del settore militare.
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Posted by altaterradilavoro on Mar 12, 2021
L’ incisione, oggetto di questo articolo, proviene dalla collezione privata di Daniele Elpidio Iadicicco e riporta la seguente dicitura.
VUE DE GAETE , RESIDENCE DU ROI DE NAPLES FRANCESCO II
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Posted by altaterradilavoro on Mar 5, 2021
D. Signora … Mi consente di chiamarla semplicemente signora, vero?
R. Dopo Edoardo, Faruk e Costantino; dopo le tante Marie, Margherite e Anne di cui si rallegreranno, tra tanta tristezza, le cronache: proibirei persino al mio lacchè di chiamarmi maestà.
D. Ho indovinato che lei non volesse più sentirsi regina: ma credevo per il fatto che ormai da quasi trent’anni l’Italia è una repubblica.
R. Ha sbagliato, invece: mi sento ancora regina, e la repubblica mi è indifferente … Vede: io sono stata educata a un significato della parola repubblica come sinonimo di disordine, che è poi lo stesso significato che alla parola davano, e forse lo danno ancora, le popolazioni dell’Italia meridionale. In questo senso, l’Italia è stata sempre una repubblica: anche sotto la monarchia.
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